«Ciao a tutti, io sono Ethan» l'unico giorno della settimana in cui riesco a trovare un motivo per alzarmi, l'unico giorno in cui riesco ad avere una novità.
«E sono qui perché siete costretti ad ascoltarmi e perché sono depresso» la gente davanti a me rimane in silenzio «non ditemi che non si vede perché nelle vostre facce non vedo sorpresa, non vedo quel fattore novità che tanto fingete» il silenzio continua a regnare non appena apro bocca «e dovrei trovare qualcosa di nuovo da dire ma infondo la monotonia non me lo permette» la gente davanti a me tossisce e decido di concludere «quando qualcosa succederà ve lo faccio sapere, controllare le email per la newsletter» scendo dal solito palco e mi risiedo per confondermi con il resto delle persone.

La gente sale e scende, parla, piange e riceve l'applauso di consolazione o di congratulazioni.
Infondo forse anche qui la monotonia fa da regina.

«Ciao a tutti» una ragazza sale sul palco di legno scricchiolante, non è come le altre ragazze che ho visto salire su questo palco.

Avrà più o meno la mia età, è una via di mezzo tra il superare la mia altezza e l'arrivarmi alle spalle.
I capelli sono lunghi e ricci, probabilmente tinti molte volte, ora il colore che risulta è un rosso mattone, non è molto magra, anzi, per nulla, e indossa un maglione di un colore chiaro che tende al beige, i pantaloni sono più larghi lungo le gambe come se improvvisamente il suo corpo si fosse ristretto, ai piedi porta delle scarpe di una marca indefinita, ma anche quelle sono abbastanza basiche, nulla di particolare eppure ha attirato la mia attenzione.

«Io mi chiamo Coraline, sono qui perché quella signora li infondo mi ha costretto» dice indicando il fondo della stanza «e sono qui anche perché sono quindici giorni che non tocco nessun tipo di sostanza stupefacente» la gente fa per applaudire e la mia attenzione stava conseguentemente per svanire categorizzando la ragazza come la tipica persona da rehab.

Improvvisamente alza la mano e fa segno a tutto di fermarsi.

«Non sono qui per ricevere gratificazioni, sono qui perché molti di voi che sono ancora dentro e sono qui per spingervi ad alzare il culo e prendere in mano la vostra vita perché sappiamo tutti che si può uscire e basta riempirsi la bocca di "è difficile, se sei un tossico è perché ne dipendi" perché siete voi che vi ci siete messi dentro e solo voi potete tirarvi fuori e sono sicura che direte che questo concetto non è applicabile a tutti, io vi dico che voi tutti siete dipendenti da qualcosa, che siano droghe, che sia il cibo, che sia l'alcool, che sia il non mangiare, che sia la tristezza, il ferirvi, dovete tirarvene fuori alzando il culo»

La stanza intera rimane in silenzio e lei scende dal palco tornando ad essere improvvisamente piccola e indifesa, mentre la su aveva la voce e la forza di un uragano.

Questo è il genere di cose che voglio in una giornata, voglio non aspettarmi qualcosa e che me mie aspettative vengano rovesciate.

Quella ragazza ci è riuscita

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 11, 2017 ⏰

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