"Non chiamarla cosí"

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Harry:

"Haz, passami la palla" disse luke riferendosi ad un gomitolo di lana appoggiato sul mio comodino.

Io lo guardai confuso e dissi "è un gomitolo di lana, non una palla" lui mi guardó con sufficienza e disse " e allora?" Micheal si avvicinó a lui appoggiando la sua mano sulla sua spalla "infatti, che differenza fa?" "La differenza è che se inizia a srotolarsi, IO dovró rimettere a posto, non voi, okay?" Ma poi....che ci faceva un gomitolo di lana nella mia camera? Forse se lo sarà dimenticato mia madre.

Ma che ci faceva mia madre nella mia camera? "Non ti preoccupare, mettiamo a posto noi" disse micheal con un sorriso che mi terrorizzava.

Decisi di dargliela vinta, se no me li sarei dovuto sopportare per tutta la serata e non mi andava proprio.

Lanciai il gomitolo che Luke prese al volo come se fosse un gatto e inizió a passarsela con Micheal.

"OH, RAGÀ!!!! ASCOLTATEMI È UNA COSA IMPORTANTISSIMA!" Urló Calum alzandosi dalla poltroncina che stava davanti alla televisione.

Micheal e Luke si fermarono all'istante, io mi alzai di scatto dal letto allarmato mentre Ashton lanció le bacchette della batteria per precipitarsi dal suo amico.

"Che è successo?" Chiese con tono preoccupato.

Calum guardó tutti lentamente, soffermandosi un po' più di tempo su di me e ció mi fece inquietare.
"Devo cagare" se ne uscì ad un tratto mentre tutti lo guardammo con sguardo assassino.

"E tu ci hai fatto prendere un infarto perchè ti era venuta la chiamata dal cielo?" Chiese Micheal incredulo. Luke era un po' infastidito e disse "ma va a cagare" e Calum sorrise con una faccia da ebete "infatti ci stavo andando" disse per poi uscire dalla stanza.

"Io lo sotterro un giorno quello" disse Ashton tornando a torturare il pavimento con le bacchette.

Tutti ripresero a fare ció che stavano facendo prima che Calum ci disturbasse.

Io navigavo un po' su Facebook e notai delle nuove notifiche.

Alcune ragazze avevano messo mi piace ad una mia foto. E tra quelle c'era anche Taylor.

Appena lessi il suo nome lanciai il telefono verso i piedi del letto e emisi un urletto da ragazza isterica.

Luke Micheal e Ashton si bloccarono a guardarmi.

"Non ti ci mettere anche tu" disse esasperato Ash e io risi. "Taylor mi ha messo mi piace " dissi andando a recuperare il telefono.

Calum tornó nella stanza e quasi cadde a terra per la fretta con cui corse contro il letto.

"Chi? La strafregna a cui stai sotto?" Distorsi il naso a quell'aggettivo.

"Non chiamarla così" dissi guardandolo male e lui fece spallucce.

Io annuì in risposta alla sua domanda è mai fui più felice. Taylor mi aveva messo mi piace. Vuol dire che mi aveva notato, e forse che le piacevo. Magari avevo una chance. Se le avessi chiesto di uscire avrebbe accettato, e chissà, magari ci saremmo messi insieme e sposati, con 2 bambini, un maschio e una femmina. Josh e Caitlyn. Sarebbe stato tutto perfetto.

"Sbioccati babbeo" disse Micheal punzecchiandomi la guancia. Al che sobbalzai risvegliandomi da quelle fantasie impossibili che la mia mente aveva elaborato.

Ad un tratto il mio telefono inizió a suonare così risposi senza nemmeno leggere chi fosse.

"Haz, senti.."era niall " sabato sera, cioè domani, ci sarà una festa a casa di un mio amico. Si chiama Liam Payne. Inizierà intorno alle 22-23:00. Mi raccomando si puntuale (ovviamente scherzo) e se vuoi porta anche quei 4 scimmioni che ti stanno occupando casa in questo momento" disse risoluto al che mi domandai come facesse lui a sapere che i ragazzi erano a casa mia. Poi mi ricordai di una cosa.

Mi alzai senza dire nulla ai ragazzi che mi guardarono confusi e mi avvicinai alla finestra.

Alla casa affianco abitava niall, e ci aveva visto dalla finestra. Per un attimo me l'ero dimenticato.

Chiusi la telefonata e alzai la finestra per parlare direttamente con lui.

"Non si invita mai eh?" Mi chiese sarcastico e io di tutta risposta dissi " io non ho invitato nessuno. Loro si sono auto invitati" dissi indicando i quattro ragazzi che mi avevano raggiunto.

"Sappi che alla festa ci sarà anche Taylor" e bastarono quelle poche parole a mandarmi completamente in catalessi.

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Louis:

Continuai a passare l'aspirapolvere in tutta la casa e a spolverare qualsiasi cosa ci fosse sopra ai mobili e anche sotto.

Avevo semplicemente chiesto a mia madre le chiavi della macchina per una fortuitissima sera e cosa va fare lei? Mi va a ricattare..

"O pulisci casa o la macchina te la sogni"

Grazie mamma, gentilissima.

Andai vicino al divano sul quale erano sdraiate Fizzie e Lottie che ovviamente non facevano nulla.

"Potreste alzare i piedi" chiesi gentilmente irritato e loro, dopo essersi scambiate una fugace occhiata, iniziarono a ridere di gusto. Mi stavo innervosendo e non poco. Insomma, perchè mia madre doveva far fare tutto a me? C'erano altre 4 persone in casa, anche se Daisy e Phoebe avevano solo 4 anni, potevano benissimo iniziare a fare qualcosa. Lì ero l'unico con il pipino e non toccava di certo a me fare le faccende.

"sai, Louisa ti dona" disse Lottie continuando a ridere insieme a Fizzie. "ti manca solo un grembiule alla vita per essere perfetto" continuò quest'ultima. Le avrei tanto volute ammazzare.

Al che, infuriato, lasciai cadere l'aspirapolvere sul pavimento che si ruppe e me ne andai verso la mia stanza imprecando tutti i santi del calendario. Nel frattempo le gemmelle ci avevano raggiunti attirate dal frastuono e mi chiesero "che è successo" io senza nemmeno guardarle, imprecai con la mano e dissi "un cazzo!"

Le bambine si comprirono la bocca con le loro piccole mani mentre Lottie mi urlava contro "Lousi!!! non dire parolaccie davanti alle bambine" e io ancora una volta la mandai a quel paese poco garbatamente ed entrai nella mia stanza sbattendo la porta.

Mi sono rotto le palle. capisco di essere il più grande e di avere maggiori responsabilità ma non è giusto che mia madre mi carichi di compiti che potremmo benissimo dividerci, almeno in tre. Sono stufo di essere il suo unico punto fisso. Ho solo 17 anni, non posso avere così tante responsabilità.

"Louis, cucina!" "Louis, sveglia le gemelle!" "Louis, metti a posto la casa!" "Louis accompagna Lottie a danza!" LOUIS, LOUIS E SOLTANTO LOUIS. Volevo tanto sparire.

Ad un tratto il telefono iniziò a suonare così lo presi e con un sospiro profondo risposi "pronto?"

"hei, Louis. Senti, ho una proposta per te e non potrai assolutamente dirmi di no" mi disse Zayn tutto convinto. Esasperato dissi "sentiamo"

"domani sera ci sarà una mega festa a casa di un mio amico. Ci sarà un sacco di figa e sopratutto, rullo di tamburi pls..." mi lasciò in sospeso con un nome che iniziava a balenarmi in testa.

Iniziai a riprendere piano piano vita, saltai giù dal letto e inizia ad ansimare "dimmi che non stai scherzando"

"non sto assolutamente scherzando" disse iniziando a ridere per la mia reazione, poi finì la frase "ci sarà anche Eleanor. Magari questo è un segno del destino per dirti di riprovarci" a quelle parole crollai definitivamente buttandomi sul letto con un sorriso da ebete stampato in faccia e il cuore che batteva a mille.

Little Things |Larry Stylinson|Where stories live. Discover now