Gotcha [KageHina]

7. Death

Alla fine... Non fui in grado di accorgermi che il calore emanato da Hinata si stava lentamente estinguendo...

Una settimana dopo:

"È da un po che è molto calmo, è malato o qualcosa del genere?"

Pensò tra se e se l'alzatore, alzandosi dal letto e avvicinandosi alla scatola-cuccia del suo animaletto.
Con la sua solita espressione imbronciata si affacciò dai bordi, controllando al suo interno.

«Oi, ma dormi tutto il giorno?»

Finì di pronunciare quella frase, per poi sgranare gli occhi con stupore.

«Hinata?»

Vide il piccolo corvo steso sul cuscinetto con gli occhi chiusi, qualche piuma nera era caduta, posandosi qua e là nella scatola.
Kageyama lo prese tra le mani.

«Che ti è successo? Hey! Rispondimi!! Hey...»

Avvicinò il corpo del pulcino al suo orecchio, per sentire il suo respiro, leggero, quasi inesistente.

«Hinata! Che cazzo ti è successo idiota?!»

Disse alzando leggermente il tono di voce, in preda al panico e alla preoccupazione.

«Ti senti male, vero?»

Improvvisamente un flashback attraversò la sua mente: "Ho solo bisogno di amore"
Tobio sbiancò, guardando il corpo freddo del piccolo Hinata tra le sue mani.

«Quindi... È perché non ho prestato abbastanza attenzione a te.»

Accarezzo con delicatezza le piume del suo amico, pensando a come un ragazzo potesse morire di una cosa simile.
Lasciò un dolce bacio sul corpo di Hinata, che si trasformò in un ragazzo vero e proprio, lo tenne per non farlo cadere al suolo e lo avvolse in una coperta, facendogli appoggiare la schiena contro la parete. Si mise accanto a lui, scuotendolo leggermente.

«Hinata! Oi! Idiota, svegliati, dì qualcosa!»

La sua voce iniziò a vacillare, dovette impegnarsi per non cedere alle lacrime quando vide che il suo pulcino non accennava a muoversi.

«Apri gli occhi...»