XLV

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Brook pensò a lungo quel giorno. In un primo momento aveva deciso di non dargliela vinta, ma poi ricordò il suo sguardo e spinta anche dalla curiosità cambiò idea.
Si sarebbe comunque mostrata distaccata, di questo ne era certa.

Le ore passavano; Brook aveva aiutato sua madre in giardino e non lo aveva visto arrivare. Mentre era in salotto con la coda dell'occhio vide una figura oltre la finestra, quando andò a controllare notò che Niall era effettivamente arrivato, e che la stava aspettando.
Controllò l'orologio, erano circa le undici e mezza. Si era ormai rassegnata e credeva che non si sarebbe presentato, per questo Brook si chiese cosa avesse intenzione di fare a quell'ora, dove volesse portarla.
Dopo aver controllato che nessuno potesse vederla uscì di casa facendo attenzione a non fare rumore. Niall nel vederla arrivare con le braccia incrociate al petto sentì il cuore iniziare a battergli più velocemente.
"Allora?"
"Vieni?" Lei iniziò a camminare a debita distanza da lui, senza rivolgergli uno sguardo. Salirono in macchina, e dopo un po' Brook spezzò il silenzio
"Si può sapere dove mi stai portando?"
"Voglio farti una sorpresa"
"Sai che non le sopporto" Niall si passò la lingua fra le labbra.
"Ci siamo quasi" la guardò con la coda dell'occhio, lei aveva lo sguardo fisso fuori dal finestrino.
"Non so nemmeno perché tel'ho data vinta" lui sospirò scuotendo la testa.
"Siamo arrivati" Brook aggrottò le sopracciglia nel notare che si fossero fermati in pieno centro.
"Ma qui ci sono solo palazzi" Niall dopo aver preso un borsone dal cofano le fece cenno di seguirlo e così fece, guardandosi intorno.
Si fece più vicino a lui, le strade erano buie e le facevano paura. Arrivarono in un vicolo, Niall si guardò intorno prima di aprire senza troppe difficoltà la porta di metallo che spiccava sul muro. Ben presto Brook capì di trovarsi in un complesso noiosissimo di uffici dalle stanze tutte uguali.
"Dove diavolo stiamo andando?" Gli chiese, Niall si portò l'indice sulle labbra, facendola rimanere dietro di sé. Entrambi camminando controllavano se arrivasse qualcuno "Niall se ci scoprono ci arrestano!" Disse sottovoce spingendosi più vicino a lui. Niall la guardò e sorrise
"Ma a te piace infrangere qualche regola ogni tanto" Brook non poteva negare di aver sentito una scarica di adrenalina nel correre furtivamente su per le scale, facendo attenzione a non fare il minimo rumore
"Tu sei pa-" Niall sentì qualcuno arrivare e si spinse velocemente contro il muro, portandole una mano sulla bocca ed avvolgendole saldamente l'addome con il braccio libero, per non farla muovere.
Brook sentì il cuore batterle impazzito, istintivamente posò le mani sul braccio bianco di Niall, stringendo le dita su di di esso.
Quando sentirono il tintinnio delle chiavi che aveva con sé il custode notturno capirono che l'avevano scampata per un pelo. Brook si allontanò da lui ed entrambi si presero qualche secondo per riprendere fiato.
"Tu sei pazzo" terminò Brook "completamente pazzo"
"Manca poco" disse prendendola per mano. Nell'euforia del momento Brook la strinse saldamente, correndo con lui. Le scale sembravano non finire mai, ma non sentivano alcun affanno.
"Niall!" Lei rise non appena si fermarono di fronte un'ennesima porta, lui la guardò sorridendo. Cercò nelle tasche dei suoi jeans tirando fuori una forcina "ma che fai?" Si accovacciò vicino a lui
"Questa è di mia madre" la serratura fece uno scatto e con un movimento del piede riuscì ad aprire la porta "e questo l'ho imparato a Parigi" Brook scosse la testa sorridendo, senza nemmeno rendersi conto di dove effettivamente fossero finiti.

Niall cercò ancora una volta la sua mano, lei iniziò a guardarsi intorno senza credere ai suoi occhi. Su quel tetto si vedeva tutta Londra.
"È uno dei palazzi più alti qui a Londra" la informò, e approfittò del fatto che lei fosse incantata da quella vista per sistemare ogni cosa. Aveva portato un telo talmente grande da poter ospitare più di due persone, dei cuscini ed una coperta; sapeva che avrebbe fatto freddo lassù.
"Sembra così lontana" disse piano, riferendosi alla città 
"Brook" si avvicinò a lei, accarezzandole il fianco delicatamente "devi guardare in alto" lei alzò lo sguardo e sentì una fitta al cuore. Il cielo era limpido, nero e ricoperto di stelle, stelle che lei non aveva mai visto così da vicino. Niall sorrise nel vedere il suo sguardo incantato "vieni" la invitò a sedersi accanto a lui sul telo, e lei lo fece senza riuscire a staccare gli occhi da quello spettacolo bellissimo.
Niall le posò la coperta sulle spalle per evitare che prendesse freddo. Lui non aveva occhi che per lei.
Brook lo guardò, e Niall trovò, nei suoi occhi, la luce di quelle stelle
"È bellissimo Niall" lui strinse le labbra, porgendogli la mano. Lei posò delicatamente la sua propria su di essa, guardandolo negli occhi.
"Mi dispiace" le baciò le nocche delicatamente "scusami" abbassò lo sguardo "è che sono umano anch'io, Brook, e l'ho capito troppo tardi" lei sorrise, sciogliendo la stretta delle loro mani.
Si morse le labbra, sentendo forti scariche lungo la schiena arrivarle dritte al cervello. Persino le sue tempie pulsavano.
Lei girò ancora una volta gli occhi verso di lui, che li aveva bassi. Le venne da sorridere nel vedere come Niall stesse scomodo in quella posizione, le sue gambe erano troppo lunghe.
"Ti amo per questo, Niall" disse piano. Lui la guardò, e sentì le sue labbra posarsi sulle proprie. Erano passati relativamente tanti giorni dall'ultima volta, ma a lui sembrarono veri e propri anni. Brook gli accarezzò i viso e lui si avvicinò a lei, cercando il contatto che gli era mancato così tanto. Lei in quel momento dovette ricredersi: quel semplice gesto le fece provare emozioni il doppio più forti del solito.

Si staccarono per alcuni istanti, Niall le posò una mano sul viso, spingendosi verso di lei. Brook strinse fra le dita la sua maglietta, respirando più pesantemente, seguendo ogni suo movimento come se fossero una cosa sola; un unico corpo armonico.
Lui le avvolse la schiena con un braccio, facendola stendere sotto di lui baciandole il lobo dell'orecchio destro, lasciandole delle chiazze rosse sul collo.
"Niall" Brook si staccò da quelle labbra controvoglia "v-vuoi farlo..qui?" Chiese guardandosi intorno.
"Perché tu no?" Bilanciò il suo peso su un braccio, scostandosi il ciuffo riccioluto e bianco dagli occhi. Lei si morse le labbra spingendolo dalla nuca, sentì chiaramente il sorriso di Niall addosso.

Loro non parlarono più, non avevano bisogno di farlo.
Brook inarcò la schiena facilitando Niall nel spogliarla. Lui si sollevò per potersi sfilare la maglia più facilmente, Brook rimase incantata dai movimenti sinuosi. Non appena Niall tornò a pochi centimetri da lei gli accarezzò il petto, la schiena, spingendo delicatamente le dita su di essa.
Niall notò le guance chiazzate di rosso di Brook e non poté fare a meno di spingerla contro di sé, cospargendole le clavicole nude di baci, stringendo fra le dita i ricci ribelli e neri.
Brook lo guardò negli occhi, distraendolo dal fatto che lei gli stesse sfilando i pantaloni. Lui notò che il corpo di Brook fosse ricoperto di brividi, così con un po' di fatica riuscì a sistemarle la coperta sotto la schiena, così che non fosse nemmeno scomoda. Lei gli sorrise, accarezzandogli delicatamente i capelli.
Niall la guardò a lungo negli occhi, poi lui stesso li chiuse, posando la fronte sulla sua. Le carezze di Brook lo spinsero a dimenticare ogni insicurezza.
Niall la strinse a sé non appena la sentì sussultare per il dolore improvviso; non riusciva a smetterla di guardarla. Cercò di distrarla da quel fastidio con dei piccoli baci sulla pelle, per cui lei sorrise nonostante le lacrime involontarie.

Brook non credeva di poter provare sensazioni così forti tutte in una volta, tutte provocate da una singola persona; concentrate in istante. Niall le aveva stretto la gamba portandola contro il suo fianco, accarezzandole delicatamente la coscia; stringendo fra le dita la stoffa del telo su cui si trovavano. Lei sentiva gli arti deboli, cercò di riprendere un fiato normale ma sentiva il cuore batterle in gola.
Niall sorrise e Dio, quel sorriso. Quello per cui solo un lato delle labbra si piegava all'insù e che gli aveva sempre caratterizzato la sua persona. Le labbra di Brook erano gonfie, per quanto lui le avesse morse.
"Sei bellissima" riuscì solo a dire, scostandole i capelli dal viso, anche lui riprendendo fiato. La sua voce era più roca e profonda del solito.
Quando lei si soffermò sul suo viso accaldato, sulle sue pupille dilatate, le sue labbra; le sembrò di essersi innamorata di lui una seconda volta, ancora più intensamente di prima.

E lei tutto avrebbe immaginato, quando per la prima volta lo conobbe, tranne che avrebbe potuto guardare le stelle dopo aver fatto l'amore con Niall Lewis.

N.A.
Salve! È un capitolo più lungo del solito ma ditemi, ve lo sareste mai aspettato? In quel contesto poi?😌😏

Anyways, ho creato una nuova copertina come vi accennavo, eccola:

L'intenzione era quella di avere una foto "verticale", spero renda l'idea😂

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L'intenzione era quella di avere una foto "verticale", spero renda l'idea😂. Fatemi sapere se vi piace,
A presto
Maria💞

Inverno (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora