Capitolo 4: Scuola

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Nika's POV

Mi sveglio alle 7:15 nel mio enorme letto nella mia stanza d'hotel perchè la mia sveglia non mi lascia continuare il mio magnifico sogno. Sognavo di aver incontrato un'altra volta Jayden e di avergli dato il mio numero di cellulare. "Ma non accadrà mai!" penso e sul mio volto cala un'espressione di massima tristezza. Mi riprendo dai miei pensieri e mi preparo per il mio primo giorno di scuola. Pur aver svuotato la valigia e riordinato i miei vestiti, non trovo la mia maglietta della Levi's che volevo indossare.

Finalmente la trovo in mezzo ai jeans e ne prendo un paio neri strappati sulle ginocchia.  Guardo l'orario: 7:50. SONO IN RITARDO! Senza fare colazione, mi fiondo fuori dalla stanza e mi ritrovo a correre per arrivare a scuola. Fortunatamente entro in classe prima del suono della campanella. I miei nuovi compagni sono già seduti e mi fissano: alcuni sono sbalorditi, altri mi osservano attentamente con fare minaccioso e altri ridacchiano. Imbarazzata, mi siedo nell'ultimo banco rimasto libero: quello di fronte al prof. CHE CULO.
Ecco che entra in classe il prof e tutti ci alziamo, in segno di rispetto. Egli esegue un gesto molto delicato con la mano come per dirci"sedetevi". Subito mi vede e io, tutta rossa per l'imbarazzo e ansiosa come non mai, giro la testa di istinto.
《Salve. Io sono il professor Domicks,il vostro nuovo insegnante di matematica. Come avrete notato c'è qualcun'altro di nuovo qui oltre a me...》dice voltando il suo lurido sguardo su di me. Aveva gli occhi molto lucidi, quasi come se stessero per cambiare colore. Non so perchè, ma mi stava già sulle palle questo prof. Mi alzo molto lentamente. Tremo. Tremo più che mai. Le mie unghie pichiettano sul banco, ma è inutile fermarle. Prendo un profondo respiro. Ok, sono pronta.
《Salve. Mi chiamo Nika Mappione. I miei genitori sono italiani, ma io sono nata a Mosca, dove vivo. Sono venuta qui per studiare in questa scuola e diventare una cantante》non riuscivo a controllare le mie parole. Erano tremanti, come me. Ero terrorizzata. Avevo il terrore di fare qualche figuraccia e di apparire una sfigata. No. Io non lo permetto.
《Ok,grazie mille Nika. Spero che tu qui trova quello che stai cercando》risponde calmo il prof. Mi abbasso sulla sedia senza far rumore e finalmente la lezione inizia. Passano così 2 ore. Stavo sudando durante le ore di lezione come non mai, perciò mi dirigo verso il corridoio C per dalla lezione, dove doveva esserci il mio armadietto. Eccolo, il numero 098. Prendo la chiave che mi hanno dato in segreteria e la provo. Entra. Apro. È vuoto. Bhe, cosa dovevo aspettarmi? Non so...è come una delusione. Speravo ci fosse dentro una mappa o un messaggio che mi avrebbe portato ad iniziare un'avventura fantastica. No. Nika, tu pensi troppo.
Chiudo il mio armadietto dopo aver lasciato dentro il libro di matematica e mi dirigo in bagno. Uno specchio. Mi ci vedo riflessa. Una ragazza bionda, occhi verdi e carnagione pallidissima. Sono prorpio io. Una sfigata. Mi osservo ancora. Poi fisso solo gli occhi. Sono enormi e profondi. Sono l'unica parte del mio corpo che mi piace. Suona la campanella che annuncia la fine dell'intervallo e così prendo il mio zaino blu dell'Eastpack e mi dirigo nell'aula n 23. Non c'è ancora nessuno, così ne approfitto per sedermi agli ultimi banchi. La paura si fa sentire quando iniziano ad entrare i ragazzi che ho già capito che devo evitare. Sono quelli che si credono fighi solo perchè indossano vestiti di marca e le ragazze le corrono dietro. Potranno anche essere popolari in questa scuola, ma non mi interessa perciò che vadano al diavolo! Entrano tutti compresi il prof. Fortunatamente quest'ultimo mi chiede solo il nome e poi mi lascia stare. Passano 3 ore di italiano. Suona l'ultima campanella della giornata. Il primo giorno è finito. È stato orribile. QUANDO INIZIANO LE VACANZE DI NATALE?!! Mi incammino verso l'hotel, ma al posto di salire direttamente in camera mi fermo alla reception per chiedere informazioni.
《 Salve. Sono la signorina Mappione e volevo chiederle per quanto tempo i miei genitori hanno affittato la mia stanza》
《 Si. Inizialmente era fino a Gennaio, ma i suoi genitori hanno chiamato stamattina dicendo che hanno trovato un appartamento per lei, perciò la stanza è sua fino alla prossima settimana. Poi dovrà traslocare.》la signora era molto simpatica e gentile. Ringrazio cordialmente e salgo in camera. Appena entro, decido di chiamare i miei, tanto per dirli che ho ricevuto la notizia, ma come se mia madre mi leggesse nel pensiero,mi chiama per prima.
《Ciao tesoro! Com'è andata la scuola?》
《Bene.》 Mento.
《Sono felice. Allora, hai saputo della casa?》
《Casa? Ma la signora della reception mi ha parlato di un appartamento!》esclamo confusa.
《Si, ma poi abbiamo trovato questa casa che tra l'altro si trova vicino a quella che abbiamo preso per tua sorella così io e tuo padre abbiamo pensato che vi farebbe piacere abitare vicino》
《Certo mamma! Grazie mille! Ora vado che devo studiare. Ah, mi manderesti l'indirizzo?》
《 Certo tesoro, lo faccio subito. Ci sentiamo. Baci》 chiude mia madre la chiamata per prima. Subito mi arriva un messaggio: via Candison 15.
Grazie mamma! Finalmente posso rincontrare Lia! Esco dall'hotel dopo essermi cambiata e cerco l'indirizzo che mi ha mandato mia madre su Google Maps. Dopo circa 15 minuti di camminata, trovo la via Candison e trovo il numero 15. WOW È STUPENDA!  Mi ritrovo davanti una casa super moderna e tutta azzurra. Entro e trovo la proprietaria seduta su uno sgabello. È una donna di mezza età alta, mora ed è molto bella. Le vado incontro. Dopo essermi presentata e averle detto che ero io che mi sarei dovuta trasferire, mi fa fare il tour della casa. Scopro che ha piscina,3 bagni, una cucina gigantesca e 8 camere da letto. Il salotto è su due piani e le scale a chiocciola per andare al primo e al secondo piano sono nuove di zecca e blu. Esco dalla casa dopo aver ringraziato la signora e faccio per tornare alla mia stanza d'hotel, ma inciampo e cado su qualcosa, o meglio, qualcuno.

Sei tutto ciò che mai avrei pensato di avere (Jayden Croes Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora