Stranamente la giornata a scuola passò molto velocemente.
Dopo che la prof mi presentò il mio nuovo compagno di classe ( che era LUI) , feci finta di niente , dissi semplicemente " okay " e andai direttamente a sedermi senza mostrare lo stupore che in realtà provavo dentro di me.
Tra un' ora e l' altra non gli parlai e nemmeno cercai il suo sguardo. Perché stavo cercando di ignorarlo? Beh , sicuramente perché ero ancora molto arrabbiata per come mi aveva trattata quella mattina , perciò non lo calcolai. Ai "cambi dell' ora" lui parlava principalmente con Luca e Vittorio , che sono i più belli della classe ...dopo di lui ovviamente... Okay basta non devo pensarci.
Mentre parlava con loro ho potuto ascoltare per un po' la loro conversazione : lui arriva dalla Sicilia , è figlio unico e i suoi genitori sono degli avvocati. Il classico figlio di papà che tratta male la gente! ridicolo.
Dopo scuola mi inviai verso casa , mi infilai le cuffiette e alzai la musica al massimo.
Più camminavo e più continuavo pensare a quel ragazzo dagli occhi di ghiaccio. Io , come avrete già intuito , sono una ragazza molto curiosa , infatti nella mia testa vagavano mille domande: Dal nulla arriva in classe nostra e ha già mille amici per la scuola? Perché si è dovuto trasferire qui? Dove abita? Mi odia?
Provai a concentrarmi sulle parole della canzone invece di immaginarmi il suo viso perfetto , ma invano.
Quando finalmente entrai in casa trovai un biglietto sopra al tavolo della cucina. " Sono andata a trovare i nonni giù a Rimini . Tornerò domani mattina. Se hai bisogno di qualcosa ci sono 50€ dentro il cassetto delle posate. Chiamami appena hai finito di leggere questo biglietto. Baci , ti voglio bene. Mamma" .
Molte volte , dopo la morte di mio padre , mia mamma andava a trovare i nonni o in giro per lavoro , perciò io rimanevo sola in casa , ma ormai ci ho fatto l' abitudine.
La chiamai ( come mi aveva detto di fare nel biglietto) e poi andai verso la camera dove mi chiusi dentro. Non pranzai perché non avevo fame , come al solito. Mi presi solo un grissino , che però non riuscii a finirlo del tutto.
Dopo di ché mi immersi nello studio. Mentre stavo studiando alzai lo sguardo verso la finestra per guardare cosa stesse accadendo fuori da quelle quattro mura. Intanto in strada passava una macchina ogni 5 minuti , perciò c'era poco da vedere.
Stavo per ricominciare a studiare quando la mia attenzione fu catturata da uno sguardo. Uno sguardo famigliare , uno sguardo molto profondo. Uno sguardo glaciale.
Alzai gli occhi e , esattamente nella casa davanti alla mia , dietro a quella finestra lo vidi. Vidi LUI. Quando incrociai il suo sguardo mi accorsi che mi stava fissando. Era immobile , non sorrideva , non dimostrava nessuna emozione.
Il suo viso ero immobile , con la mascella serrata , gli occhi fissi su di me.
"Sto avendo le allucinazioni " pensai ,ma lui era veramente lì , a 6 metri lontano da me ... Esattamente nell' edificio di fronte.
Restammo a fissarci ancora per 2 minuti , fino a quando lui non se ne andò tirando bruscamente la tenda.
Ma che cavolo gli prendeva? Prima mi risponde male alla mattina , a scuola non mi calcola ( beh neanche io l' ho fatto , ma va beh) e poi scopro che sta lì a fissarmi mentre studio? Sono stanca .
Mi alzai immediatamente , uscii fuori di casa e , senza pensarci due volte , sonai al suo campanello. Quando rispose con un " chi è" io gli dissi " sono la tua cara vicina. Scendi che dobbiamo chiarire delle cose noi due." e senza che aggiungessi altro lui mi disse " okay adesso scendo" , usando una voce che non avevo mai sentito uscire dalla sua bocca. Una voce delicata , dolce , innocente.
Rimasi la a mangiarmi le unghie finché lui non uscii. Alzai gli occhi da terra e il mio corpo fu di nuovo percorso da un brivido simile a quello che provai quando lo vidi per la prima volta, ma cercai di ignorare quella sensazione che non avevo mai provato in vita mia.
