Capitolo Quarantotto.

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Capitolo Quarantotto.

-C-Come?- chiede Douglas, confuso. -Così presto?-

-Si, sono stati avvistati nel villaggio confinante-

-E mio padre? Anche lui è con loro?-

La guardia scuote la testa ed alza le spalle, non sapendo che cosa rispondere.

-Capisco- Douglas annuisce e si prende il mento tra le dita. -Chiama Hodge, digli di venire nella mia stanza- ordina e la guardia, dopo un inchino, abbandona la stanza. -Come è possibile...- inizia a camminare avanti e indietro, pensieroso.

-Forse è tutto finito?- chiedo alzandomi dal letto, per poterlo raggiungere.

Scuote la testa. -Impossibile. È troppo... troppo presto- incastra il labbro inferiore tra i denti.

Il bussare alla porta attira la nostra attenzione e Douglas da l'ordine di entrare. Hodge, vestito con il suo solito abito scuro, fa la sua entrata, per poi inchinarsi. Appena il suo sguardo si posa su di me spalanca gli occhi e chiude la porta alle sue spalle.

-Che cosa fai qui, Isobel?- chiede avvicinandosi a noi. -Non puoi stare qui, è rischioso. Dannatamente rischioso- scuote freneticamente la testa.

Ed ha ragione... ma non riesco a stare lontano da Douglas.

-Hodge- il Principe richiama la sua attenzione. -Questa è la mia stanza,  decido io chi può entrare e uscire da qui- riduce gli occhi a due fessure, fulminandolo con lo sguardo.

Hodge sussulta. -Se qualcuno dovesse scoprire la vostra relazione segreta, sarebbe un grosso guaio- continua abbassando lo sguardo.

-Staremo attenti- dice Douglas porgendomi una sua mano, che io afferro subito.  -Ti ho chiamato per andare al villaggio confinante, per scortare con sicurezza il Principe ed il Re di Francia- ordina ed Hodge annuisce.

-Come volete, maestà- si inchina. -Sarò di ritorno per l'ora di pranzo- e, con questo, ci volta le spalle ed esce dalla stanza, lasciandoci soli.

-Devo andare, amore mio- si volta verso di me, accarezzando una mia guancia con il palmo della mano.

-Lo so, Principe- sorrido e mi alzo sulle punte dei piedi, per poter lasciare un bacio sulle sue labbra.

Ci rivolgiamo un ultimo sorriso, prima che io esca dalla sua stanza e, senza farmi notare da nessuno, mi rifugio nella mia camera.

***

-Il Re di Francia! Il Re di Francia!- esclama una guardia attirando l'attenzione di tutti in cucina.

Fermo i miei movimenti e guardo i domestici, che si scambiano un'occhiata. Mi alzo sulle punte dei piedi, per poter guardare fuori dalla piccola finestra presente in cucina e in lontananza vedo il Re e il Principe di Francia avvicinarsi a Palazzo, scortati da Hodge e delle guardie, seguiti da un calesse.

-Che cosa c'è lì?- chiede una domestica riferendosi al calesse. Riduco gli occhi a due fessure, per poter vedere che cosa c'è al suo interno, ma quando vedo una mano penzolare dal carro, porto entrambe le mani davanti alle labbra ed indietreggio spaventata.

Un cadavere?

I domestici guardano fuori curiosi ed io ne approfitto per uscire dalla cucina, senza essere notata.

L'immagine del cadavere si presenta davanti ai miei occhi e provo un dolore lancinante al petto.

Chi può essere?

Raggiungo il cortile ma interrompo i miei passi, a causa di un urlo disperato. La scena che mi si presenta davanti mi gela il cuore; il corpo ormai senza vita del Re Henry giace a terra, la Regina Veronica piange e urla disperata con la fronte appoggiata sul petto del marito, la Principessa Giselle piange mentre il padre ed il fratello la abbracciano e Douglas osserva il corpo del padre, assente.

Oh, Douglas, amore mio.

Piccole gocce di pioggia cadono dal cielo, bagnando i nostri vestiti e Douglas sembra risvegliarsi dal suo stato. Si guarda intorno, quasi spaventato, e corre via.

***
Aggiornamento veloce per augurarvi buone feste! ❤

P.s il prossimo capitolo verrà pubblicato tra il 27/28 dicembre.

Alla prossima,
Un bacio.

Il Principe E La Serva.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora