8.Non sto tanto bene

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Con mia grande sorpresa, cede ai miei occhi dolci e si accomoda accanto a me, portando il mio volto verso il suo petto. Quando la mia barbetta viene a contatto con la sua pelle, la sento rabbrividire e ciò mi fa sorridere... Non mi importa se non saremo più ciò che eravamo prima, a me basta che lei mi stia vicino, non ho per forza bisogno del suo corpo per stare bene, non mi è mai servito perché con lei non è mai stato solo sesso. Se lei ha deciso che saremo solo e solamente amici, allora sarà così, ma non può privarmi dei suoi abbracci e delle sue carezze, questo non può negarmrlo.
Lascio scivolare le labbra verso il suo collo, lo sfioro a malapena ma questo basta a far accellerare ancor di più il battito del suo cuore.
Ho così bisogno di lei... Ogni volta non faccio altro che ripetermi che non più essere così essenziale per me, ma è come se non avessi scelta, perché lei è così e doveva per forza diventare questo nella mia vita.
Con un po di esitazione, porto una sua mano fra i miei capelli e chiudo gli occhi... Sento il suo profumo, le sue mani che quasi tremano e l'andamento irregolare del suo respiro; e pensare che io sono nelle sue stesse condizioni.
Pla:"mi sento male Debb..."
Sussurro. Spero non si accorga che sto fingendo, ho rischio di ricevere un'altra sberla per quante ne ho combinate e per quante ancora non ne ho scontate.
Lei sospira e mi lascia un dolce bacio sulla fronte.
Debby:"tu mi farai impazzire. Se svieni dinuovo ti lascio a terra..."
Ed eccole di nuovo qui le sue preoccupazioni; quanto mi mancavano.
Pla:"non dare la colpa a me...tu sei già pazza"
Debby:"si ma tu mi hai fatta peggiorare. Da quando ti ho incontrato non ho più una testa"
Pla:"siamo in due allora"

Debby:"sei uno stupido..."
"Si...Il tuo stupido" penso.
È lei che mi ha fatto diventare così; se mi comporto come un bambino, se mi lascio fare tutto quello che vuole, se cerco lei e le sue attenzioni è solo per colpa sua, perché da quando l'ho guardata per la prima volta, anche se non voglio crederci, lei è diventata la mia eternità...
Cavolo, mi sento uno stupido. Sembro così innamorato, eppure questo non può essere possibile. Vorrei essere un altro per poterla amare fino ad impazzire, vorrei che mi chiedesse di rinunciare a tutto per restare con lei ed amarla per davvero, come Giulietta dice al suo Romeo...
Scapperei con lei in un posto che neanche esiste, dove non abbiamo nulla e tutto è difficile, solo per poterle tenere la mano e fare tesoro di essa come si farebbe con un cristallo.

Mi accarezza i capelli, poi il naso, fino a sfiorare le mie labbra con la punta delle dita senza mai dividere i nostri sguardi. So che vuole baciarmi, lo sento, ma non lo fa perché anche lei è convinta di non poterlo fare.

X:"ragazzi!"
Urlicchia una voce maschile. È Mario!
Io e Debb ci allontaniamo all'istante e sbianca amo in volto.
Lavezzi:"ma che stavate facendo?"
Debby:"h-ha avuto un capogiro e mi sono preoccupata..."
Lavezzi:"si certo..."
Dice in modo sarcastico.
Lavezzi:"Chiudete voi?"
Debby:"no! Stiamo andando via."
"E no, uffa. Ma doveva interromperci propio adesso?!"
Lavezzi:"allora sbrigatevi"
Debby:"Sisi, subito"
di scatto si alza dal divano tirando su anche me per poi trascinsrmi fino al parcheggio.

Pla:"vieni a casa?"
Azzardo a chiedere.
Debby:"non posso...ho Thiago che è da solo"
Ma che fa? Adesso non mi guarda neanche più in faccia?!
Pla:"passiamo a prenderlo"
Debby:"Pla, non insistere. Devo anche lavarmi"
Pla:"anche io ho una doccia a casa mia... E poi, non vedi che sto male?"
Debby:"uff... E va bene, ma vengo solo perché se ti succede qualcosa non voglio averti sulla coscienza!"
Sorrido esageratamente e con le nostre macchine, ci dirigiamo a casa sua per recuperare il cucciolo e tutto ciò che le serve.
Quando arriviamo a casa mia, facciamo entrambi la doccia e prepariamo qualcosa da mangiare, mentre io continuo ancora con la mia sceneggiata.

Pla:"io vado a letto"
Debby:"Buona notte"
Pla:"ti aspetto."
La informo.
Debby:"certo che tu sai proprio come farti odiare. Arrivo..."
Pla:"m."
Soddisfatto, corro a lavare i denti e poi vado a stendermi sul letto.
Dopo circa 15 minuti che la aspetto, la vedo entrare dalla porta con il suo pigiamino bianco. È composto da una canottiera e un pantaloncino, con delle merletti in pizzo alle estremità. Ora che ci penso, l'ho sempre vista con le mie magliette o con una delle sue, ma riflettendoci, la preferisco proprio in quelle vesti.
Si stende accanto a me dandomi le spalle ed io vorrei chiederle il bacio della buonanotte, ma per stasera ho esaurito il coraggio...
Pla:"Buonanotte"
Debby:"notte Pla"
Mi ranocchio contro la sua schiena per inspirare il suo dolce profumo e poco dopo mi addormento, con la speranza che lei si giri per abbracciarmi.

La stanza è buia, tutto è avvolto dall'oscurità gelida della notte, ma c'è qualcosa, qualcosa che riaccende la speranza in me senza che io ne sia consapevole. Inizio a correre nel buio senza una meta; il luogo e deserto, non c'è nulla che mi che mi faccia pensare ad un punto di riferimento. Corro ancora mentre già sento mancare il respiro per il troppo correre e d'improvviso inciampo in qualcosa.
X":sei tu..."
Sussurra qualcuno steso accanto a me, ma io non ho paura, anzi, resto incantato dalla sua voce angelica.
X":questa volta sei venuto a prendermi?"
Pla:"io...non lo so. Non riesco a capire perché a volte mi ritrovo qui"
X":sei qui per capire ciò che vuoi"
Pla:"cosa devo capire? E dove sono le tue ali? Perché non brillano?"
X:"sono spente, solo se mi porti via con te, potranno risplendere ancora"
Pla":perché io?"
X:"sei qui per questo. Devi scegliere..."
Sono confuso, perché questa volta non la vedo. So che è qui, c'è il suo profumo e il freddo in cui prima ero immerso è scomparso.
Pla:"perché non ti vedo?"
X:"sono davanti a te"
Pla:"non ti trovo, posso toccarti?"
X:"non puoi più..."
Sento dei rumori strani, come se qualcuno stesse trascinando a terra qualcosa. Inizio dinuovo a sentire il freddo penetrarmi fin dentro le ossa e l'odore del cocco si farsi più lieve.
Pla:"aspetta! Dove vai? Come faccio a portarti via da qui?!"
X:"la vita è breve e tu devi capire. Non sarò qui per sempre, i sogni finiscono"
Pla:"ti prego dimmi cosa devo fare!"
Urlo quasi piangendo.
Pla:"rispondi! ti prego non andare!"
Pla:"angelo!"
Urlo ancora.
Attorno a me si scatena la tempesta, ci sono i tuoni e il vento che soffia prepotente contro di me. La terra scompare sotto di me ed io cado nel vuoto mentre sento quell'angelo di luce urlare, scaturendo in me il terrore, forse di perderla del tutto.

Pov. Deborah
Pla:"no!!"
Sento urlare nel pieno della notte. Ma cosa succede?
Scatto a sedere e vedo lui, con il respiro affannato e il volto chiuso fra le sue mani mentre resta lontano da me, ranicchiato all'angolo del letto. Sta ancora dormendo...
Pla:"non andare!"
Debba:"Pla! Svegliati, ti prego"
Dico scuotendolo.
Alla fine apre gli occhi e mi guarda con lo sguardo perso.
Debby:"che succede?"
Pla:"io... Era..."
Balbetta mentre si alza a sedere.
Pla:"l'ho sognata di nuovo..."
Debby:"lei chi?"
Chiedo con un pizzico di preoccupazione nella voce.
Pla:"non lo so, non ha un volto...ha le ali e il tuo profumo, credo"
Debby:"calmati adesso"
Gli accarezzo piano i capelli e mi avvicino un po a lui;
almeno quella lei aveva il mio profumo... "ma a cosa pensi, Deborah! A te non dovrebbe importare nulla se sogna un'altra."
Pla:"tu stai bene?"
Debby:"si che sto bene, non mi vedi?"
Scuote il capo e si tuffa fra le mie braccia che non cercano neanche minimamente di allontanarlo. So che ha bisogno di questo adesso...
Con calma, ci stendiamo dinuovo e lo stringo a me

Spazio scrittrice:
Ed ecco qui il ritorno dell'angelo misterioso.
Siete in grado di immaginare cosa succederà adesso? Deborah cambierà atteggiamento nei confronti del nostro Pla?
Tornerà mai tutto come prima?

Spero che il capitolo vi ssi piaciuto. Grazie di tutto, vi voglio bene.

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