Parthenia. Mephistophilis.

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Salve a chiunque giunga qui, in questi lidi a me ancora sconosciuti. Approdo su wattpad dopo anni trascorsi su efp, senza un particolare motivo e senza, in tutta onestà, aver capito bene come funziona, ma se arriverò alla fine di questa storia senza far esplodere il pc potrò ritenermi fortunata. Approdo qui, dicevo, per la prima volta, e ho deciso di farlo con questa one shot perché a questi personaggi son molto legala. Ho amato scrivere la storia di questo strano triangolo, che spero davvero possa piacervi.

Emily

(nota storica: Robin Goodfellow è il vero nome di Puck, personaggio di "Sogno di una notte di mezza estate". Sia Marlowe che Bull sono personaggi realmente esistiti, nella stesura della storia ho tentato di rimanere il più fedele possibile alle notizie pervenuteci su entrambi. Ferdinando Stanley è un personaggio realmente esistito, ma non si hanno notizie di lui se non che nel 1593 ereditò il titolo dal padre; Henry e Thomas Clinton esisterono realmente ma anche di loro non si sa nulla. La regina Elisabetta è, ovviamente, un personaggio storico, così come i membri del Consiglio. Charlotte e le sorelle, Robin e il padre sono personaggi originali.)

Pathenia. Mephistophilis.

The stars move still, time runs, the clock will strike. The devil will come.

Londra, 2012

Il telefono iniziò a squillare nel bel mezzo della lezione, suscitando risate sommesse da parte degli studenti e forte imbarazzo da parte dell'insegnante; stava spiegando Shakespeare, ma a lei il poeta di Stratford-upon-Avon non era mai piaciuto. Lo negava, ovviamente; nessuno avrebbe mai compreso come proprio lei, la figlia della più importante studiosa di Shakespeare degli ultimi venti anni, non lo apprezzasse. Lei che, oltretutto, non stava certo insegnando fisica, ma aveva avuto la splendida idea di seguire le orme materne studiando letteratura inglese. Robin Goodfellow, il cui nome urlava Bardo a chiare lettere, non poteva razionalmente non amare Shakespeare, e dunque era impegnata a trasmettere ai suoi studenti la sua presunta passione quando la telefonata del padre la raggiunse. Ho scoperto una cosa incredibile, le aveva detto, un antico cimelio... Nulla di strano, considerando che chissà per quale capriccio aveva voluto comprare un castello nella campagna inglese, dove trascorrere gli anni di vedovanza nel perpetuo ricordo della moglie scomparsa. E inoltre aveva sempre i suoi modellini degli aeroplani, in memoria dell'unica cosa che avesse mai potuto competere nel suo cuore con l'amore verso la moglie: l'aviazione. Non aveva idea, Robin, che quel viaggio fuori Londra avrebbe rivoluzionato la sua vita.

Suo padre la attendeva in biblioteca, sorridente come sempre: Robin, benché fosse sempre stata contraria all'idea di lasciarlo vivere da solo così fuori mano, non poté negare che l'aria di campagna gli giovasse.

-Puck, tesoro, stai bene?

La ragazza annuì, reprimendo una smorfia nel sentir usare quel vezzeggiativo, ma a suo padre il gesto accennato non sfuggì. Sospirò, guardandola un istante, poi si avvicinò a un tavolino su cui facevano bella mostra di sé alcuni fogli e un libro, apparentemente molto vecchi.

-Sono questi i cimeli?

Mr. Goodfellow annuì. -Sono spartiti musicali e un diario. Il nome John Bull ti dice nulla?

Robin si illuminò, sporgendosi a guardare meglio i fogli. -Fu un importante musicista del periodo elisabettiano. Ma... Credi siano suoi?

-Non lo credo. Leggi la dedica dietro il primo foglio.

Voltò la pagina con delicatezza, timorosa di danneggiare qualcosa. A Charlotte, la mia musa. Per sempre tuo, John Bull.

-Charlotte?

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