Mi svegliarono dei rumori di camion così mi affaccia alla finestra della camera e vidi degli enormi camion che caricavano qualcosa,scesi velocemente giù in salotto e chiedi ai miei genitori che erano svegli e parlavano con un camionista cosa stava succedendo e la loro risposta fu:"Agata vai su a lavarti e vestirti e mangia qualcosa" io risposi:"no ditemi cosa succede io non mi muovo di qui" così mi spiegarono c'è una lettera improvvisa era arrivata il giorno prima che diceva che mio papà si doveva trasferire per lavoro in un paesino rho(mi).
Io rimasi impietrita pensavo fosse tutto un incubo e che ero ancora nel mio letto ma nulla da fare quella era la realtà.
Non so se volevo piangere dalla disperazione o morire in quel momento,avrei dovuto lasciare tutto:la mia casa,la mia scuola,i miei parenti e tutti i miei amici.
Dissi ai miei genitori che io non mi sarei trasferita per nulla al mondo ma ovviamente la loro parola vale più della mia e dato che loro decidono anche per me corsi su per le scale piangendo presi un paio di jeans,una maglietta bianca con un maglione blu è lasciai i capelli così com'erano.
Presi una valigia (la più grande)dato che volevo portarmi di tutto e iniziai a mettere dentro tutto e di più,dai vestiti,alle foto,agli oggetti,ai poster insomma chi ne ha più ne metta.
Terminata la valigia scesi le scale mentre guardavo per l'ultima volta gli scaffali,le mensole della mia casa che sarebbe stata abbattuta per creare una farmacia.
Salimmo in macchina dopo aver caricato l'auto e i camion con i mobili e partimmo.
Io salutai i miei amici e i miei cari dalla macchina.
Ero molto triste e arrabbiata e speravo di trovarmi bene nell'altra città.
STAI LEGGENDO
Lui,la bussola della mia vita.
RomanceAgata,ragazza sedicenne appena trasferitasi da Bari in un paesino di milano(Rho) si trova spaesata non conoscendo nessuno ma sará proprio in questo momento che le verrà data una mano a orientarsi da un ragazzo da cui nascerà un grande amore, anche s...