Nonostante fosse già arrivato l’inverno, il vento che soffiava da sud portava con sé le ultime folate tiepide che riscaldavano ancora i pomeriggi soleggiati. Le foglie dorate e rosse si spargevano sul terreno ravvivando di colori la giornata e coprendo l’erba che ormai andava seccandosi.
Alternando il passo svelto ad uno tranquillo e sonnacchioso ti osservo mentre con il tuo sguardo attento osservi in giro nella speranza di vedere qualcosa di interessante. Fai solo pochi metri alla volta ed ogni volta ti giri verso di me a cercarmi con gli occhi controllando che io sia ancora lì, al tuo fianco. Ti sorrido serena mentre la musica mi scivola leggera nei pensieri andando a ritmo con le immagini che vedo. Una foglia che cade, una macchina che passa, gli alberi che si agitano o una persona che passa. Tutto, sembra creare una nuova melodia a cui noi dettiamo il tempo con un ritmo tutto nostro. Ci fermiamo. Ascoltiamo. Guardiamo. E ripartiamo.
Tutto in un ciclo.
Poi arriviamo alla fine e quando giunge il tempo di tornare, mi guardi con la speranza che io cambi idea, che io non voglia tornare a casa, che io non sia impegnata.
Quando poi ti arrendi il tuo passo diventa lento, come per assaporare ancora quei pochi attimi all’aria aperta, con il vento che ti sussurra cose che solo tu sai sentire.
Quando la porta si chiude dietro di noi torniamo ognuno ai propri impegni. Io a fare i miei compiti e tu a guardarmi dalla tua cuccia aspettando la prossima passeggiata.
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Io e te, appassionatamente, fuori.
Short StoryTi sorrido serena mentre la musica mi scivola leggera nei pensieri andando a ritmo con le immagini che vedo. Una foglia che cade, una macchina che passa, gli alberi che si agitano o una persona che passa. Tutto, sembra creare una nuova melodia a cui...