1° CAPITOLO

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-Vedrai, ti troverai bene qui con Bethany e sua figlia, ha più o meno la tua età-

Dividere mio padre con due sconosciute non era esattamente ciò che mi aspettavo quando mi hanno detto che mi sarei trasferita a Londra.
Guardando il lato positivo, però, conoscere già una ragazza della mia età potrebbe essere un vantaggio, considerando il fatto che non conosco nulla di questo paese, se non la lingua insegnatami fin da piccolissima.

-Mi troverò bene!- mi limitai a rispondere a mio padre.

Siamo seduti su una meravigliosa auto con il volante a destra, guidata da uno cheuffeur. Non faccio caso più di tanto al modo bizzarro che hanno di guidare, mi limito solamente a fissare il paesaggio fuori dal finestrino rimembrando casa mia, i miei due migliori amici Clara e Daniel e mia madre: quanto mi manca la mia mamma..!
Era una donna magnifica, un'eroina, si è sempre fatta in quattro per me, soprattutto dopo che mio padre ha deciso di rifarsi una famiglia in un altro continente. E adesso lei è volata in cielo a causa di un brutto mostro chiamato "tumore", termine che non dovrebbe esistere, capace di ridurre uno straccio chiunque ne sia affetto.
Fu orribile veder spegnere così una persona che ha fatto di tutto per farti ardere in questo modo difficile.

-Bene, eccoci arrivati!- la voce di mio padre mi desta dai miei pensieri.

Scendo dall'auto e davanti a me si presenta uno spettacolo di casa: una villa di due piani e un terrazzo, ma quello che salta più all'occhio è quell'enorme giardino con fiori piantati qua e là.

-Su Marina, entra! Bethany e Kate aspettano con ansia di conoscerti-

Seguo il vialetto che divide il giardino dalla casa e suono il campanello con su scritto il cognome di mio padre, il mio cognome: "Collins".
Sento riecheggiare il suono in tutta la casa, fino a quando la porta si apre e sulla soglia non c'è la famiglia di mio padre, ma un anziano signore vestito come un pinguino raffinato.

-Lei sarà sicuramente la signorina Marina Collins! Venga, la stanno aspettando in salotto- dice quell'uomo chiedendomi la porta alle spalle.

Sarà sicuramente il nonno di Kate questo strano signore che mi dà del "lei".
L'uomo mi conduce in un'enorme stanza piena di quadri, di libri sopra centinaia di scaffali e al centro della sala un immenso divano bianco di pelle, sul quale sono sedute due ragazze con degli elegantissimi vestiti.

-Ciao Marina, io sono Bethany la compagna di tuo papà- si presenta la donna bionda con indosso un abitino azzurro, che mette in risalto i suoi occhi chiari.
-...e lei è mia figlia Kate. Avete la stessa età, andrete a scuola insieme- continua Bethany, indicando la ragazza accanto a lei, la miniatura della madre: lineamenti leggeri, occhi azzurri e boccoli biondo naturale.

Guardo loro due e poi guardo me: da un lato due donne oggettivamente bellissime, viso delicato, corpo minuto ed elegantissime anche nei movimenti; da questo lato io, con indosso un paio di jeans strappati, una T-shirt bianca con su scritto "I LOVE ARGENTINA", converse rosse; lunghi capelli color biondo cenere disordinati e pieni di nodi e il mascara colato sotto ai miei occhi verdi che nessuno nota mai.

Saluto con un sorriso caloroso le due donne davanti a me e chiedo gentilmente dopo disfare i miei bagagli.

-Segui il maggiordomo, ti porterà in camera tua- dice Bethany tornando a sedere con la figlia.

-Maggiordomo?! Pensavo fosse il nonn...- dico confusa.

-Il nonno?! Lui fa parte della servitù- dice Kate con voce pungente.

-Scusate...- mi limito a dire per poi seguire il maggiordomo.

Sarà molto difficile abituarmi a questa nuova vita, ma devo farcela.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 22, 2018 ⏰

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