Capitolo cinque || Orsacchiotto.

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Yoongi odia condividere il suo prezioso letto con qualcuno, ma è costretto a farlo siccome il suo fratellastro non è in buone condizioni e sua mamma lo potrebbe uccidere se Jimin peggiorasse.

Quando Yoongi mise Jimin a fianco a sè. il minore iniziò a dormire tranquillamente e abbracciò il corpo di Yoongi, ma finì per essere allontanato. Yoongi mise un cuscino fra di loro dato che ancora lo odia.

Non smetterà mai di fargli schifo.

**

La mattina dopo, Yoongi si svegliò a causa del allarme. Aprì gli occhi lentamente e quasi si prese un infarto quando vide Jimin seduto sul suo grembo che lo stava fissando con i suoi grandi occhi.

"Cazzo! Cazzo! Oh mio dio, togliti dal cazzo malato." Yoongi grugnì e diede una spinta al petto di Jimin facendo sì che il minore cada sul pavimento duro.

Se Jimin fosse normale adesso lo starebbe insultando. Ma no, Jimin si morse solamente le labbra a causa del dolore e si strofinò il sedere visto che ha appena avuto un incontro ravvicinato con il pavimento.

Yoongi si alzò per andare a farsi una doccia e sbattè forte la porta, cosa che fece sussultare il minore.

Jimin si alzò e corse nella propria camera per prendere il suo orsacchiotto. Si sedette nello stesso posto di prima e iniziò a guardare la porta del bagno.

Aspettando suo fratello.

Yoongi uscì dal bagno con i capelli bagnati e un asciugamano attorno il bacino.

Jimin sentì le proprie guance andare a fuoco a causa della bellissima immagine che aveva davanti.

"Oh Dio, puoi tu e le tue fottute, stupide e merdose cose mentali uscire da questa stanza?" disse Yoongi a denti stretti.

"Perchè sta facendo questa faccia ancora? Perchè non può essere dolce e carino con me come ieri sera? La mamma non si è mai comportata così con me.." Jimin parlò da solo nella sua mente.

Con grande sorpresa di Yoongi,

Jimin annuì tremante, lentamente camminò fuori dalla stanza e si sedette davanti alla porta di Yoongi come in precedenza.

Yoongi schioccò la sua lingua, chiuse la porta in faccia a Jimin e la chiuse a chiave.

Non c'era modo di aprire la porta, ma Jimin in realtà non sapeva neanche come aprirla.

Dopo che Yoongi si preparò per andare al lavoro, aprì la porta e andò in cucina per mangiare la sua colazione.

Completamente ignorando il minore.

Si mise poi le scarpe ed era sul punto di andare a lavorare che una freddo, fragile e tremanda mano strinse il suo bacino.

"Cosa c'è?" Guardò dietro di sè con un'espressione seria.

"D-Do-Dove st-stai a-anda-dando?" Chiese con le labbra tremanti.

"Lavoro. Dovrei tornare stasera o forse non tornerò proprio se non avrò finito di lavorare." Disse e spinse Jimin in modo che la sua presa si allentasse.

Jimin piegò la sua testa verso destra, "I-Io"

"Stai zitto." disse Yoongi e chiuse la porta a chiave, lasciando Jimin parlare da solo circondato dal silenzio della casa.

"M-Mi ma-manc-cherai."

Jimin fissò la porta, pensando che Yoongi fosse dietro ad essa giocando a nascondino con lui.

La cosa triste è che,

Lui non è lì, in questo momento Yoongi sta camminando verso il suo studio.

Mental Disorder || Italian Translation.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora