I fiocchi di neve continuavano a cadere fuori, mentre in casa un caldo allietava la serata di Natale.
Ero seduta davanti il camino, con già indosso il pigiama, a leggere un libro.
Quell'anno non era stato dei migliori e quel 24 Dicembre era stato un giorno come tutti gli altri.
Ero sola in casa; i miei genitori erano andati dai nonni, ma io avrei avuto ben presto un esame all'università quindi avevo studiato per tutto il giorno ed ero rimasta a casa, vista la stanchezza.
Mi alzai dal divano, lasciando il libro sul tavolino davanti a me, dirigendomi in camera mia a prendere un plaid per coprirmi.
Aprii la cassettiera, prendendo una coperta rossa, ma il mio sguardo ricadde su un vecchio album fotografico.
Lo presi incuriosita e tornai nel salotto, accomodandomi.
Iniziai a sfogliare quell'album, riscoprendo la mia infanzia, le vecchie amicizie e il mio primo e unico amore.
Sorrisi rivedendo le foto con lui, con Logan. Avevamo circa 13 anni quando lui partì con la sua famiglia per motivi di lavoro... Non lo avevo più sentito da quel giorno, ma con il tempo mi ero accorta che quel sentimento che provavo verso di lui durante l'adolescenza, una volta diventata adulta si era identificato con la parola "amore"... Si, avevo capito troppo tardi di essermi innamorata di lui e lo ero tutt'ora.
Ogni giorno senza di lui, era un giorno morto.
Logan era la mia felicità, la mia spensieratezza, il mio cuore.Dentro me c'era un vuoto da ormai 22 anni che nessuno era in grado a colmare... Solo lui ci sarebbe riuscito.
Sfogliando quell'album trovai uno scatto di circa 20 anni prima: io e Logan eravamo bagnati da testa a piedi poiché avevamo lavato il suo puledro davanti la fattoria dei suoi genitori e avevamo iniziato a schizzarci per puro divertimento.
Quel giorno ridemmo come dei pazzi, nonostante le sgridate dei nostri genitori.Ne trovai poi un'altra in cui eravamo raffigurati io e lui al ballo di fine anno, in terza media: ricordo che entrambi eravamo contrari a scattarla, ma alla fine mia madre ebbe la meglio.
Nelle mie orecchie rimbombò la sua risata, mentre io mi lamentavo del flash... Rimembrai il tocco della sua mano sul mio fianco per appressarmi a lui, mentre mamma ci scattava la foto... Rammentai il suo dolce sorriso, mentre guardava con me la foto appena sviluppata dalla fotocamera istantanea.Guardai qualche altra fotografia, scoprendone una che sinceramente non ricordavo: era probabilmente inverno, dato che indossavamo abiti abbastanza pesanti, eravamo di spalle seduti su un muretto e probabilmente qualcuno ci scattò una foto nel momento in cui ci guardammo negli occhi e sorridemmo entrambi.
Non ricordavo quel giorno, ma sicuramente era stato uno dei più belli.Lasciai l'album aperto sul divano, mettendo altre legna nel camino per riscaldare l'ambiente.
Guardai l'ora: quasi mezzanotte.
Accesi la radio... Nel periodo di Natale, passavano canzoni romantiche e natalizie e, a dire il vero, mi piacevano.
In quel momento, sentì suonare il campanello.
Mi alzai, sistemando i capelli dietro le spalle e andai ad aprire.
Mi si presentò di fronte un ragazzo moro, con indosso un giubbino nero, un paio di jeans e gli scarponi e in testa un cappello di lana.
"Salve" salutai.
"Oh ehm, io credo di aver sbagliato indirizzo" disse dopo avermi squadrata da testa a piedi.
"Magari le posso essere di aiuto. Chi sta cercando?" chiesi.
"Cris Sheffield" rispose.
"Sono io" replicai.