Risentì il suono di quella maledetta sveglia rimbombare all'interno delle mie orecchie, interrompendo così il sonno che era oramai da tempo l'unico momento in cui sentivo di poter stare tranquillo con me stesso.
Come ogni mattina anche solo il pensiero di ritornare nel hotel in cui ero condannato a passare il resto della mia esistenza come spazzino, creava in me uno stato di profonda sconsolazione, vedere ogni mattina le stesse identiche facce, ripercorrere le strade dello stesso fottuto posto, compiere ogni maledetto monotono gesto, ogni giorno.
Questo era ciò a cui si era ridotta la mia vita, nulla più riusciva ad arrecarmi piacere o alcun tipo di interesse;
Che poi cosa ci sia di difficile nel fare un semplice addetto delle pulizie, questa pensavo fosse la domanda che tutti si ponevano quando venivano a conoscenza del mio lavoro, la difficoltà stava nel svegliarmi la mattina e rivedere il mondo che mi circondava e in cui sono costretto a trascorrere ogni secondo, minuto, ora, tutto si ripete noiosamente ogni giorno. Sempre la stessa storia;
Ed è da un po cbe mi sveglio inspiegabilmente con le lacrime agli occhi contornate da profonde occhiaie, a causa delle notti insonni ricolme di lacrime, a cui ormai non riuscivo a fare ammeno, mentre dentro di me cerco di darmene un'effettiva o almeno valida motivazione, ma non ci riesco, così mi muovo svogliatamente all'interno delle coperte e anche solo mettere un piede a terra diventa uno degli ostacoli più pesanti e difficili che la vita mi possa ponere davanti.
Mi trascino controvoglia verso il bagno, sciacquo la faccia con dell'acqua fredda e mi guardo allo specchio, realizzo a malincuore, di essere ancora vivo, o almeno è ciò che credo, poiché mi sento comunque morto dentro da ormai non so quanto.
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Cleaner
Short StoryUn semplice addetto alle pulizie, che lotta contro la monotonia, la solitudine e le visioni che lo perseguitano, verra a contatto con un fatto che cambierà per sempre la sua visione del mondo.