IL TRENO DELLA VITA

Il ritorno.

 Ella seduta su una panchina sente il fischio del treno che si avvicina, attende con ansia. Andrea deluso e amareggiato perchè i suoi sogni si sono infranti nei peggior dei modi, su quel treno vi è lui, fa ritorno nella sua amata Catania. Guarda nel vetro il suo volto scarno e i suoi occhi stanchi, si riavvia i suoi lunghi capelli biondi quando la porta davanti a lui si apre all'improvviso e lo fa sobbalzare sul posto. "I passeggeri sono pregati di abbandonare il treno tramite le uscite laterali. Grazie e arrivederci" Dice l'altoparlante. Scende dal treno, gli occhi azzurri scrutano tutt'intorno cercando Ella, che invece lo ha già visto e gli si fionda alle spalle, abbracciandolo stretto stretto a se. Piange e al contempo dice di essere commossa e felice, poi gli ripete parole dolci e infine lo invita a far colazione. Andrea dapprima indugia e dopo qualche secondo dice quasi impassibile: Va bene. Pensa che quello che può essere il momento giusto per dirgli, per dirgli cosa? Pensa. Dieci minuti dopo arrivano al caffè del corso, si accomodano nella sala esterna che da sulla via Etnea. Lui si guarda intorno meravigliato, non ricorda Catania così: gli alberi che adesso costeggiano la via Etnea prima non vi erano, gli edifici sono stati rinfrescati e hanno più tono e colore. " Ho girato il mondo il lungo e in largo e non ho visto, non ho trovato la stessa atmosfera, qui, il sole brilla." Ripete a bassa voce. Ella guarda Andrea stizzita, fa una smorfia di dissenso, prende fiato e, a d'alta voce, rammenta tutti i momenti belli passati insieme: << Erano belle quelle notti che trascorrevamo nelle viuzze dietro il duomo, ci amavamo via per via, il nostro fiato si smorzava... >> Andrea ancora è chiuso tra i suoi pensieri; il mare, le passeggiate sull'Etna, i primi baci strappati... Immerso nei suoi pensieri profondi tutto ciò che lo circonda svanisce, non esiste. << Tutte quelle mattine, noi eravamo ancora assonnacchiati, correvamo, e giungevamo qui con il cuore il gola, per desinare... Ricordi? >> Ella continua a ripetere all'infinito queste due cose nel vano tentativo di conquistare la sua attenzione. Ogni volta aggiunge particolari e cose nuove, e anche quando afferra dall'altra parte del tavolo la mano di Andrea, che disgustato da tutte quelle cose, lui non è un patito del viale dei ricordi, si lascia cullare dalla sua immaginazione, poi il suo sguardo si focalizza in fondo; "il giardino bellini si è rifatto un nuovo look: La pavimentazione è stata cambiata, ai lati della lunga e larga scalinata le aiuole sono state riempite e adornate da ciclamini e piante di rose. Sono confuso..." Pensa. Stufa della sua inosservanza, Ella sbocca: <<Perché sei così silenzioso? Perchè non m'ascolti? >> <<Ti devo parlare, ti devo raccontare la verità.>> Poi continua <<In questi cinque anni...Il mio amore per te, quando ero al fronte beninteso, è cambiato, è diventato altro, ch'io non so definire più. Al fronte sono stato pochi giorni, poi sono diventato un disertore. Un soldato mi ha fornito dei documenti falsi e sono scappato in America. Lì, lavoravo e guadagnavo bene anche se il mio tenore di vita non era proprio dei migliori... Ho conosciuto tante donne, alcune li ho amate pure: Marlene, Catherine... Ma io voglio che tu sai che non ti ho mai smesso di pensarti...

A questo punto gli occhi di Ella si fanno umidi. Poi la sua voce trema quando dice: << Perchè hai aspettato questi cinque lunghi anni per dirmi la verità? Io avrei potuto avere figli, un marito... T'ho aspettato invano per tutto questo tempo... >>

<< Io non ti ho mai smesso di pensarti, e le mie missive sono una prova. Ti ho tenuto tutto nascosto perchè temevo che avresti potuto fare un gesto stremo, folle... >>

Ella stizzita controbatte:

<< Io t'amo, e t'amerò sempre... Fino agli ultimi giorni della mia vita! Mi hai precluso di avere un marito e dei figli quando invece tu hai amato altre donne e chissà che hai fatto d'altro! T'ho aspettato invano in questi anni sperando che la persona che amavo potesse diventare mio marito... >>

<< Infatti io oggi sono venuto qua per questo, sono tornato per te, per sposarti!>>