Capitolo 2: Aruba

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Mi sono accorta di non essermi presentata per bene. Mi chiamo Nika Mappione, ho 17 anni e sono nata a Mosca ma i miei genitori sono di Milano,quindi sono italiani. Sono russa solo per questo,infatti non conosco il russo. Adoro leggere e scrivere. Un mio hobby è scrivere racconti romantici. Si, sono una ragazza sdolcinata. Sono molto sensibile, soprattutto quando qualcuno esprime un brutto commento sul mio aspetto fisico. Qui si che mi metto a piangere come una femminuccia. Ma non è  che mi importi così tanto, tanto io sono una femmina perciò è normale che pianga. La mia passione è la musica. Il mio sogno è infatti quello di diventare una cantante e incidere degli album delle mie canzoni.

Tornando a noi, non ricordo il viaggio in aereo. Ho dormito tutto il tempo ed ero così stanca e affamata allo stesso tempo che non capivo un ciuffolo di quello che accadeva attorno a me, già dalla mattina.

Flashback

Mi sveglio e mi alzo dal letto mezza morta perchè ho molto sonno dato che ho avuto degli incubi e perciò ho dormito molto male. Scendo giù in cucina e mi preparo una bella tazza di nesquik.Finita quest'ultima, mi lavo e mi vesto con una gonna di jeans e una maglietta corta bianca che mi scopre un  po' la pancia. Prendo la mia valigia di pelle viola e la trascino giù dalle scale, proprio come facevo da piccola. Ah che ricordi! Finite le scale, zoppico fino alla Renò e carico tutto in macchina. Tra l'altro ieri sera Lia è entrata in camera mia svegliandomi e dicendo che i nostri genitori le hanno cambiato il volo perciò lei partirà tra 2 giorni e io dovrò viaggiare da sola nonostante con capisca un cazzo di quello che si deve fare in aereoporto ! Abbraccio mia sorella e , tra le lacrime, mi siedo sul sedile del passeggero.  Poi entra nella macchina Piero, il mio tassista, che mi accompagna all'aeroporto.

Appena scendo noto che la struttura è enorme. Era da un po' che non prendevo un aereo! Piero mi passa la valigia, lo saluto malinconeamente e mi fermo di fronte quell'enorme aereoporto. Prendo un bel respiro e dopo diversi minuti mi faccio coraggio ed entro.

Basta.
Non ricordo più nulla. Tanta era la stanchezza e la fame che provavo. So solo che adesso mi trovo qui, ad Aruba, un paese totalmente sconosciuto a me.

Aspetto il taxi che ho prenotato poco fa e mi annoio. Non so che fare così decido di camminare avanti e dietro con la testa bassa, perchè sentivo gli sguardi stupiti della gente che mi vedeva zoppiccare di qua e di là come un piccione che cerca cibo e mi sarei vergognata tantissimo se li avessi visti in volto. Continuavo a camminare, pensando così profondamente alla vita che avevo lasciato a Mosca, tanto da non rendermi conto che li vicino stava passando un ragazzo, più o meno della mia stessa età. Naturalmente cosa poteva accadere se non scontrarmi con lui?? È successo tutto così in fretta che mi ritrovai seduta a terra con la testa dolorante e la valigia accanto a me tutta rovinata dalla caduta. Appena riuscì ad aprire gli occhi,che tenevo chiusi a causa del forte dolore, mi persi negli occhi di quel ragazzo. Era davvero molto bello. Era abbastanza alto, magro e io suoi capelli erano castani e riccioli con il ciuffo tinto di viola. Ma esistono molti ragazzi così,giusto? No. Lui era davvero diverso. Ciò che lo rendeva unico erano i suoi occhi abbastanza grandi color nocciola. Mi ci ero davvero persa. Sento come un brivido che mi passa per la colonna vertebrale e sento i miei occhi bruciare perchè ero così incantata da lui che non riuscivo più a chiudere gli occhi. Il mio cuore batte ora a mille. Appena si riprende anche lui dalla botta, mi fissa con quegli occhi da sogno per un'istante, ma anche se fu corto mi fece comunque arrossire. Tutta questa magia svanì appena si alzò.  Avrei preferito che non lo facesse.

《Stai bene?》mi chiede. La sua voce è come quella di un angelo e mi trafigge il cuore.
《Sì Grazie. Scusami, è colpa mia. Non guardavo Dove mettevo i piedi..》 dico imbarazzata,sistemandomi la gonna blu di jeans che indosso.
《No è colpa mia. Non sarei dovuto passarti così vicino visto che qui camminavi già tu》
《 no,no. Figurati.》MA CHE CAZZO DICO!? MA SONO SCEMA O COSA??!
《Ok. Io mi chiamo Jayden. Tu?》la sua voce è musica per me.
《Nika》
《Nika...Non è un nome di qui,giusto?》
《No,infatti. Io sono nata a Mosca anche se i miei genitori sono italiani》
《Mosca? Quindi tu sei russa?》MA CHE CAZZO DI DOMANDA È? CERTO CHE LO SONO!Anche se è bello, non si può dire che sia intelligente....peccato...
《Si, ma non parlo il russo》rispondo con un po' più di voce.
《Allora che cosa ti ha portato a venire qui,Nika?》sorride.
Potrà anche non  essere intelligente, ma è un amore!
《 Bhe, i miei genitori hanno obbligato me è mia sorella a venire qui per finire il liceo e, dato che qui ad Aruba esistono i migliori licei...》 non finisco la frase che sul volto di Jayden compare un'espressione che dice " capisco già tutto"
《..E così vi hanno fatto venire qui perchè i vostri genitori pensano che è quello che volete》. Ha davvero capito tutto.
《Proprio così..》 mi rattristo al solo pensiero di tutti i bei momenti che ho passato a Mosca con Anushka e Anton. Lui mi guarda e assume un'espressione di pena (molto probabilmente nei miei confronti) e così capisce che parlare di questo argomento mi fa male, perciò parla di altro.
《Stai aspettando un taxi per caso?》
Chiede dolcemente.
《 Sì, dovrebbe arrivare entro 5 minuti》 lo guardo. Lui fa lo stesso. Vedo che apre la bocca, come se volesse dire qualcosa, ma il clacson di una macchina nera parcheggiata sull'angolo della strada lo distrae.
《Oh, mio fratello. Scusami ma devo andare. È stato un piacere parlare con te, Nika. Spero di rivederti presto.》
Detto ciò prende la sua valigia azzurra e si incammina verso la macchina.
Allora decido di urlargli  《 Lo spero anche io!》 Ma la macchina è già andata via. Penso alla nostra discussione. Penso al nostro incontro, e mi pare molto simile a quello che di solito si legge sui libri o si guarda in un film. Ciò mi fa sorridere.
Mi distraggono le urla del tassista appena arrivato.
《 Mi scusi, è lei la signorina Mappione? 》
《 Si sono io》
Lui prende la mia valigia e la carica nel portabagagli, mentre io mi accomodo all'interno della macchina. Pensa di nuovo a Jayden e il mio cuore batte all'impazzata
Spero tanto di rivederlo.

Angolo autrice.
Ciao! So che nel capitolo prima avevo promesso di raccontare in questo capitolo il primo giorno di Nika nella nuova scuola, ma mentre lo scrivevo mi è venuta l'ispirazione e così ho cambiato i miei programmi. Spero davvero che la storia vi stia piacendo.
Ci vediamo con il prossimo capitolo!😘

Il prossimo capitolo sarà tutto secondo il punto di vista di Jayden❤(Questo ve lo prometto😂😜)

Sei tutto ciò che mai avrei pensato di avere (Jayden Croes Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora