Capitolo 13

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Parlarono molto in quel pomeriggio tra i boccali di Burrobirra, non sapendo che fossero spiati dai Malandrini e compagnia bella <la smettete di spettegolare? Sembrate delle vecchie babbane alle finestre!> <Evans, anche quando usciremo insieme il mondo magico spettegolerà> disse James <e poi non stiamo facendo nulla di male, stiamo aspettando che Aileen baci Sirius> <COSA?> scattò in piedi Marlene <siediti Marl e ascolta: lei voleva passare un po' di tempo solo con lui e in cambio, gli deve dare quello che abbiamo detto prima> disse tranquillamente Remus <anzi li seguiamo?> disse James <no> <invece sì Remus> Lily si intromise <Marlene abbiamo già affrontando questo discorso in camera...> <Lily non sei mia madre> disse acidamente l'altra ragazza <Peter passa il mantello> e si alzarono seguendo la coppia che era da poco uscita dal locale: trovarono una certa difficoltà nel mettersi tutti sotto al mantello, ma ci riuscirono.
Intanto i due ragazzi si dirigevano verso il castello; prima però di andare nelle rispettive Sali Comuni, a Sirius venne in mente un'idea <andiamo alla Torre di Astronomia> Aileen annuì e si diressero lì. Arrivati nella torre la Birmingham appoggiò i gomiti sul muretto alzando lo sguardo sul cielo ancora un poco rosato per il tramonto, Sirius rimase a guardarla da dietro: i capelli e la toga si muovevano grazie al vento leggero e fresco della sera, lasciando intravadere il fisico perfetto della Serpeverde; <vieni qua?> gli disse ad un tratto <stavo vedendo il panorama> e Felpato mise le mani sui fianchi, la ragazza appoggiò la schiena al petto del Grifone ed guardavano il cielo <alla fine non siamo andati a comprare il vestito per il ballo> <lo comprerò quando starò in vacanza, così sarà una sorpresa per tutti>.
<non ti stai scordando nulla Birmingham?> la ragazza posò uno sguardo interrogativo su di lui che avvicinò le labbra all'orecchio <mi devi un bacio, l'avevi promesso> <mh, non mi va di dartelo Black> disse con un sorriso furbo <come mai?> <così> ghignarono entrambi <sei proprio una Serpe. Se non l'otterrò con le buone, l'otterrò con le cattive>: gli iniziò a lasciare una scia di baci sul collo e sentì i vari brividi che gli provocava, la ragazza cercò di allontanarsi ma le forti mani di Black sui suoi fianchi la bloccavano <chi è che ghigna di vittoria certa ora?> <smettila Sirius> disse in un sospiro <vuoi davvero che smetta Aileen?> non ottenne risposta <come immaginavo...>.
Non si spiegò come ma si trovò faccia a faccia con la Serpeverde, le sue mani sul petto e le sue labbra che chiamavano il Grifone: si guardarono negli occhi per un tempo indeterminato, intanto Sirius spostò una mano dietro la nuca di lei e l'altra sulla schiena <al diavolo il fatto che tu mi devi il bacio>.
Aileen si trovò le labbra del Black sulle sue, Sirius che la stringeva ancora di più a lui con la paura che scappasse da un momento all'altro e la Serpeverde mise una mano nei suoi lunghi capelli morbidi e ondulati che arrivavano poco prima delle spalle; si staccarono spiacevolmente, Sirius posò la fronte su quella della ragazza guardandola negli occhi <sei magnifica Aileen> <lo so Black> <rovini il momento dolce> <sono una Serpeverde che ti aspettavi?> ghignò e il ragazzo si perse nei suoi occhi che avevano preso una sfumatura blu, la baciò di nuovo <Aileen> la chiamò sfiorando le loro labbra <dimmi> <sappi che sono in pochi a toccarmi i capelli> <mi dimenticavo le tue fisse> disse ridendo e Sirius la baciò con passione.
Black accompagnò la ragazza davanti al quadro della sua Sala Comune e si baciarono per salutarsi; appena entrò, Aileen andò nella camera di Severus <puoi uscire per favore?> Piton non se lo fece ripetere due volte: gli raccontò tutto il pomeriggio e alla fine il suo migliore amico l'abbracciò forte a sé <se ti fa soffrire giuro che gli lancio un Avada Kedavra> <saremo in due a farlo in tal caso> e risero.
Intanto Sirius andò a parlare con i Malandrini e gli altri <è inutile continuare a negare, ho i sensi sviluppati da Animagus e lo so che ci stavate spiando! La prossima volta vi schianto!> <l'importante è che hai concluso fratello> <preferivo che fossimo veramente soli senza i bodyguard> disse scocciato <bacia bene la Serpeverde?> disse Peter che sorprese tutti con la domanda <il buon vecchio Peter... non sei santarello come sembri> ghignò il quartetto <bacia da dea...> si perse nel ricordo di poco prima <Remus> il ragazzo in questione alzò lo sguardo dalla Gazzetta del Profeta <me la terrai sotto controllo quando non ci sarò io?> <come se non lo facessi già> <ma non la devi toccare> <non esagerare Sirius. La considero mia sorella, dovrei dirlo io a te... poi neanche state insieme!> <ma infatti ora che cosa siete Felpato?> la domanda di Ramoso lo fece riflettere: in effetti, la voleva sua la Serpeverde ma non ne aveva parlato con la diretta interessata.
Le ragazze stavano in silenzio e ascoltarono tutta la conversazione fino a che non arrivò quasi l'ora di cena <noi andiamo in Sala Grande> <teneteci i posti> disse James lasciando un bacio sulla guancia alla roscia <ci contiamo> disse sorridendo ad una Marlene che sorrise debolmente.
<Marlene non l'ha presa molto bene Felpato> <Peter le ho sempre ricordato che non c'era nulla tra noi ma ha voluto fare di testa sua> Remus si alzò guardando l'orologio <andiamo anche noi a mangiare?> gli altri annuirono. Quando si trovarono in Sala Grande, l'occhio di Sirius cadde automaticamente alla tavola dei Serpeverdi e trovò Aileen che rideva con Piton: il ragazzo in questione lo guardò e per stuzzicarlo, mise una mano sul fianco di lei portandola più vicino a sé; Sirius lo voleva cruciare ma Remus richiamò l'attenzione <Felpato vieni a sederti?> e si accomodò vicino al licantropo, così che il suo sguardo cadesse senza difficoltà sul tavolo verde argento.

Ogni licantropo ha la sua lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora