Good Enough

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Da quel giovedì io e Federico non ci siamo né più visti né più sentiti.

Ho raccontato a Luna come era andata la sorpresa. 

Era sorpresa quanto me quando le dissi che Federico non aveva chiamato o scritto. 

"Mercoledì mi invitò ad andarlo a vedere oggi, e io non so che fare" dissi mettendomi le mani nei capelli. 

"Io non andrei, non si è più fatto sentire, non avrebbe senso andare. È come se ammettessi che sei innamorata pazza di lui" disse Jade confortandomi. 

"Hai ragione, io non sono il cagnolino di nessuno" dissi sorridendole.

"Magari, non ha avuto tempo perché si sono allenati molto. Paulo in questi giorni è esausto. Dorme in piedi a cena" disse Luna. "Posso capire che sia stanco, ma non si è fatto sentire. Non credo che per fare una telefonata ci vogliano energie" dissi infastidita. 

"Vado alla partita ma non perché mi ha invitato lui, ma perché gioca la mia squadra del cuore" dissi seria. 

All'ora di pranzo salutai le ragazze e tornai a casa per prepararmi per andare allo stadio. 

Tornata a casa, salutai Bey e andai a preparare il pranzo.

"Bey, non ha chiamato oggi" dissi notando il suo sguardo. 

"Non gli fatto nulla, ti giuro. Dopo quella giornata passata al parco pensavo mi chiedesse di vederci ancora, ma nulla" 

Mangiai e poi andai a stendermi sul divano a guardare un po' di televisione. 

Alle 15.30 uscì di casa in direzione Juventus Stadium. Tre quarti d'ora arrivai allo stadio. Passai per i negozi. Arrivata davanti allo stadio, porsi il mio biglietto a uno degli addetti e entrai all'interno. Presi posto e guardai l'interno dello stadio. All'interno dello stadio c'erano un po' di persone di entrambe le squadre. 

"Eiii, come stai?" dissi rispondendo al telefono che era iniziato a squillare. 

"Piccola, tutto bene, te?" 

"Bene, che fai?" 

"Nulla, sto partendo per Ibiza, ho un show là stasera,te?" 

"Ah, bene divertiti. Io sono allo stadio per la prima partita di campionato" 

Continuai a chiacchierare con Cosimo, il mio migliore amico, e dopo esserci raccontati le nostre varie avventure ci salutammo con la speranza di vederci presto.

La partita contro il Cagliari iniziò. Io come una bambina isterica commentavo ogni loro azione. Al dodicesimo minuto Mandzukic fece il primo goal, e tutta la curva bianconera si alzò in piedi a esultare,e il croato si mise a correre sotto la curva esultando. Prima che scadesse il primo tempo l'arbitro dette un minuto di recupero tanto che al quarantaseiesimo Dybala fece goal e filmai tutto e successivamente lo mandai a Luna. Finì il primo tempo.


Iniziò il secondo tempo e il Cagliari cercava di fare goal ma la nostra difesa, nonostante non ci fosse Bonucci, gli impediva di fare ciò. Era una decina di minuti che Higuain cercava di fare goal, ma invano fino al sessantaseiesimo minuto. La partita poteva concludersi anche adesso. Negli ultimi minuti pensavo che Allegri facesse entrare Federico, ma le mie speranze furono solo speranze perché alla fine della partita Allegri non lo aveva fatto giocare. Aspettai che la gente dentro lo stadio iniziasse a defluire dagli spalti e guardai i ragazzi che erano felici e Allegri che veniva intervistato. Federico parlò con Paulo, e quest'ultimo gli indicò la curva bianconera. Guardai la scena e Federico si girò nella mia direzione. Mi alzai e cercai di farmi spazio tra le persone per uscire, ricevendo anche qualche accidente. Uscita mi diressi alla macchina. 

Entrai e tornai a casa, come se nulla fosse. Bey mi aspettò scodinzolante, e mi misi con lei sul divano. 

"Mi ha notata e sono scappata" dissi mentre la accarezzavo. Il telefono iniziò a vibrare e vidi il nome di Luna sullo schermo. Lasciai che continuasse a squillare fino a che non smise, ricominciò un'altra volta, e un'altra ancora, finché non smise del tutto. Sicuramente avrà voluto dirmi che Paulo mi aveva visto, così come Federico, avrà voluto sapere il motivo per cui ero scappata dalla curva appena lui si girò verso di me, ma non avevo una motivazione valida per tutte le sue domande e non avevo voglia di chiacchierare in quel momento. Mi arrivò un messaggio. Paulo e Federico ti hanno visto allo stadio oggi, come mai sei scappata?  Era Luna, non entrai neanche su whatsapp per visualizzare il messaggio, così che non notando la mia risposta non avrebbe richiamato neanche. 

Sono abbastanza per lui? 

Potrebbe avere qualsiasi ragazza al suo fianco, sono abbastanza per lui? 

Mi ha baciato solo per compassione, non è interessato a me. 

Non sono abbastanza per lui. Come ho potuto illudermi così, ho aperto il cuore ad un ragazzo raccontandogli tutto ciò che avevo passato e lui mi aveva promesso che non avrebbe permesso più a nessuno di farmi del male, ma perché lui me l'ha fatto? 

Così i pensieri che avevo lasciato da parte dopo la mia uscita con Federico, erano ritornati nella mia mente, si erano materializzati e io non riuscivo più a fare nulla. 

Mi arrivò un altro messaggio. 

Chanel, sono Paulo. Oggi ti ho visto allo stadio, perché sei scappata? Federico ci è rimasto male, so che non ti ha più scritto dopo la vostra uscita, ma il mister ci sfiniva tutti i giorni.

Era Paulo, che tentava di giustificare la "sparizione" di Federico. Non ne volevo sapere di scuse. Ne avevo abbastanza di scuse, non potevo accettare altre scuse, se poi la verità era un'altra. 

Ha un'altra e non sa come dirmelo. 

Lo so io, lo sa Paulo, lo sa Luna, lo sa lui, troppo difficile da dire perché la reazione potrebbe essere disastrosa. 

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