"Piacere sono harry"

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Premessa, io faccio schifo con gli edit quindi se qualche anima buona e gentile volesse farne qualcuno. È ben accetto. ✌🏻✌🏻


Harry:

"Har.." urló Anne dalla cucina ma non ricevette alcuna risposta.
Così ci riprovó "Harry" ancora nulla. Non riusciva a capire il perchè il ragazzo non stesse rispondendo. Sicuramente starà con le cuffie a sentirsi la musica come fa sempre, pensó la donna così spazientita urló per la terza volta "HAROLD" il ragazzo non rispose e allora la donna infuriata inizió a camminare velocemente verso la camera del figlio. Aprì velocemente la porta e lo trovó effetivamente sdraiato sul letto con le cuffie e giocare col telefonino.

A quel punto la rabbia inizió a crescere dentro la donna che gli aveva espressamente vietato di tenere le cuffie ad alto volume perchè sapeva che si arrivava sempre a questo punto. Andó vicino al figlio e gli tolse quegli aggeggi tappa orecchie buttandole a terra e rompendole. A quel punto aveva ottenuto l'attenzione del ragazzo che arrabbiato si alzó e inzió a sbraitarle contro "mi spieghi che problemi hai?" La madre arrabbiata disse "Harry Edward Styles. Non azzardarti a rivolgerti in questo modo a tua madre" lui per tutta risposta alzó gli occhi al cielo e Sbuffó stendendosi nuovamente "Robin sarà qui a momenti e tu non ti sei nemmeno lavato, quindi muoviti, alza quel culo dal letto e va a prepararti" lui fece finta di non ascoltarla e continuó a giocare con il telefono. A quel punto la donna capì che era costretta a passare alle maniere forti.

"Ti tolgo il telefono per un mese se non ti alzi immediatamente" il ragazzo sentì come una stretta al petto che lo spinse ad alzarsi e correre al bagno per evitare che tali disgrazie accadessero. Non sarebbe potuto sopravvivere per un mese senza telefono.

Se no come avrebbe parlato con Niall per organizzarli un uscita a quattro con la migliore amica della sua ragazza? Non avrebbe potuto, e la sua opportunità di avere una minima chance con Taylor sarebbe svanita.

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Louis:

Louis si stava preparando. Si era sistemato la camicia bianca candida perfettamente stirata, e la giacca blu scuro sistemata a dovere da sua madre.

Stava andando ad una di quelle solite feste che danno quei ricconi amici di sua madre, che lui ovviamente non sopportava ma ci andava comunque e non perchè sapeva che si sarebbe divertito, ma perchè lì ci sarebbe stata anche Eleanor. La ragazza più bella della scuola, figlia di un prestigioso notaio, e di cui era innamorato fin dalla terza elementare. Praticamente erano sposati ma lei ancora non lo sapeva.

Qualcuno bussò alla porta del bagno e Louis impaziente urló "un attimo".

Finì di spruzzarsi il profumo un po' ovunque e poi uscì dal bagno ritrovandosi sua sorella Lottie davanti che li urló sarcastica "a teeee, fiocco di neve. Così la stenderai" Louis alzó gli occhi la cielo ma comunque stava ridendo insieme alla sorella. Poi andó in cucina dalla madre.

Anche lei si era preparata a dovere. Aveva una cena importante a casa di alcuni colleghi e non poteva ovviamente fare brutta figura. Infatti era molto bella e Louis non perdeva attimo per ricordarglielo.

Il loro rapporto era davvero speciale. Non era come il rapporto tra madre e figlio. Odi et amo. No, il loro rapporto era come quello tra migliori amici. Si confidavano tutto. Louis andava sempre da lei a chiederli consigli e le diceva ogni giorno ti voglio bene, per essere sicuro di non lasciare andare via neanche un momento. Aveva iniziato questa "tradizione" da quando suo padre gli aveva lasciati. Da quel giorno ha sempre avuto paura che anche la madre potesse andarsene via così non voleva che un giorno si pentisse di qualcosa di non detto o non fatto.

"Lou, sei bellissimo" disse Jay appena lo vide entrare nella cucina.

Louis arrossì leggermente e sorrise alla madre dicendo " anche tu" ed era così. Jay indossava dei pantaloni neri a vita alta e una camicetta beige. I capelli erano sciolti a boccoli e alle orecchie aveva lunghi orecchini tempestati di diamanti.

Quando il padre di louis se ne andó, si lasció dietro 4 figli e una montagna di debiti. Fino a quando non nacque anche felicitie, jay trovó lavoro come avvocato, inizió ad avere abbastanza successo e in poco tempo i Tomlinson-deakin diventarono una delle famiglie più ricche della città.

L'unico peccato era che jay non si fidava di comprare una macchina a louis, diceva che prima o poi si sarebbe ritirato morto. Così piuttosto li dava la sua, con la consapevolezza che doveva tornare a casa quando voleva la madre e che non avrebbe potuto utilizzarla senza il suo permesso.
Infatti....

"Mi daresti le chiavi della macchina" disse sorridendo angelicamente e jay rise. Prima le faceva un complimento e poi le chiedeva qualcosa. Era sempre così, ma la cosa che lei non sapeva, era che louis non lo faceva apposta.

I complimenti li venivano dal cuore, quello che veniva dopo...beh, quello era un effetto collaterale.

"Stai attento, torna prima delle 23. Io staró a casa di alcuni colleghi. Non fate casino e non demolitemi casa. Soprattutto...non farmi diventare nonna così giovane, va bene?" iniziò a ridere mentre Louis si affogó con la sua stessa saliva.

Poi rosso in viso, salutó sua madre e parti alla volta della festa, dove avrebbe visto la ragazza che popolava i suoi sogni.

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Harry:

Il campanello suonó ed Harry era già pronto. Stava comodamente disteso sopra al divano a fare zapping quando sua madre li passò accanto urlando come una forsennata "VAI AD APRIRE,NON SONO ANCORA PRONTAAAAA" disse con una scarpa sola al piede e cercando di chiudere la zip posteriore del vestito.

Harry rise a quella scena.

Si alzó ed andó ad aprire. Davanti si ritrovó Robin, il fidanzato di sua madre con cui aveva davvero un bel rapporto, infatti lo salutó un abbraccio caloroso.

Poi dietro di lui si mostrava una signora. Altà, capelli  castani sciolti in lunghi boccoli. Non sapeva chi fosse, la madre non gliene aveva mai parlato, così Robin, notando la perplessità sul volto del ragazzo, disse "lei è Johannah Deakin. Una nuova collega di tua madre.

Le sorrisi e allungai la mano nella sua direzione per presentarmi " piacere, io sono Harry"

Little Things |Larry Stylinson|Where stories live. Discover now