Al mio respiro segue una nuvoletta di aria condensata. Bianca e trasparente, come me.
Aspiro quel veleno fino a che non lo sento raggiungere i miei polmoni e circondarli, ammazzandoli.
Le dita sono rosse e intorpidite, ho quasi perso del tutto la sensibilità, ma quel leggero calore che emana la sigaretta mi ricorda che ho ancora le dita e che dopotutto sono ancora qua, viva.
Sono infagottata in una sciarpa blu scuro di lana e un cappello beige, rubato a mio fratello.
Sono sformata dall'enorme giaccone che mi avvolge, in una cupa ombra, ma sento comunque il gelo circondarmi. Una presenza intorno a me che mi fa compagnia.
Sento gli occhi umidi e non so se è colpa del freddo fuori da qua o quello dentro di me.
Finisco la sigaretta e la butto tra la montagnetta di neve, mentre questa esala il suo ultimo respiro, proprio come me, penso.
Mi levo la sciarpa e me ne accorgo solo quando la mia gola sembra essere trafitta da mille spade di un'ignota regina dei ghiacci.
Mi levo il cappello. Ho sempre odiato i capelli.
Lascio che i capelli riprendano il loro volume. Mi circondano il viso pallido nel loro blu intenso che poi tende, ormai so, a diventare verde acqua morta, ma non per questo ho mai smesso di tingerli.
Tolgo la patina sfumata dai miei occhi e lascio libero sfogo alle lacrime.
Fa cosi freddo che dovrebbero comunque essere tiepide, ma le mie gote le percepiscono ghiacciate, forse perchè generate da un cuore anch'esso ormai gelato.
Inizio a sbottonare con una lentezza infinita il mio giaccone, e non per timore ma perchè le mie dita sono così intorpidite da non rispondere nemmeno più agli impulsi.
Mi volto, quando è completamente aperto lo sfilo e lascio che cada sopra il morbido strato di neve dietro di me. Sopra la sigaretta, la sciarpa, il cappello, me.
In jeans e in maglietta a maniche corte, inizio a spogliarmi.
Mi sento pesante e lenta, ma inizio anche a percepire una strana e piacevole sensazione di improvviso calore che mi avvolge come una coperta.
Levo le scarpe in un movimento quasi fulmineo.
Faccio un passo.
Poi mi butto.
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Racconti dalle stelle
Short StoryQuesta è una raccolta di brevi storie auto-conclusive che nascono nella mia mente quasi involontariamente, ma che da buona madre non posso che nutrire e far crescere al meglio.