Eighteen.

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Mi trovo fuori casa di Claudia.

Mi avvicino al cancello e busso al citofono.

Parodi G.
Mastro C.

-Chi è?- si sentì dal citofono.

-Claudia sono io, Alice.-

E si aprì il cancello.

Entro nel palazzo e prendo l'ascensore.

Arrivata al penultimo piano busso.

Appena si apre la porta, Claudia mi accoglie con un abbraccio.

-Ciao tesoro, da quanto che non ti vedo.
Come stai? E tua madre? Che si dice?- chiese la madre di Emily.

-Sisi tutto bene, mia madre sta a lavoro, le hanno cambiato l'orario lavorativo. Però tutto apposto. A te come va?- chiese Alice a sua volta.

-Oh tesoro, potrebbe andare meglio.
Vieni che ti preparo un bel thè come piace a te.
Inizia a sederti sul divano.- si spostò per farla entrare nella sua dimora.

***

-Allora tesoro..
Ti ho fatta venire qui per un motivo.
C'è una cosa che tengo dentro da un paio di giorni e per il momento tu sei la prima a saperlo.
Beh.. È difficile esprimere quello che voglio dire, ci vuole un coraggio immenso credimi.
Cerco di non fare troppi giri di parole, perché altrimenti non ne traggo nessuna conclusione.
Il padre di Emily, Gennaro, è...- alcune lacrime iniziano a scendere sul delicato volto della donna.

-Oddio.. Non è mica quello che penso..- disse rimanendo a bocca asciutta Alice.

La povera donna a malincuore e con il suo pianto intollerabile annuì.

Nel salotto di quella casa regnava il silenzio fino a poco fa.

Ma poi dei singhiozzi strazianti riecheggiavano in tutta la casa.

Alice non sapeva come reagire, le era mancato poco che poteva frantumare la tazza che le avevo posto Claudia.

Scombussolata dalla scioccante notizia, l'unica cosa che seppe fare era stata quella di abbracciarla e di rassicurarla.

Dopo svariati minuti, la conversazione iniziò.

-C-c-come è successo?- balbettò Alice.

-È-è-è stato in-in-investito da un ca-camion ed è sbalzato fu-fuori dall'auto.- singhiozzò più forte di prima.

Alice si sentiva il mondo cadere.
Il padre della sua migliore amica è morto.

Cosa succederà ora?
Pensò affranta.

Per consolarla la strinse più forte e le accarezzò i capelli.

-Tesoro io ho p-p-paura di come la pre-pre-prenderà Emy..-

-Non ti preoccupare.. Andrà tutto bene, te lo prometto.- rispose incerta.

Sapeva che in cuor suo non sarebbe andato nulla bene.
Si doveva solo cogliere il momento giusto per dirglielo.

-Quando hai intenzione di dirglielo?-

Non rispose.
Non sapeva quando dirglielo.

-Aspettiamo un altro paio di giorni.
Poi glielo diremo insieme okay?-

Come risposta, annuì.

🍈

Credo che per oggi possa bastare.
Vi amo, scusate l'assenza faccio schifo.
~La Vostra Anna

Messages || Sascha Burci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora