Apro lentamente gli occhi, rimanendo accecata da una luce bianca poco lontano, al centro del soffitto.
Sono in una stanza bianca, con delle finestre sulla parete destra.
Il paesaggio fuori sembra il giardino anteriore del collegio, il che porta a pensare che sia ancora al castello.
Ma non ho mai visto questa stanza.
Di solito, per qualunque ferita, si viene portati in infermeria.
Questa stanza è diversa.Sono su un letto bianco, con una flebo attaccata al braccio sinistro.
Non so cosa stia iniettando e non voglio saperlo.
Sulla parete sinistra c'è una porta bianca: l'uscita.
L'unico tocco di colore sono i mazzi di fiori sparsi per tutta la stanza.
Rose rosse, gialle e rosa.
Violette e tulipani gialli, papaveri rossi.Da chi verranno?
Cosa diavolo è successo?Provo a riportare alla mente gli ultimi ricordi: acqua, freddo, un liquido in gola, capelli neri.
All'improvviso comprendo tutto.
Ho tentato il suicidio.
Ho tentato di affogarmi in piscina.Ho provato a raggiungere William e Jake e mamma e papà.
Ma qualcuno mi ha tirata fuori.
Ricordo dei passi e una pressione sul petto.
Qualcuno mi ha rianimata.Quanto vorrei non l'avessero fatto.
Il rumore della porta che si apre interrompe i miei pensieri.
Alzo lo sguardo e vedo entrare Axel e Victor, insieme alla dottoressa Hunter, al preside Rufius e l'infermiera Katherine.
- Serenity! - Axel e Victor, sorpresi di vedermi sveglia corrono ad abbracciarmi.
- Piano ragazzi! É ancora molto debole. - li mette in guardia l'infermiera Katherine.
I ragazzi si staccano guardinghi da me ma Axel continua a stringermi una mano, come se potesse tenermi ferma, inchiodata a questo letto.
Dove diavolo pensa che possa andare con una flebo nel braccio e cinque persone a controllarmi come cani da guardia?
- Come ti senti tesoro? - mi chiede Katherine.
Mi schiarisco la gola.
Credo sia da molto che non parlo.- Sono stata peggio. - dico con voce roca.
Vedo il sollievo sui visi di tutti.
Deve essere sorprendente sentirmi parlare.- Sai cosa è successo? - chiede ancora Katherine.
Annuisco.
So cosa ho fatto.
E, sinceramente, lo rifarei.- Ho tentato il suicidio.
Katherine annuisce cupa, chiudendo gli occhi e sospirando un momento.
Poi dice:- Ci hai fatto preoccupare davvero tanto sai?
Sinceramente?
Non mi interessa per niente.- Axel e Victor ti hanno trovata che avevi già ingerito molta acqua della piscina e ti hanno rianimata. Sei rimasta in un coma indotto per quattro giorni.
Quattro giorni?
Coma?
Cazzo.Abbasso lo sguardo sulle mie mani, pallide ed esili.
- Ti rendi conto della gravità della cosa Serenity?
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Never Give Up
RomanceSerenity, 17 anni e un passato tragico da superare. Un collegio in un castello nella campagna italiana. Un sogno per chiunque, ma non per lei. Solitaria e glaciale, riuscirà a battere il suo passato? A far tornare i suoi demoni, due nuovi studenti:...