"Scusa, è occupato?"

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Harry:

Quando le lezioni finirono, decisi di precipitarmi fuori per arrivare al bus prima degli altri.

Non volevo fare la solita maratona per prendere un cazzo di posto.

Arrivai ed effettivamente era tutto completamente vuoto. Diciamo che quello scenario mi rilassò parecchio soprattutto perchè non avevo visto Taylor per tutta la giornata e non sapevo se fosse venuta a scuola o se fosse rimasta a casa, magari non si sentiva nemmeno bene.

Come avrei potuto saperlo? Non riuscivo nemmeno a trovare Niall quel giorno, per chiederli di informarsi attraverso la sua ragazza. Nulla, assolutamente nulla. Mi sembrava di impazzire, io DOVEVO sapere che cosa stava facendo.

Presi le cuffie e cercai di distrarmi in un qualche modo. Mi davo fastidio da solo quando diventavo uno psicopatico ossessivo.

Ma lo ero....

Ad un tratto le persone iniziarono a salire sul pullman. In pochi minuti era completamente pieno. Io di solito occupavo il posto per Niall perchè da solo non riusciva mai a prenderselo.

Finiva per rimanere sempre in piedi, solo che quel giorno continuava ad essere un superstite.

Il mio telefono inizió a vibrare così lo presi e lessi un messaggio di Niall per l'appunto.

Grazie a Dio, pensavo fosse stato rapito dagli alieni.

Da Nialler:

Hey, haz. In pullman non ci saró, stavo poco bene e sono uscito prima, peró sappi che Celine mi ha detto che oggi Taylor prenderà quel pullman quindi tieniti pronto.

Per poco non mi cadde il telefono a terra per la notizia.

Taylor stava per prendere lo stesso pullman sul quale c'ero io e non riuscivo a crederci. Certo, era successo altre volte peró quel giorno sentivo che magari avrei pure avere la possibilità di farla sedere accanto a me e la cosa mi mandava completamente fuori.

La gente continuava a salire sul pullman ma di lei ancora nulla.

Le dita picchiettavano insistentemente sulle ginocchia. Ero molto agitato e si notava. Delle ragazze accanto a me mi guardavano quasi spaventate. Forse pensavano che stavo per avere un attacco di panico, e magari sarebbe stato pure così se solo Taylor ci fosse stata.

Purtroppo il pullman chiuse le porte e partì senza di lei. Forse Celine si era sbagliata, o forse Taylor aveva cambiato idea all'ultimo minuto.

Tutti questi complessi mentali cessarono appena il pullman si fermó nuovamente e riaprì le sue porte.

Per un attimo ritornai a respirare sperando che fosse lei, ma la mia sfortuna colpì ancora.

Sul pullman salì quel ragazzo che mi buttó la palla in testa ieri e al solo pensiero, non potei fare a meno di provare un certo fastidio nel vederlo.

Lui inizió a guardarsi un po' in giro per cercare un posto a sedere e appena i suoi occhi incontrarono i miei, sentì una strana sensazione al basso ventre. Credo che fosse fastidio. Si doveva trattarsi di quello. Fastidio e rassegnazione al fatto che sarebbe venuto a sedersi accanto a me.

Infatti inizió ad incamminarsi verso di me, che ero l'unico che aveva il posto accanto libero perchè come uno stupido ho creduto alle parole di Niall.

Mai fidarsi dei finti biondi irlandesi, MAI.

"Scusa, è occupato?" mi chiese cortesemente, al che io risposi con un semplice "no", secco e diretto. Presi lo zaino che avevo appoggiato sopra al sedile e me lo misi sulle ginocchia.

Ero deluso, deluso del fatto che per una volta che avevo mezza possibilità di passare un po' di tempo accanto a Taylor, questa non si sia fatta per nulla vedere.

Ero infastidito dalla presenza di questo ragazzo che emanava troppo Ugo boss per i miei gusti.

Ero esausto della mia vita e della mia solita fortuna che mi accompagnava sempre e comunque.

__________
Louis:

Harry, o per lo meno, il ragazzo che mi stava accanto, era rimasto in silenzio per tutto il tempo. Non che io abbia fatto di meglio, peró mi faceva un po' strano che io, Louis Tomlinson, non attaccassi bottone con una persona. Soprattutto visto i 20 minuti di pullman che dovevo sopportare.

Certo, la persona in questione era la causa della rovina della mia vita, peró pensandoci, anche io non ero stato proprio un genio. Insomma, che piano di merda era?

Farla cadere per poi prenderla al volo? E cosa mi aspettavo? Che si sarebbe innamorata immediatamente di me? Che idiota.

"Fa molto freddo fuori eh?" decisi di intavolare una conversazione. Su qualsiasi argomento, non importava quale, potevano pure essere le rondini passate oggi in cielo, basta che mi aiutasse a distogliermi da quei pensieri così tormentati.

Lui si giró confuso in un primo momento, poi guardó fuori e disse "già, penso che porterà pioggia" disse guardando una cosa al telefono.

Pioggia?! Mi ero completamente dimenticato di portarmi l'ombrello e stavo leggermente nella merda. Soprattutto perchè per arrivare a casa, a piedi, ci volevano circa 5-10 minuti e senza ne ombrello ne cappuccio, perchè questa giacca di jeans non aveva un cazzo, mi sarei inzuppato sicuramente.

"Allora sono completamente nella merda" dissi tra me e me. Lui non mi calcoló di striscio ma non ci feci molto caso.

Poi notai una cosa. Si mise alle orecchie delle cuffie e ció mi ricordó che mi ero dimenticato anche quelle. Così feci una cosa che sicuramente non si sarebbe aspettato.

"Scusa.." li punzecchiai il braccio delicatamente e lui si giró togliendosi una cuffia "si?" Vedevo i suoi occhi fissi nei miei e notai di come fossero cambiato rispetto a ieri.

Insomma, prima erano di un verde scuro, quasi intenso, adesso invece assomigliavano più ad un grigio. Stavo andando leggermente in confusione.

"Ehm...so che potrebbe sembrare strano, ma...mi sono dimenticato le cuffie a casa e soffro molto il mal d'auto. La musica mi aiuta a tenerlo sotto controllo, non è che potremmo dividerle? Giuro che non ho pretese ne nulla. Mi va bene tutto"

Harry sembró pensarci un po' su. Nel suo sguardo leggevo la confusione di quella domanda ma anche la contrarietà. E come darli torto. Chi è che si mette a dividere le cuffiette con un tizio che conosci solo perchè ti aveva buttato sopra una palla?

Poi ad un tratto decise di arrendersi ai suoi pensieri contrastanti e mi passo una cuffietta che prontamente infilai nell'orecchio.

Sentì partire una batteria e poi aggiungersi una chitarra.

Una voce inzió a cantare ma non riuscivo a capire chi potesse essere.

Non gli avevo mai sentiti, sembravano usciti da un talent show O qualcosa del genere. Non ne avevo assolutamente idea.

Così mi girai verso Harry e li chiesi "chi sono?"

Lui si giró con un sorriso fiero sulle labbra e disse " sono degli amici miei. Direi anche i miei più cari amici. Questa è la mia canzone preferita tra quelle che hanno fatto. Si chiama beside you" lo ringraziai per la risposta e poi tornai a godermi la musica per tutto il tragitto.

Little Things |Larry Stylinson|Where stories live. Discover now