Uno strano compleanno.

865 26 6
                                    

Tanti sono i pensieri che inizio a fare quest'oggi. Sono la donna di Dries, è lui l'uomo per me e mia figlia.
Cerco di truccarmi davanti al lavello, ma non riesco neanche a pensare.
Mi sentivo star male dentro. Mi sentivo ferita. Sarà che avevo creduto a questa storia troppo, con tutta me stessa, illudendomi che Dries fosse il miracolo che Dio ti manda quando si ricorda di te.
Esco dal bagno, Dries era ancora seduto sul divano. Ci eravamo scambiati un'occhiata, mi reco velocemente in stanza ma lui mi segue.
:- Possiamo parlare?
:- Non c'è niente da dire.
:- Se vuoi che siamo fidanzati, va bene, lo faremo.
:- Io non voglio niente.
:- Non roviniamo tutto per una sciocchezza.
:- Io non rovino niente. Sei tu che hai buttato tutto.
:- Stiamo litigando per una cazzata, capisci che non abbiamo buttato niente all'aria?
:- E certo, perché io questo sono per te. Niente.
:- Non dire così.
Mi affretto ad andare verso la porta, che Dries mi prende il braccio e mi sbatte al muro, appoggiandosi contro di me.
:- Davvero non c'è un modo per rimediare?
Domanda, mentre cerca di avvicinare le sue labbra alle mie.
:- Fammi capire che ci tieni a me Dri. Non ti chiedo altro.
Rispondo, guardandolo negli occhi. Con uno sguardo di chi sta davvero mettendo la propria vita nelle mani di qualcuno.
:- Ci proverò.
Lascio i suoi fianchi, sui quali le mani si erano appoggiate in maniera innocente.
Mi da un bacio, poi mi lascia andare.
:- A stasera.
:- Passo in negozio, dopo.
:- Va bene Dri.
:- Per le otto e mezza dobbiamo stare al compleanno eh, ricorda.
:- Si, ce la farò.
:- A dopo piccola.
:- Ciao.
Si Ruba un bacio a stampo, poi scappo via a lavoro. Vado in auto, Guido, ma non sapevo più che pensare. Non riesco ancora a capire se davvero sono innamorata di lui, oppure è solamente passione, la nostra. Anzi, la sua. Il vero problema è lui, è il suo cervello diabolico che non capirò mai. Perché Dries sta facendo tutto questo, con me poi. Mamma single sfigata 24h.
Non lo so, non arrivo a capirlo. E nessuno con cui ne parlo sa darmi una spiegazione plausibile.
Entro in negozio, inizio subito a lavorare sotto gli occhi indiscreti degli altri. La tipa di Dries con una figlia. La reputazione che gira è quella, ma ora come ora, finché Noemi non esce dall'ospedale e finché non capisco le intenzioni di Dries, poco mi importa della reputazione. Ciò che vivo lo so solo io, ed ero io, sola, ad andare a trovare la mia bambina di quattro mesi in una culla d'ospedale, affiancata solamente da qualche medico. Io soffrivo, non gli altri. Mentre lavoro, Dries mi scriveva in continuazione.
:- Oi.
Dai.
Non fare l'acida con me.
Rispondimi.
:- Mi lasci lavorare!?
:- No.
:- Fottiti.
:- Non rispondermi così eh!
:- Già è tanto che ti rispondo.
:- Ma perché ora sei così? Ho capito già che ho sbagliato.
:- Non mi importa cos'hai capito tu.
:- Invece si.
:- Lasciami lavorare. Che di perdere il lavoro per mezzo tuo poco ho voglia.
:- Sei una stronza quando ti comporti così.
:- Ma non rompermi il cazzo, che non è aria.
..
Solito vociare infinito. Non alzo neanche lo sguardo, le gatte morte urlano Dries a pieni polmoni. Non avevo voglia di vederlo. Se dovevamo star qui a prenderci in giro, non avevo proprio intenzioni. Si appoggia al balcone con fare spocchioso, lui, e un suo amico. Un altro calciatore, era Ghoulam. Ecco, lui già è più simpatico. Sorride ed è più gentile.
..
Pov Dries.
:- È lei la famosa?
:- Shh.. Non farti sentire. Comunque si.
:- Certo che tu sei impazzito.
Faouzi è l'unico che sa della mia scommessa. Mi fido di lui, ciecamente.
:- Non posso tirarmi indietro, capisci.
:- Ma pure la mamma single dovevi trovare.
:- Ho fatto un casino, lo so. Ma il peggio ancora arriva.
:- Non oso immaginarlo, fratè.
:- Tutta colpa di Claudio.
:- Anche la tua, che non sai dire di no.
:- Già..
Nicole non mi degnava neanche di uno sguardo. La capisco, in fondo non sto facendo che peggiorare, comportandomi un po' alla cazzo di cane. Ma non so che fare. Se vado avanti è peggio, ma se mi tiro dietro potrebbe dare di matto. Che guaio.
Poi prendo la parola.
:- Nicole, c'è Faouzi che sta cercando qualcosa.
Si ferma, alza lo sguardo, e si rivolge direttamente all'algerino.
:- Che cerchi?
:- Non so, stasera è il compleanno del figlio del nostro amico, vorrei qualcosa di nuovo.
:- Va bene.
Lascia il bancone e ordina di seguirla.
:- Ho detto a lui, non a te. Mi rimprovera, bloccandomi il passaggio.
:- Se devi litigare Non qui.
Sbuffa, si avvia con Ghoulam verso il reparto maschile.
Io mi guardo intorno. Mi sentivo isolato, in effetti Nicole non mi sta calcolando per niente. Uffa, che palle. Sta ragazza mi sa tenere troppo testa. Una delle poche.
Parla amorevolmente con il calciatore, mentre io sono seduto su uno sgabello a contemplare il vuoto ed annoiarmi.
Mentre il giocatore si cambia, lei resta fuori al camerino. Mi avvicino.
:- Comunque esisto.
:- Mi fa piacere.
:- Stupida. Perché mi tratti di Merda?
:- Perché tu oggi cos'hai fatto?
:- Non ti ho trattato di Merda.
:- Non mi far urlare che ci sta l'amico tuo.
:- Mi devi sempre far sentire in colpa.
:- Non fare la vittima e ti schiaffeggio.
:- Stronza.
Mi alza il dito medio, poi si dedica al suo cliente. Scrivo a Claudio.
:- Questa è matta. Ora mi tratta di Merda perché stamattina non ho parlato subito di fidanzamento.
:- Vuol dire che ci tiene. Vuol dire che il piano è concluso.
:- Concluso un cazzo. Io non dico niente, ora.
:- Hai detto che dobbiamo aspettare la figlia, prima.
:- Esatto.
:- Stasera venite? La tratti come la tua ragazza?
:- Per forza..
:- Addirittura.
:- Che posso fare. Oramai nel casino ci sono.
:- Ti invidio però. Me la volevo sc*pà io, e l'hai fatto tu.
:- E mi è anche piaciuto.
:- Si?
:- Si.
:- Confessioni.
:- Boh, mi piaceva però.
:- Innamorati, mi raccomando.
:- Io sono innamorato solo del calcio.
:- Ultime parole famose.
:- Non siamo compatibili. Troppo precisa.
:- Però ha qualcosa di bello.
:- Si, si, non lo metto in dubbio.
:- Che fai ora?
:- Sto nel negozio, tu?
:- Sto per dormire.
:- Buonanotte.

Resta ancora un po'. ||Dries Mertens||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora