You Make Me Strong

3.2K 57 3
                                    

Prima che iniziate a leggere vi avverto che a causa del mio cellulare troverete molti errori di ortografia.

Capitolo1













Era un giorno come tanti altri, questo voleva dire andare a scuola e litigare con qualsiasi ragazza che si credeva la Madonna scesa in terra, esperta di stile e di diete super dimagranti.  Affrontare un'altra giornata con i propri genitori, sedersi nel proprio banco di scuola e accorgersi di non avere i compiti fatti...  [...]

''Sky, scendo!''

Non mi rispose, uscii subito. Era una delle solite passeggiate di routine, per dimenticare la solita giornata di merda passata.


Ero appena uscita da un localino con una bottiglia di birra in mano, non volevo ritornare sbronza a casa, le ragazze mi avrebbero ucciso per non parlare di Zayn...
Iniziai a vagare nel bel mezzo della notte, nelle vie di Londra cantando 300 canzoni messe insieme, reggendomi a mala pena in piedi.

Sapevo che stavo sbagliando, ma era più forte di me non farlo.

Mentre giravo l'angolo di un marciapiede, venni afferrata per un braccio e spinta con forza contro il muro.
Gemetti.
Il contatto con la parete fredda e ruvida, mi provocò dolore. In quello stato di infermità mentale, ovvero penosamente ubriaca, non riuscì a muovermi. Ma cercai comunque di difendermi. 

''Lasciami!''

Fu l'unica cosa che riuscì a dire, mi resi conto presto che non potevo fare molto.  Sentì l'uomo ridere, e poi parlò.

''Non ti muovere, se non vuoi morire. ''

Mi bloccò i polsi con una mano. Urlavo invano aiuto, mentre l'uomo mi mi stracciò la camicia facendo saltare tutti i bottoni. Ebbi paura, per la prima volta per me stessa. L'uomo osservava il mio petto nudo, ricoperto solo da biancheria intima. Il sudore mi ricopriva la pelle ma questo non sembrava disgustarlo o fermarlo. Era deciso nelle sue azioni.

Decisi che dovevo fare qualcosa, dovevo difendermi. Mi dimenai dal suo corpo robusto e dalle sue mani che tenevano i miei polsi, l'uomo saldò la sua presa ma io, con il pizzico di agilità che mi era rimasta, gli tirai un calcio.
Iniziai a correre.

Mi nascosi in un viale stretto, e mi voltai verso il lato opposto per vedere se ero inseguita. Il mio cuore pulsava velocemente sangue nelle mie arterie, il fiato era irregolare e le palpitazioni erano a 1000. Però, fui sollevata quando non vidi nessuno corrermi dietro.
O così credevo...
Parlai troppo presto.

Una mano gelida mi coprì la bocca, tirandomi prontamente a se. Cercai di urlare, ma invano.

''Shh... Ferma. Sta calma!'' Mi sussurrò.

Mi fermai, per un secondo. Smisi per un secondo di muovermi, e gli diedi tempo per abbassare la guardia.
Di certo, non sarei stata ferma solo perché un pazzo stupratore me lo chiedeva. La mia camicia era ancora sbottonata e potevo vedere il mio petto salire e scendere energicamente per via della paura sconfinata. Sentì l'uomo accarezzarmi i capelli, e sentì il suo fiato nel mio orecchio.
Era da brividi.

Presi posizione per il mio attacco e al momento giusto....

" Ahia! Bastarda! "

Gli diedi una testata forte sul naso al punto da fargli lasciare la presa, e poter scappare di nuovo.
Girai l'angolo del viale per scappare da lui, ma improvvisamente, lui ricomparse. Mi rivoltai nella direzione opposta per fuggire ma, eccolo di nuovo....

Mi bloccò nuovamente a se, con una presa molto più forte stavolta.

''Aiutoo! Vi prego, qualcuno mi aiuti! Vuole uccidermi! Aiutoo!''

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 07, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

You Make Me StrongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora