Nika's POV
《Certo che noi non riusciremo mai ad incontrarci come persone normali》 ride Jay, porgendomi la sua mano come se fosse un gentiluomo. Io rimango per un'istante ferma, affascinata da quel sorriso, ma la sua mano mi riporta alla realtà non appena sfiora la mia per aiutarmi a mettermi in piedi.
《Gia..》dico mentre faccio peso sulle gambe per riuscir a stare bene in piedi. Sfortunatamente ( o meglio, FORTUNATAMENTE ) perdo l'equilibrio e cado di nuovo, sta volta portandomi dietro Jay e cadendo sopra di lui. L'impatto al suolo si era fatto sentire, ma solo fino al momento in cui i nostri occhi si incrociarono. Ora non era più la gravità a tenermi attaccata alla terra, ma lui. I suoi occhi luminosi. Il suo sorriso dolce. La sua risata strampalata. Il contatto dei nostri corpi entrambi fragili. Le sue mani candide. Le sue labbra.
Subito scaccio via tutti questi pensieri che ritengo più che inutili e inappropriati, e do fine a quel momento meraviglioso. Anche lui rimane per un po' per terra, come paralizzato, ma poi scuote la testa e si rialza. Di nuovo. I suoi occhi. I suoi splendidi occhi. In essi vedo riflessa una ragazza. Bionda, occhi verdi, non magrissima, trucco tutto sbausciato e capelli spettinati. Vedo una sfigata. Poi distolgo lo sguardo da quelle finestre sull'universo per osservarlo meglio. Alto, magro, moro, vestiti di marca, super alla moda, figo. Gran figo. Non avrei mai avuto una chance. Mai. Già, mai.
Mi volto e faccio per andarmene, perchè era tutto troppo imbarazzante, ma la sua voce angelica mi blocca.
《Ti prego Nika. Non andare. So di non essere il massimo con le parole ma posso rimediare. Ti prego. Ho bisogno di qualcuno che mi capisca e non c'è nessuno adatto a questo compito, ma tu invece mi capisci, o so che potrai riuscirlo a fare. Senti, non ho mai parlato così tanto con nessuno. Magari non si direbbe, ma sono molto timido e fatico molto a cercare amici ma con te,invece, è stato molto semplice. Questo perchè so di potermi fidare di una persona come te, nonostante non ci conosciamo molto. Ti prego, Nika.》
Mi volto e vedo il suo viso gocciolare continuamente senza mai smettere. Lo guardo meglio: i suoi occhi inondano di tristezza e di malinconia. Posso anche intravedere dolore. Dolore di perdere qualcuno. Dal suo sguardo intuisco che gli è successo qualcosa che lo ha segnato.
Lo fisso per qualche secondo poi mi fiondo su di lui, abbracciandolo e stringendolo a me. Non so se è la cosa giusta da fare, ma il mio istinto e il mio cuore è questo che dicevano. Io posso comprenderlo. Davvero. Persi mio nonno quando avevo 7 anni e all'età di 13 anni persi lui. Mio fratello. Alex. Alex. Fa male solo a ripetere il suo nome. In famiglia non ne parliamo mai, ma è come se lo facessimo implicitamente. Per mamma e papà è stato davvero troppo perdere loro figlio, così si sono distaccati da noi, da me e Lia. Sia mia sorella che io, eravamo frustrante dalla perdita di Alex. Aveva solo 6 anni, ma avevamo praticamente vissuto un'intera vita. Egli era stato attaccato da una malattia molto grave della quale non ricordo il nome. E non lo voglio nemmeno ricordare. Con Alex abbiamo vissuto esperienze di tutti i tipi, perchè sapevamo cosa gli sarebbe successo e volevamo che facesse tutto quello che avrebbe voluto fare se avesse avuto una vita più lunga. Una vita. Lui non la ha avuta, ma la meritava. Io no. Io non merito nulla. Non ho mai fatto nulla di positivo nella vita, se non prendere bei voti a scuola. Alex,invece, cosciente della situazione in cui si trovava, se ne fregava e aiutava più persone possibile. Lui si che sarebbe diventato qualcuno. Non come me, come Nika Mappione, la ragazza sfigata e secchiona della quale ci si può prendere in giro e ferire facilmente perchè troppo sensibile.
Sul mio viso iniziano a scorrere delle gocce che aumentano, fino a diventare dei veri e propri fiumi di lacrime.
Jay sembra calmarsi, ma io peggioro sempre di più. È come se Jay si impossessa della mia energia. Lui migliora, io invece no. Credo proprio che si sia reso conto del fatto che io sto piangendo più di lui prima,quasi mi avesse letto nel pensiero. Perciò mi stringe a se ancora di più e mi inizia a mancare il respiro, ma non mi dispiace affatto. Appoggio la mia testa sul suo petto e mi rilasso appena lui mi sussurra con la sua voce calma e giovanile 《 tutto ok, Nika. Io sono qui》. Aveva ragione. Lui c'è e una vocina dentro la mia testa mi ripete che lui ci sarà sempre. Anche il mio istinto afferma ciò,ma il mio cuore no. Egli dice "stringilo di più a te. Fa si che egli ricordi sempre di ora, di questo momento. Non lasciarlo." non mi sono mai fidata di quello che mi dice il cuore perciò piano piano mi stacco dall'abbraccio ansimando. Anche lui si allontana da me e mi sento per un attimo come un anziano zoppo senza il suo bastone. Mi riprendo subito.
《Grazie.》Ecco tutto ciò che esce dalla mia piccola bocca serrata dalla paura e dall'imbarazzo. Lui sorride.
《Sei messa un po' male, senza offesa》. Ride. L'angelo in persona.
《Ehi! Come osi!?》domando ironica e una risalita leggera leggera esce dalle mie labbra così sottile che nessuno avrebbe mai potuto sentire, ma mi stupisco appena Jay dice 《So di essere molto divertente, ma non scherzo. Mi preoccupo. Ti accompagno all'hotel.》
Come mai avrà fatto a sentirmi mentre ridevo? Non lo so, il solo pensiero di stare con Jay mi tranquillizzava.Arrivati all'hotel
《Allora,ciao.》 La sua voce era triste, come se non volesse lasciarmi.
Ma a che pensi Nika???!!! Tanto non sei alla sua altezza!!!!
《Grazie. Mi hai aiutato davvero molto oggi. Grazie》
《Pure tu l'hai fatto》e fa l'occhiolino.
Ridacchio e poi mi giro per entrare all'hotel.Dopo 3 giorni
Nika's POV
Sono passati diversi giorni da quando io e Jay ci siamo abbracciati. Ho provato a senrirlo, ma non risponde nè ai messaggi nè alle chiamate. Mi sto preoccupando. Sabato prossimo c'è la luna piena e gli volevo chiedere di andare a fare qualcosa insieme. Ma niente. Non ho sue notizie e ciò mi turba parecchio. Ok, ho deciso. Andrò a cercarlo.
Scendo alla reception dell'hotel e chiedo alla gentile signora se mi può dare l'elenco dei numeri di cellulare dei clienti. Lei me lo porge con cautela e ringrazio. Mi siedo su uno dei morbidi divani che ci sono all'ingresso e faccio per aprire l'enorme libro dalla copertina giallo opaco, ma il mio telefono squilla. Mia madre.
《Ciao tesoro come va?》
《Bene mamma. Hai bisogno?》
《Ecco volevo solo ricordarti che entro dopo domani devi lasciare l'albergo e quindi devi iniziare a fare le valigie.》
Il trasloco. Con tutto quello che è successo me ne sono completamente dimenticata!!
《Si ok. Grazie mamma. Ti voglio bene》
《Anch'io》 attacca.
Guardo il libro. Poi il cellulare. Libro. Cellulare. Penso. Penso e ripenso. Decido. Ripongo il libro alla signora porgendoglielo con un sorriso a 32 denti, e poi salgo in camera. "Devo preparare le valigie". Prendo la mia valigia ancora ammaccata dall'incontro con Jay all'aeroporto. Cerco di non pensare a Jayden. Niete da fare. Prendo il cellulare e digito il suo numero. Ecco che il telefono bussa. Bussa. Bussa. Bussa. Segreteria. Attacco e ci rinuncio. Appoggio il cellulare sul comodino di fianco all'enorme letto matrimoniale. Riprendo la valigia. Acciuffo dall'armadio la prima maglietta che mi capita, la piego e la infilo nella mia valigetta.Angolo autrice
Hello guys💕come state?
Io sono un po' stanca ma felicissima perchè domani entro alle 10 e non alle 8😌
Comunque...TAN TAN TANNNN!!
Che mai potrebbe essere successo a Jay?? E come si troverà Nika nella nuova casa?? Se volete saperlo continuate a leggere la mia storia. Ah,si: spero che questo capitolo vi sia piaciuto❤
Ciappoooo! Vero👅
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Sei tutto ciò che mai avrei pensato di avere (Jayden Croes Fanfiction)
FanfictionNika è una ragazza russa ma con i genitori italiani. È obbligata a lasciare la sua casa a Mosca per andare ad Aruba, dove frequenta il liceo musicale. E proprio qui che viene morsa da una strega, così lei lo diventa. Scoprirà un mondo nuovo,dove con...