Atto Secondo #TheDreamers-Parte 3. Caccia

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Usciamo da quello scantinato, seguendo Corvin oltre la porta rossa che avevamo passato poco prima. Io e Alec entriamo sentendo la porta richiudersi subito dopo, la guardia del corpo in nero si pone ancora di fianco alla giovane, che si era sistemata a sedere oltre una scrivania in lucido marmo bianco. Do una rapida occhiata alla stanza. Somiglia molto allo studio di Berkin. Il pavimento è in legno chiaro, vi sono due belle poltrone in velluto rosso al centro dell'ambiente ,con un tavolo basso in cristallo tra loro, sopra di esso un vaso di peonie rosse. Subito dopo la scrivania in marmo, su cui sono posti in maniera ordinata carte e libri e di fronte a essa due sedie in pelle bianca dall'aspetto comodo. Un lampadario rosso in stile ottocento scende dal centro del soffitto a riscaldare l'ambiente, grazie alle perle in cristallo rilascia delle striature di luce rossa sui muri, come fa un sole morente durante il crepuscolo. Alcuni quadri appesi mostrano dipinti giapponesi tradizionali. Sulla e destra e la sinistra stanno delle alte librerie in legno chiaro ricolme e nell'angolo destro, oltre la scrivania, una piccola porta in rovere. Nessuna finestra. Ecco dunque cosa nascondeva la porta rossa, niente altro che lo studio di Corvin, che si schiarisce la voce, facendo cenno di avvicinarci e sedere di fronte a lei.

Alec si muove deciso in mezzo alla stanza, si sbottona il cappotto e afferra lo schienale di una delle sedute davanti alla scrivania in marmo per adagiarvisi elegantemente . Corvin fissa me, con quei suoi occhi glaciali, un sorriso dolce si delinea sul suo bel viso, come a darmi un motivo in più per avvicinarmi a lei, così mi affretto a sedere di fianco al collega, senza grazia e pesantemente , continuando a riflettere sul cadavere della ragazza. Getto veloce lo sguardo sul volto di Bourges , fisso sulle venature del marmo della scrivania. I suoi occhi blu sembrano un lago scuro e profondo , completamente assorti in un nido intrecciato di pensieri.

"Cosa pensate di ciò che avete appena visto?Vi è capitato forse tra le mani qualcosa di simile?"

Corvin passa in rassegna il mio viso e quello di Alec, con attenzione e in attesa di qualcosa possa interessare la sua causa. Personalmente non ho avuto a che fare con omicidi in cui alla vittima fossero stati asportati chirurgicamente degli organi , e nella stanza nessun magnetismo spirituale mi ha attratto, purtroppo al momento non posso essere di grande aiuto. Guardo Bourges strofinarsi e mordersi il labbro.

"In realtà sì."

Alzo istintivamente un sopracciglio ,sgranando gli occhi sul volto di Alec. Cosa?!

"E' successo tre settimane fa, ma io e Berkin abbiamo pensato fosse un caso. E' evidente che ci siamo sbagliati."

Serra la mascella , passandosi la mano sul volto, sembra improvvisamente stanco e colto dal disappunto. Corvin rimane sorpresa tanto quanto me, ma ci mette pochi secondi a riprendere la sua compostezza e rispondere immediatamente infervorata.

"Dove? Come?"

Anche io voglio capire di cosa sta parlando Bourges, e sopratutto come mai io ne fossi completamente all'oscuro.

"Non posso darti i particolari Corvin, è la procedura."

Gli occhi di lei si serrano e sembra vogliano stritolare Alec. Il mio amuleto sembra scaldarsi , e vedo Bourges sussultare leggermente.

"Vuoi negarmi un informazione forse fondamentale per questa mia perdita?"

La voce di lei non tradisce la sua rabbia ,rimanendo ferma, nonostante si percepisca un netto cambiamento nell'aria e credo sia palpabile non solo per me , ma anche per il mio collega. L'energia spirituale sta aumentando nella stanza e ora ne percepisco meglio i colori. Una nube grigia si alza oltre la bionda chioma della vampira, come una tempesta che incalza e che risucchia l'aria della stanza, quasi voglia inghiottirci tutti. L'amuleto sembra improvvisamente bruciare sulla mia pelle. Alec alza lo sguardo in quello implacabile e pesante di Corvin. Serra la mascella e sembra costargli un estremo sforzo incrociare gli occhi glaciali di lei. In quel momento si apre come uno squarcio nella tempesta e la sensazione di oppressione pare come dissolversi lentamente. L'espressione severa di lui dura qualche secondo per poi sciogliersi in un sorriso smaliziato e amaro.

"Quindi cosa intendi fare, eh? Ricordatelo bene Corvin, non sono più il tuo pet."

Pet? Ancora una volta mi sento fuori contesto. La vampira rimane per qualche secondo ancora fissa sul volto di Bourges per poi lasciarsi andare in una leggera risata. Le nubi si dissolvono, posso respirare con tranquillità , anche il ciondolo non pesa più.

"Non c'è bisogno poi di scaldarsi, Alec. Ma credo sia più che giusto da parte mia, chiedere qualche nozione in più su un altro caso che, a questo punto, ha un collegamento evidente con il mio. Tutto è nel mio interesse ed in definitiva anche nel vostro, avendo richiesto personalmente il vostro aiuto investigativo, non credi? "

Sorride di nuovo serena ad entrambi, gli occhi azzurri chiari e luminosi.

"O...se vuoi posso contattare direttamente Berkin , magari."

Corvin parla con Bourges, ma mantiene il contatto visivo con me. Sembra voglia capire qualcosa dalle mie espressioni. Forse ha capito che anche io , come lei, sono all'oscuro sulla faccenda e forse vuole sfruttare questo a suo vantaggio? Non capisco, è una creatura infinitamente enigmatica.

Alec si volta a guardarmi. Ha uno sguardo indecifrabile, tra il sofferente e l'iracondo. Sembra voglia dirmi qualcosa , le labbra schiuse e le parole non dette appese ad un filo tra noi, nell'aria. Ma niente, si rivolge di nuovo alla vampira .

"Non stare a scomodarti, Corvin. Hai ragione, sicuramente possiamo condividere alcuni aspetti, certo capirai comunque che anche Berkin stesso non potrebbe condividere elementi sensibili su casi di terze parti."

Lei sembra rilassarsi ancor di più e il suo sguardo è ora avido e curioso.

"Su questo concordo."

Bourges si schiarisce la voce.

"Il caso analogo riguarda una ragazza di ventidue anni. La scomparsa ne era stata denunciata dalla confraternita MorningStar, la casa famiglia per le piccole streghe. Io e Berkin abbiamo trovato il suo cadavere sulla sponda ovest del fiume, tra cocci e immondizia, sotto il BayBridge. Le hanno asportato la lingua e il fegato, stessi segni sul corpo di morsi e lacerazioni. Credavamo fosse un caso isolato , e siamo sulle tracce del colpevole , abbiamo già due piste. Questo caso ci darà un ulteriore aiuto dunque. "

Alec si volta a guardarmi dritto negli occhi .
Una luce li illuminano ,così come il sorriso che mi regala ,mostrando i denti perfetti .
" La caccia è aperta più che mai ora."

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