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" Se non fossi così pazza direi che sei folle"


" Salve! " esclamò Freya entrando nel Diner.
Ruby stava pulendo il bancone quando la vide, con il suo abito da sera cortissimo, inadatto per l'occasione.
Ruby con la sua gonna altrettanto corta e l'accenno di grembiule si sentiva un po' giudicata da quella bellissima donna che le faceva concorrenza.
Non ci pensò e andò al bancone.
" Cosa le serve ? " chiese.
" Una stanza. Freya Montgomery. " disse con nonchalance.
" Per me e per il mio principe...per 2 mesi" concluse indicando l'uomo con i capelli verdi, baciandolo.
" Si..." accenndo un sorriso.
" Benvenuti a Storybr..." Ruby non finì la frase che l'uomo aveva già afferrato le chiavi e baciava con passione Freya, trascinandola per i fianchi, salendo le scale.
" Wow. Mai vista gente del genere..." pensò la cameriera, segnando la stanza a nome Freya Montgomery.

Alle 7 in punto la sveglia suonò e come ogni mattina Henry balzò fuori dal letto e, messa la sua uniforme, scese le scale per fare colazione con la madre, pronta da un'ora, impeccabile come al solito.
" Buongiorno Henry. " gli disse dandogli un leggero bacio sulla fronte.
" Oggi parte Emma...." iniziò Regina con una punta di soddisfazione.
" Ha cambiato idea. " disse Henry accennando un sorriso.
" Deve sorvegliare dei nuovi arrivati. Starà qui ancora per un po'. "
La preoccupazione di Regina nei confronti di Emma svanì alla parola nuovi arrivati. Il sortilegio si stava davvero indebolendo?
" Nuovi...arrivati?" chiese preoccupata.
" Pazzesco no? Prima August, ora loro...." disse Henry, emozionato.
" Solo che loro sono diversi da August. Sono più inquietanti....." sentenziò Henry.
" E tu come fai a saperlo? " chiese Regina.
" Ecco mamma...li ho visti mentre ero da Emma...."
"CHE COSA?! "
Regina era su tutte le furie. Degli sconosciuti poco raccomandabili si erano avvicinati a suo figlio ed Emma non l'aveva protetto.
Non solo la salvatrice le metteva i bastoni tra le ruote, non era neanche capace di proteggere suo figlio.
" Sono al Diner di Granny vero?" gli chiese calmandosi.
" Si..." rispose Henry, annuendo, sorseggiando la sua cioccolata con la cannella.
Regina prese il cappotto.
" Andiamo. Ti accompagno alla fermata. " disse tendendo la mano verso di lui, sorridendo.
Lui rispose al sorriso e prese il suo zaino con il suo libro per andare a scuola.
Avrebbe scoperto quale personaggio rappresentava la bizzarra Freya.

" Buongiorno mia signora " disse l'uomo mentre scendevano le scale.
" Cosa desideri? " le chiese, cingendola per i fianchi ed iniziando a baciarla contro il muro.
" Una tazza di cioccolata....bollente " rispose lei con voce sensuale.
Lui l'accompagnò al tavolo vicino al bancone.
" Hei amico. La fila..." commentò Grumpy, ovvero Leroy a Storybrooke.
Lui non ci diede peso, per evitare di ucciderlo davanti agli altri.
" Una cioccolata calda e....una birra. " ordinò.
Granny lo guardò perplessa sia per il suo aspetto, nuovo e poco rassicurante, sia per la bizzarra ordinazione di prima mattina.
" A-arrivano " rispose.
Lui si accomodò al tavolo insieme a Freya ed ricominciò a baciarla.

Regina entrò nel Diner e distinse subito la strana coppia dal resto dei cittadini.
"Ehm..ehm" tossì.
Freya si staccò solo per un secondo per fissare la donna, che era l'opposto di lei, raffinata e posata.
"Freya " disse con il suo solito sorriso infantile e tendendo la mano.
" Sindaco Mills. Regina Mills. " rispose, senza stringerle la mano.
" Su questo ce ne eravamo accorti...." commentò ridendo l'uomo, facendo ridere anche Freya.
" Volevo darvi il benvenuto in città. Da dove venite?" chiese, facendo una smorfia e adottando la sua solita aria da superiore.
" È un interrogatorio per caso? Una specie di test per vedere se siamo idonei a questo buco, signor sindaco? " la difese lui, calmo (per ora).
" No. Volevo solo conoscere qualcosa di più sui nuovi cittadini. " disse lei, tranquilla come al solito.
" Signor sindaco, non le hanno mai detto che farsi gli affari altrui ha un prezzo?" rispose ancora l'uomo, afferrando la sua birra.
Le ricordava quasi Rumplestiltskin.
" Bene, vedo che non volete essere disturbati. Buon proseguimento. " rispose il sindaco decisa a parlare con Emma.
" Grazie vostra maestà. " rispose alzandosi Freya, accennando un inchino.
Quel nomignolo fece balzare Regina, ma si ricompose subito.
" Buona giornata...principessa. "
Principessa....principessa......
Quella parola le fece girare la testa.
Lei sorrise appena.
" Freya ti senti bene? " le chiese l'uomo.
" Si. Si tutto bene. " disse rassicurandolo.
Afferrò la birra e ne prese un sorso.
Aveva bisogno di riprendersi.

" Sceriffo abbiamo un problema. " disse Regina entrando nell'ufficio dello sceriffo e posando la borsa sulla sedia.
" Deve fare una ricerca su questa Freya Montgomery. Non mi piace. "
" Allora se dovessi fare una ricerca su tutte le persone che non le piacciono in questa città, ci vorrebbe davvero una vita..." rispose Emma entrando nella stanza.
" Faccia il suo lavoro Miss Swan " disse seria Regina.
" Si ha ragione. Quei due non piacciano anche a me. "
Regina si girò.
Emma si soffermò ad osservare il suo sguardo : era identico a quello di Freya.
" C'è qualche problema Miss Swan? " chiese lei, sentendosi osservata.
" Niente...credevo di aver notato un particolare importante in questa storia. "
" Si sbrighi. Con loro in giro la città non è al sicuro..." rispose la Mills, lasciando l'ufficio.

" Henry ci vediamo al tuo castello fra un'ora ? Devo controllare una cosa, Operazione Cobra " disse Emma al ricetrasmettitore.
" Certo. " rispose Henry soddisfatto.
Prese lo zaino e scese dall'autobus dirigendosi al parco.

" Eccomi madre. Cosa c'è? Nuovi indizi?" le chiese.
" Non saprei...potrei controllare il tuo libro?" disse Emma, ancora pensierosa.
" Certo. " Henry era tutto emozionato, forse Emma finalmente stava iniziando a crederci.
" Ci sono delle pagine strappate nella storia della Evil Queen. " gli fece notare.
" Si è vero mancano delle pagine. Credi che la mamma l'abbia fatto apposta? Che sia stata lei?" chiese Henry.
" Henry è un libro vecchio, è possibile che manchino delle pagine..." disse Emma.
" Proprio nella sua storia? Andiamo Emma non può essere una coincidenza..." gli disse Henry.
Emma sentiva di dovergli dare ragione. Non poteva più smettere di negarlo, qualcosa non quadrava.
" Ora devi andare a casa. Ci vediamo domani ragazzino " lo salutò scompigliandogli i capelli.
" Ciao mamma " riprese il suo libro e il suo zaino ed entrò nel maggiolino giallo per dirigersi verso casa.
Lo lasciò 100 m prima di villa Mills e il ragazzo fece finta di essere tornato a casa da solo.
Prima di entrare in casa, vide l'auto della nuova arrivata scorrazzare per la città con la radio che emetteva musica a tutto volume.
Si accomodò al tavolo per la cena.
" Quei due non me la raccontano giusta. " mormorò Regina servendo le sue famose lasagne.
" Secondo me sono solo un po'....bizzarri. Ma sono simpatici..."
" Meglio non scoprirlo. Stagli lontano. " rispose Regina seria.
" Bravo il mio ometto. "
All'improvviso suonò il campanello.

The Saviour ~ Once Upon a Time #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora