Paura del buio

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La storia che state per leggere è l'ultima parte del diario di James "Jim" Colson. Trovato morto nelle acque di un piccolo laghetto di motagna.

11/03/20**

17:30

Salve sono Jim, sono un uomo a cui piace stare da solo, lo sono sempre stato. I miei unici compagni di viaggio sono sempre stati un paio di cuffie e una sigaretta in mano.
Sono un vagabondo, viaggio a scrocco. Salgo di nascosto su treni e bus, alzo la mano per chiedere passaggio a chiunque.
Cammino per strade buie, di notte attraverso i parchi cittadini. Mi piace camminare senza sosta, ma quando la luce comincia a cambiare,  mi sento un po' strano provo un po' in ansia quando è buio.
Ho costantemente paura che ci sia qualcosa vicino a me,
paura che qualcuno sia sempre qui. Paura di essere ucciso. Sono salito questa mattina su questo vagone, dove ho trovato questa agenda, la luce mi ha protetto per tutta la giornata, ma ora è il tramonto e il mio pacchetto è quasi vuoto, merda ne ho solo quattro, alla prossima stazione dovrò scendere e comprarne delle altre, ma con quali soldi? Farò il cieco seduto su una panchina? Magari un furtarello dalla tasca di una signora? Non so, so solo di avere quattro sigarette.

19:00

È calata la notte, ho acceso una sigaretta delle quattro sigarette, devo calmare l'ansia da buio. La luminescenza della sigaretta è l'unica luce che ho.

20:15
C'è un interruttore su l'altra parete, non voglio accenderlo, potrebbero scoprire che sono qui. Poco fa ho sentito rumore di passi, ma non c'era nessuno. Ho acceso una seconda sigaretta, spegnendo lo schermo del mp4, per evitare di consumare troppa batteria, meno luce, però dovrebbe bastare a tenerli lontano.

20:45 circa

Sento la pelle del mio collo tremare, con l'accendino in mano tento di alzarmi e testando il muro cerco l'interruttore, nella speranza che non mi scoprano.

21:10

Brutte notizie, la lampadina è bruciata, sento sempre più spesso rumori da diverse direzioni, ho paura pure di guardare.
Ho paura di dare un'occhiata
là dietro l'angolo della cassa,
Ho avuto la sensazione che qualcosa mi guardasse da dietro quell'angolo.

21:30
C'è qualcosa con me su questo vagone, lo sento respirare. Accendo la terza sigaretta, ho paura del buio. Sarei dovuto scendere alla stazione oggi a mezzo giorno e non risalire.
Ho costantemente la convizione che ci sia qualcosa qui nel buio.
Sono da solo questa notte, ho vagato un po per il vagone, ma ovunque puntassi quel poco di luce che ho con me non vedevo nulla, eppure ho pensato di sentire dei passi dietro di me,
Ma quando mi sono voltato non c'era nessuno.
Ho affrettato il passo,
Trovo difficile guardare dietro di me, perché sono sicuro che c'è qualcuno lì, qualcuno che non posso vedere, ma che vuole uccidermi.

22:05

Ricordo che da piccolo adoravo guardare film d'orrore la notte, parlavo spesso di streghe e folclore.
L'ignoto mi ha tormento e devastato la mente.
Forse la mente sta facendo scherzi, è questo che succede a tenere gli occhi  fissi
su ombre inesistenti che ballano alle tue spalle.

23:15

Sto impazzendo, so che c'è qualcosa qui, poco fa mi ha sfiorato, ho sentito bisbigliare.
Paura del buio ecco cos'è, costante paura che qualcosa di inesistente mi prenda.
Paura del buio e mi porterà alla mia fine.

24:00

Ultima sigaretta appena fumata, ho aperto la porta del vagone, sta per arrivare un ponte.
L'ho visto, un ombra inumana, mi stava per prendere ed adesso sta tentando di sfondare la porta, si nutre di paura, ed io ne sono pieno.
Sono un uomo che cammina solo, il mio nome è James Colson, arriva il ponte, addio.

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