·Capitolo 6·

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"Sei uno stronzo!"

Jake sbraitava come al solito quando mi comportavo male. Mi lanciava qualche occhiata malefica e voleva di riempirmi di pugni nello stomaco ma mi voleva troppo bene per farlo.

"Come hai potuto? Dannazione, quanto puoi essere stupido!?"

Continuava con la ramanzina.

"Ascolta Jake, per precisare è stata Sam a baciarmi, lei ha un bestione di ragazzo e io sono innamorato di Lucy. Che ci posso fare?"

Rimase in silenzio controllando il cellulare che aveva tra le mani.

"Ora ascoltami tu Harry, ieri sera Sam ha passato tutto il tempo a piangermi addosso. Non mi importa se sei infatuato di quella lì, lei ti vuole un bene che supera l'amicizia e non sopporto vederla soffrire."

Infilai il casco e me ne andai senza nemmeno rivelgergli uno sguardo. Gurai con il motorino per un po'.

Ero incazzato, incazzato nero. Lo sapevo che Sam ci stava tanto male ma non potevo prenderle dei fiori e presentarmi a casa sua baciandola, non sarebbe stato leale. L'avrei solo illusa con un gesto che nemmeno a parole avrei voluto dirle.

···

S'erano fatte le cinque e mi ero rifugiato al campo estivo. Ci venivo spesso con i miei compagni di scuola durante l'inverno. Anche se era un campo estivo c'era una parte completamente messa a nuovo dove si tenevano feste e c'era musica, alcol e droga. Naturalmente io mi fermavo all'alcol, sapevo che era pericoloso ma anche che la droga lo era di più.

Parcheggiai.

Nitai che c'era più affluenza del solito; avevano addirittura aperto piscina. Le luci si facevano sempre più intense e quando arrivai all'entrata mi toccó fare una fila di mezz'ora per entrare.

Salutai qualche amico e visto che l'incazzatura per Jake non mi era ancora passata, mi buttai sulla birra. Dopo un calice che presi al bar, decisi di andarmi a sedere su una delle poltroncine.

Musica

Danza

Ubriachi

Alcol nell'aria

Botte

Baci

Fu tutto quello che mi regalò quella sera. Però non vorrei dimenticare un fatto.

Ero ancora seduto lì quando scorsi i capelli neri come il catrame di Lucy, non potevo crederci. Mi alzai di colpo dirigendomi verso quella figura femminile. Confusi persona almeno due volte ma Lucy c'era veramente. Sfiorai la sua mano mentre con l'altra l'afferrai per la spalla sinistra facendola girare. I suoi occhi neri luccivano al riflesso dell'effetto delle luci colorate.

Accennò un sorriso chiedendomi subito dopo chi fossi.

Ci rimasi male. Come poteva avermi dimenticato dopo che l'avevo riaccompagnata a casa? Com'era possibile?

Il bufalo del suo ragazzo la tirò a sè e iniziò a strusciarglisi addosso.

Che porco.

Disgustato amaramente dall'episodio mi recai fuori dal locale andandomi a sedere su di una panchina da esterno. Mi portai le mani tra i capelli sconvolto dalla situazione. Non poteva avermi dimenticato. Non poteva.

···

"Hai dimenticato le tue scarpe a casa mia."

Disse una voce femminile.

Mi voltai e notai lo splendido volto di Lucy.

Le feci segno di sedersi e venne a mettersi a qualche centimetro da me ammirando la notevole vista di fronte a noi.

Ci fu qualche attimo di silenzio.

"Perchè hai detto che non sapevi chi fossi?"

Abbassò lo sguardo dopo aver incontrato le mie pupile pungenti.

"Ecco, non volevo farti mettere nei guai."

Mi concessi di riflettere per qualche minuto.

"Mark?"

Chiesi.

"Si."

Mi giunse risposta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 16, 2014 ⏰

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