5:38

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Sei solo? Hai paura? Hai i brividi?
Cosa senti? Senti quei respiri? Senti la gola stringersi sempre di più?
Svegliati, apri gli occhi, caccia via quell'oscurità.
Respira.
Apri gli occhi.
Respira.
Svegliati.
Respira.
Sei sveglio? Cosa vedi?
Caccia via l'oscurità.


Il cuore non rallentava, mi sentivo immobile in quel letto, come se qualcuno mi avesse legato in modo tale che non potessi fuggire o urlare.
Il mio corpo era immobilizzato, gli occhi erano pesanti, i pensieri erano confusi, e quella stanza non smetteva più di girare, lo stomaco era in subbuglio, le labbra erano secche e quasi incollate tra di loro.
Cosa stava succedendo? Ero sveglia? Stavo dormendo?

Svegliati

Quella voce si era insinuata nella mia testa, mi faceva male, era pungente e martellante, non faceva altro che ripetere 'Svegliati, apri gli occhi, caccia via quell'oscurità.'
Quella sensazione mi stava tormentando, sentivo il cuore in gola, le mani erano gelide e senza tatto, mi sembrava di fluttuare, di essere un'ombra, di essere svanita.
Ancora una volta quella voce seguita da un urlo agghiacciante.

Sobbalzai, ero seduta sul pavimento, le lenzuola mi avevano seguito ed erano avvolte intorno al mio corpo umido, ogni parte del mio corpo era sudata.
Portai le mani ai capelli che non sembravano più avere forma, li portai all'indietro e cercai velocemente un elastico per legarli.
Quella sensazione di vuoto non mi lasciava, era legata a me, e quella voce continuava a risuonarmi in testa, forse un bagno caldo mi avrebbe aiutato.
L'orologio segnava le 5:38 del mattino, almeno questa volta ero riuscita a "dormire" qualche ora in più.
Mi guardai allo specchio, le occhiaie erano marcate più del solito, avevano assunto un colore violaceo come se qualcuno mi avesse preso a pugni.
Mi immersi in acqua, rabbrividii subito dopo, provai a chiudere gli occhi e rilassarmi qualche minuto cercando di non pensare a niente, proprio a niente.
Per qualche minuto forse ci riuscii, e credo di essermi addormentata, controllai ancora una volta l'orologio 6:17
Forse ci ero riuscita per più di qualche minuto, questo pensiero mi fece sorridere, non avevo riposato moltissimo ma era sicuramente un passo in avanti.
Mi preparai piuttosto velocemente, i miei capelli profumavano di vaniglia e le occhiaie erano state coperte da un'abbondante quantità di correttore, avevo un viso quasi normale e sereno, mi ero truccata, non molto, ma il giusto.
6:58
Ci avevo messo un po' di tempo, ma almeno adesso ero presentabile.
Avevo messo un maglioncino piuttosto largo con un paio di jeans a vita alta e le solite vecchie converse nere.
7:05
-"Nonna, sei già sveglia?" Le rivolsi un leggero sorriso mentre lei si dava da fare per preparare la colazione, la vedevo scattare di fornello in fornello mentre cercava di capire perché il microonde non voleva accendersi non notando che la spina fosse staccata.
-"Sono sveglia già da un po' tesoro, sai che dormo poco.." sospirò rivolgendomi un sorriso, uno di quei sorrisi che ti fanno stare subito meglio, cosi confortanti –"Ed anche tu a quanto pare, dovresti dormire un po' di più Lane." Mi puntò un cucchiaio contro, per poi tornare subito a preparare la colazione.
Aveva cucinato dei toast un po' bruciacchiati, ma comunque buoni se riempiti di cioccolata o marmellata.
-"Continuo a fare quei strani sogni, non riesco a svegliarmi subito ma dormo malissimo." Di parola in parola abbassavo il tono di voce, questi discorsi la turbavano ma era l'unica persona con cui potevo parlare.
-"Lane, tesoro, sono solo dei sogni va bene? Forse un po' reali, ma sono sogni e svaniranno presto." Parlava senza guardarmi, stringeva forte uno strofinaccio tra le dita e riuscivo comunque a percepire la sua preoccupazione, ma non capivo il perché.
-"Hai ragione, forse è che sto studiando molto, prima delle vacanze di natale abbiamo sempre tantissimi compiti da fare." Annuii addentando un toast, e cercai di rivolgerle un sorriso sincero.
Vidi il suo sguardo sciogliersi, superò il bancone della cucina e si avvicinò a me, mi abbracciò.
Era una donna ancora giovane, mia madre aveva 16 anni quando mi ha avuta, lei ne aveva 42 ed ha dovuto crescere non più una sola bambina, ma due.
Ha affrontato molte difficoltà, soprattutto dopo la morte della mamma, si è ritrovata catapultata in un nuovo mondo con regole diverse.
Le sono grata per tutto quello che ha fatto.
7:42
La campanella sarebbe suonata tra dieci minuti, ma il cortile della scuola era quasi vuoto, molti arrivano sempre qualche secondo prima.
Entrai velocemente nella scuola, fuori iniziava a fare fin troppo freddo.
I giocatori di football erano già in campo, non avevano le loro uniformi, ma questo non impediva a nessuno di loro di allenarsi, esisteva solo il football.

'Svegliati, apri gli occhi, caccia via quell'oscurità.'
'Apri gli occhi'
'Svegliati.' 

ShadowsWhere stories live. Discover now