OH!! *Sospirava.. gli occhi spalancati*
Era evidente, Sarah aveva appena fatto un incubo, ma cosa era successo realmente? Qual era stata la ragione di quell'incubo? Una cosa era certa, si era svegliata di soprassalto, impaurita. Si era messa gli occhiali, e incominciava la solita giornata con la decisione di non pensare a quel sogno, era andata a scuola, faceva il quarto il liceo. Ma era palese che tra quei banchi di scuola, quel giorno non stava pensando all'età napoleonica o a Comte o a Cervantes. Aveva in testa un unico pensiero, quel sogno che la tormentava e a cui cercava di non pensare. Ma quel sogno le stava cambiando la vita, le stava dicendo qualcosa, le stava facendo sentire un vuoto che negli scorsi anni aveva sentito ma a cui non aveva ancora dato importanza. Forse era cambiato qualcosa, forse era perché era cresciuta e dunque aveva raggiunto una nuova consapevolezza che forse stava iniziando ad aprirle gli occhi. Sarah non riusciva a liberarsi di quel sogno, o forse in cuor suo sapeva che in fondo non voleva, quel sogno faceva parte di lei, l'oggetto del sogno la riguardava particolarmente. Ma non disse nulla ai suoi genitori, non voleva tirare fuori un'argomento che per la sua famiglia era diventato ormai un tabù.
La sua storia è abbastanza intrecciata. Suo padre si era sposato con un'altra donna prima di convivere con sua madre, una donna orribile con la quale ebbe due figli, Maria e Alessandro. Quando i due divorziarono a causa della moglie che lo aveva tradito, Maria aveva solo nove anni, e Alessandro sei. Maria, a differenza di Alessandro che essendo il più piccolo fece più difficoltà a capire cosa stesse succedendo, viveva questa situazione come la cosa peggiore che le fosse capitata. E' stato terribile per lei vedere i suoi genitori separarsi, in quel momento qualcosa si era rotto nella sua vita. Non sopportava quelle situazioni di litigio, le sentenze in tribunale.., era tutto un incubo, l'unica cosa che voleva, era una famiglia felice, unita, ma sapeva che questo pensiero era lontano anni luci dalla realtà.
***
Poco tempo dopo il divorzio, il padre di Alessandro e Maria aveva trovato un'altra compagna, Clara. Una donna buona, generosa, gentile.., decisamente il contrario della sua ex moglie.
I primi tempi non furono poi così duri, come in tutte le coppie divorziate, Alessandro e Maria ogni tanto passavano il weekend a casa del padre e della sua nuova compagna.
Entrambi avevano instaurato un rapporto bellissimo con lei, sopratutto Maria, ormai erano diventate ottime amiche, -Qualsiasi cosa accadrà resteremo amiche- Le disse Maria affettuosamente.
Clara si divertiva spesso a donare regali ai suoi "figliastri", li trattava come se fossero suoi figli, avrebbe dato qualsiasi cosa per la loro felicità.Le cose tra Clara e Giuseppe, il padre di Alessandro e Maria, non andavano poi così tanto bene. Avvenivano continui litigi, ma cercavano sempre di rimanere uniti. Ad un certo punto arriva una figlia inaspettata, al che decisero di tenerla, ma le parole di Giuseppe furono orribili e indimenticabili -Rimango con te solo per la bambina-. La chiamarono Sarah, era una bimba carinissima, paffutella. Era diventata la cocca della famiglia, ma questo portò anche delle terribili conseguenze.
Maria considerava Clara come una seconda madre, e vederla completamente presa della sua nuova bambina fece scattare in lei la gelosia. Tanto che prese la decisione di richiudersi in camera con la sua sorellastra, con l'obbiettivo di sbatterla a terra, giustificando in seguito che fosse stata un'idea di sua madre. Per un qualsiasi miracolo, o semplicemente per un briciolo di coscienza non recò alcun danno alla sorella minore, ma continuò a detestarla. La sua vita continuò a diventare sempre più negativa, era esausta di sentire parlare male della madre quando era a casa del padre e viceversa. Cosi che un giorno prese la decisione di interrompere il legame con il padre rifiutandosi di vederlo ancora, e il fratellino Alessandro la seguì.
Da quel momento molte cose cambiarono. La vita movimentata di bambini nella casa di Sarah si trasformo in una vita molto più silenziosa. Sarah diventò ormai grande, a dieci venne a conoscenza della presenza di due fratelli maggiori e il suo unico obbiettivo è quello di saperne di più e magari incontrarli. Ma non fu affatto facile come lei pensava, provò a dodici anni a scrivere al fratello Alessandro ormai 19enne, che dopo un po' di titubanze accettò di parlare con Sarah. Dal momento del loro primo incontro era convinta di poter finalmente instaurare un rapporto con lui, e di poter avere finalmente la presenza di un fratello nella sua vita ma non fu così. Il giorno del loro incontro per paura e ansia decise di portare con sè due amiche, ben presto se ne pentì perchè suo fratello se invaghì di una delle due amiche perdutamente. Così la presenza di Sarah si fece sempre più lontana, per dare il posto alla sua nuova fidanzata.
Passò almeno un anno, un anno di sofferenze per Sarah. In un anno aveva sofferto di bullismo a scuola, in un anno aveva sofferto per suo fratello, per averlo trovato e perso nuovamente. Sofferto per il rapporto orribile instaurato col padre durante la crescita. Non andava niente bene.
Sarah iniziò dunque a documentarsi sulla sorella per poi scoprire che quest'ultima non aveva alcuna intenzione di vederla ne tanto meno di sentirla. Fu un altro colpo al cuore. Cos'altro doveva succedere? Ormai la vita non aveva più senso, Sarah non aveva amici, era odiata da quasi l'intera scuola, con i genitori riscontrava frequenti problemi e gli unici che avrebbero potuti aiutarla a stare bene con se stessa erano i suoi fratelli. Sapere di essere odiata anche da loro era troppo per Sarah, arrivò a un punto di esaurimento, in cui non aveva più la forza di andare avanti. Non trovava ragioni per continuare a vivere e più volte a provato a farsi male, e spesso ci è riuscita.
l'Unica cosa che voleva era essere felice, spensierata, un'adolescente qualunque. Le bastava vedere anche solo un frammento di luce nella sua vita. Non riusciva e non riesce tutt'ora a vivere bene sapendo di essere considerata una nullità dalle persone che sperava l'avessero amata più di chiunque altro.
Quella notte Sarah non fece un incubo. Aveva sognato di riabbracciare sua sorella.
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L'altra parte di me
Short StoryQuesta è una storia autobiografica, che parla di due sorelle di età abbastanza differenti, una sedicenne e una 25enne. Due sorelle che non riescono a trovarsi per svariati motivi. E' una storia molto triste ma spero significativa anche per ch...