Suona la sveglia, mi alzo, mi lavo mi preparo mi prendo lo zaino e... vado all'ospedale...
È da quando avevo quattordici anni che soffro di un tumore ai polmoni... Ogni due giorni vado a fare la chemio... Fa un male pazzesco! Non vado a scuola perché c'è un piccolo zainetto che mi fa sopravvivere se qualcuno mi urta e mi fa cadere il tubo collegato al naso sono morta... Non ho amici ho solo Silvio, un ragazzo che conosco da quando sono nata, abitiamo praticamente nello stesso edificio.
Vado in macchina e..., non sono agitata, non provo timore... ma insomma lo provo da due anni il massimo che si potrebbe fare e provare dolore... Arrivò all'ospedale, viene la solita infermiera, col solito sorrisetto falso, con la solita voce con la solita frase:
" Vieni Ele andiamo dilà"
" Si lo so a memoria non che neanche bisogno che vieni tu..."
Arrivò dal dottore:
"Guarda un po' chi c'è... Dai vieni qui... p.."
"Proverai un po' di dolore ma ne varrà la pena?" Continuai io con tono arrogante. Mi arrivarono gli sguardi di mamma...Non positivi...
"Si, hai azzeccato la frase"
Mi siedo sul lettino, chiudo gli occhi e... Tac! L'ago penetra nel mio braccio e sento il liquido piano piano entrare nel mio braccio... Era ormai abitudine, tanto che mi addormentai