Ovunque tu sarai.

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Lo guardai, ero seduto in una sdraio, con addosso una misera coperta, che non mi avrebbe mai coperto abbastanza

Mi sentivo sempre scoperto, nudo, quando si trattava di lui, era capace anche solo con un piccolissimo sguardo di capire il mio stato d'animo

I capelli gli solleticavano le spalle, mentre buttava il capo indietro per le risate

«Dove hai messo mio pipistrillu?» Continuava a lamentarsi la ceca

E lui rideva, la sua bocca si allargava sempre più.

Mi infastidiva il fatto che a farlo ridere non fossi io, sentivo un buco allo stomaco ogni volta, sentivo il sorriso di Onesto appartenermi, e mi dava fastidio che qualcuno potesse spodestare il mio titolo, soltanto per uno stupido litigio che avevamo avuto, che poi tanto stupido non era stato

«Cosa fai Nani?» guardai il giovane davanti a me, intento a scrivere qualcosa su un mattone

«Non ora, Fuffy Ruffy, te lo farò vedere dopo, è per te» mi sorrise e insieme a lui sorrise il mio cuore, era incredibile come quel ragazzo era riuscito a farmi rinascere, era riuscito a far riemergere una parte di me che non pensavo neanche esistesse ancora

«Devo prima finirlo» continuò e mi fece l'occhiolino, sorrisi istintivamente, ero sempre stato pacato e parecchio razionale, ma quando c'era di mezzo Onesto, non riuscivo a controllarmi, tutti i miei piani e le mie certezze andavano a farsi benedire

«Ho finito Fuffy Ruffy, te lo dedico» il suo sorriso era raggiante, mi porse il mattone

Lessi ciò che c'era scritto

Il mio cuore accelerò improvvisamente, cercai di convincermi che fosse solo una reazione casuale, ma sapevo benissimo che tutto ciò che mi accadeva quando ero vicino a quel ragazzo, non era mai dettato dal caso

«Cicci che fate?» la modella ceca si sedette nella sdraio accanto a quella di Luca

«I-io devo andare» sussurrai e mi dileguai presto, senza guardare in faccia Luca, probabilmente si aspettava una reazione da parte mia, ma a quella frase non sapevo nemmeno io come avevo realmente reagito dentro me

Cosa provavo?
Ero lusingato?
Dispiaciuto?
Triste?
Sconfortato?
Felice?
Deluso?

Era un mix di emozioni dentro me, che non riuscivano a farmi ragionare lucidamente

Mi sdraiai sul letto, portando con me il mattone, e rilessi più volte la scritta, incredulo del suo contenuto

A pranzo non mangiai nulla e cercai tutto il giorno di evitare Luca il più possibile, ero confuso, ed averlo sempre intorno non aiutava. Durante la giornata mi aveva guardato più e più volte, io l'avevo semplicemente ignorato e avevo risposto freddamente alle sue battute, sapevo che mi stavo comportando da stronzo e che lui ci stesse rimanendo male, ma mi sentivo con le spalle al muro, senza nessuna scelta
La sera andai subito a letto, prima di tutti, senza dare spiegazioni a nessuno mi infilai sotto le coperte e chiusi gli occhi, sporofondando tra le braccia di Morfeo, soltanto qualche ora dopo.

Sentì Luca sdraiarsi di fianco a me, ore dopo, ero sveglio, ma feci finta di dormire

«So che sei sveglio Raffaello» disse e potei immaginare le sue labbra storcersi assumendo una smorfia

Per tutta risposta, mi girai a guardarlo, era bello Onesto, aveva della barbetta, i capelli biondi a incorniciargli il volto e degli occhi nocciola che brillavano nel buio della notte come fossero due stelle

Ovunque tu sarai. ||OnestonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora