Rifugio alla locanda

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Arrivammo in una locanda, Alex mi aiutò scendere dal suo cavallo Ice.
Era incredibile da quanto era buio! I pipistrelli e i gufi volavano sopra la mia testa, la luna splendeva, c' era freddissimo e la nebbia stava facendo la sua comparsa.
Alex sistemò Ice legando le redini a un ramo, ci avviammo verso la casetto di legno ed entrammo nella porticina.
La locanda si chiamava "L' appetito del drago", infatti c' erano diverse statuette di draghi sopra i tavoli di legno e sopra le mensole.
Io e Alex ci sedemmo in un tavolino, morivo di sete e volevo mangiare qualsiasi cibo mi servissero.
Arrivò una ragazza con il viso tondo, occhi grigi, capelli castani corti dietro le orecchie e una carnagione olivastra, tra i capelli aveva un girasole ed era vestita con una camicetta bianca, una gonna verde e un grembiule con al centro un drago verde ricamato con un nome Laila, sarà il nome della ragazza, pensai. Era sorridente, mise due posate e due bicchieri al nostro tavolo e andò in cucina.
" Senti, Alex, il castello di Ollwie è troppo lontano da qui? " Domandai.
" Un po'. Per arrivarci avremo alcune cose da affrontare. " Disse Alex.
" Che genere di cose? " Domandai alzando le sopracciglia incuriosita.
" Mostri, creature demoniache, draghi, troll, streghe... Tutte le creature fantastiche che puoi immaginare. Ci sarà da combattere o da affrontare delle prove di coraggio. " Disse Alex.
" Oh, cavolo! Non posso credere che tutto questo sia reale! Perché a me? " Dissi e abbassai lo sguardo.
Alex mi accarezzò un polso e mi prese la mano sinistra. " Non preoccuparti, tutto si risolverà. Stai tranquilla. " Disse Alex. Com'era dolce da parte sua rassicurarmi solo che arrossii e mi venne caldo.
Annuii due volte e arrivò Laila con due piatti di minestra alle verdure e una brocca di acqua. Laila se ne stava per andare ma Alex la fermò alzando una mano.
" Io e la mia amica potremmo passare la notte qui? Ci sono rimaste due stanze libere? " Domandò Alex gentilmente e sorrise, da come si guardavano qualcosa nella mente mi bolliva e dalla rabbia feci cadere il mio cucchiaio di legno per terra che raccolsi immediatamente.
" Mi scusi. " Dissi sorridendo maliziosamente, l' avevo fatto apposta eppure mi veniva da ridere.
" Sì. Ce ne sono, purtroppo in questa locanda viene pochissima gente. Ma non importa. " Disse Laila con le mani ficcate nelle tasche del grembiule.
"Finiamo di mangiare e poi ci sa dire. " Disse Alex e Laila annuì sorridendo.
Osservai la minestra ed era molto diversa da quella di Melania e anche dopo aver assaggiato il primo cucchiaio.
Cucchiaio dopo cucchiaio finii e bevvi un bel sorso d' acqua calda. Finita la cena, Laila ci accompagnò e ci mostrò due stanze.
La mia aveva il letto baldacchino, un comodino con un calice d' argento, una finestra, il camino e un bagno.
Ringraziai Laila che mi diede una camicia da notte e mi lavò i miei vestiti promettendomi di darmeli il giorno seguente asciutti.
Salutai Alex e chiusi la porta della mia stanza. Mi sedetti davanti al camino per scaldarmi le mani, osservai le fiammelle che apparivano e scomparivano.
Quando vidi che le fiammelle formarono due occhi gialli e una bocca infuocata, mi spaventai e le fiammelle sparirono.
Molto misterioso, pensai. Potevo essere osservata da qualcuno? E quel qualcuno sicuramente voleva farmi prendere uno spavento per farmi del male.
C' era lo zampino di Ollwie? Era stato lui?
Quelle domande mi fecero venire sonno e andai a letto.

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