Capitolo 6

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La notte era passata in fretta e il mio sonno non era stato poi tanto ristoratore.
La mia schiena era un fascio dolorante unico, a ogni minimo movimento una fitta di dolore partiva fino ad arrivarmi al cervello. L'ideale sarebbe stato passare l'intera giornata a letto, come poi Shinoa mi aveva suggerito, ma il mio stomaco stava protestando, era vuoto da ieri a pranzo. Così iniziai a vestirmi con le cose più comode che trovai, una canotta nera e un paio di jeans. Poi piano piano iniziai a dirigermi vero il "mio" bar.
Nonostante questo fosse molto vicino a dove vivevo e lavoravo, a circa cinque minuti a piedi, per raggiungerlo ce ne misi una buona quarantina.
Non riuscivo a muovere un passo senza appoggiarmi a qualcosa, e fu un impresa erculea scendere i tre piani di scale che mi separavano dalla strada.
Quando arrivai al bar era troppo tardi per una colazione ma anche troppo presto per il pranzo. Optai così per una via di mezzo, dei toast e un cappuccino facevano proprio al caso mio.
Notai subito l'assenza dei due proprietari, cosa molto strana, c'era solo Mika al bancone.
Lo salutai e mi avvicinai al bancone per sedermi ed ordinare, ma appena mi sedetti mi arrivò dal fondoschiena una dolorosa protesta. Così mi dovetti limitare ad appoggiarmi e per mia sfortuna qualcuno aveva notato i miei piccoli problemini guardandomi così con uno sguardo interrogativo.
<<tutto OK Yūichiro? Non mi sembra tu abbia una bella cera oggi>>
<<si, si tutto OK, non preoccuparti giusto un po di maldischiena e una notte passata insonne, comunque chiamami Yuū lo preferisco>>
<<ok Yuū, cosa posso portarti oggi?>>
<< 2 toast e un cappuccino grazie>>
<<e sia, comunque, scusa la mia curiosità, ma ieri che fine hai fatto? Non ti ho visto e mi ha fatto strano, di solito non salti un giorno>>
La sua domanda mi sorprese, non me l'aspettavo e dovetti inventarmi un'altra scusa, anche se poi scusa non lo era poi tanto. Come prima, era vero che avevo male alla schiena ma non il male che pensava lui e si era vero che avevo passato una notte insonne ma non questa, quella prima piuttosto, perché il mio svenimento non era considerabile una dormita.
<<sono stato bloccato al lavoro tutto il giorno e una volta a casa non ho avuto la forza di ri-uscire, ero troppo stanco e sono crollato>>
Appena conclusa la frase mi accorsi dell'enorme errore che avevo appena commesso, mi ero appena contraddetto da solo e anche Mika sé n'era accorto, ma non sembrò farci molto caso, mi guardó solo un po confuso e perplesso.
<<e che lavoro fai? Non sono molti quelli che lavorano tutta la domenica>>
E mho cosa gli dicevo?! Non potevo dirgli il mio vero lavoro poi come ogni altro comune mortale avrebbe iniziato a guardarmi con odio e disprezzo. Quindi opta per un'altra mezza verità, anche se menturgli per qualche strano motivo mi faceva male.
<<faccio il cameriere in un pub e di domenica molto spesso siamo strapieni>>
Ok, è ufficiale, Mika faceva male alla mia salute mentale, nessuno, e dico nessuno, era mai riuscito a estrapolarmi qualsiasi informazione sul mio conto. Poi è arrivato lui e con poche semplici domande era riuscito a tirarmi fuori un bel po di cose. Ragazzi ero veramente caduto in basso.
Andammo avanti a parlare del più e del meno per un po e tra una chiacchiera e l'altra tirammo le 2, così decisi di intraprendere la strada del ritorno anche perché iniziavo a sentirmi un po stanco e spossato. Così pagai il conto e salutai Mika dirigendomi poi verso l'uscita.
Dopo pochi passi però iniziai a sentirmi peggio, la testa era sempre più pesante e iniziava a girarmi. Quindi se già prima facevo fatica a camminare ora mi era quasi impossibile.
Improvvisamente tutto intorno a me iniziò a vorticare molto più velocemente, le ginocchia cedettero e io caddi. Serrai gli occhi aspettando l'impatto e il successivo dolore, ma questo non arrivò mai. Due braccia mi stavano sorreggendo, sentivo una voce che carica di preoccupazione mi chiamava in lontananza, ma si allontanava sempre di più e in men che non si dica tutto intorno a me fu buio e silenzio.
Mika P.o.v
Lo guardai iniziare ad allontanarsi e preoccupato lo seguii.
Lo avevo visto più pallido del solito e la sua camminata non mi infondeva molta sicurezza, mi preoccupava molto. Ero pronto a riaccompagnarlo a casa, catturando così due piccioni con una fava. In primo luogo mi sarei assicurato che arrivasse a destinazione sano e salvo e per secondo avrei scoperto dov'è abitava.
Stavo per richiamare la sua attenzione quando lo vidi fermarsi improvvisamente. Lo sguardo vuoto, assente, che vidi quando gli fui difronte mi preoccupò ulteriormente.
Poi lo vidi cadere e prontamente lo afferrai.
Iniziai a chiamarlo preoccupato, ma la mia voce sembrava non arrivargli e il suo sguardo si faceva sempre più vacuo, fino a quando non svenne tra le mie braccia.
Respirava con affanno e la sua fronte iniziava a imperlarsi di sudore, appoggiai così una mano su questa costata lndo così che era bollente.
Non sapevo cosa fare, non potevo portarlo a casa sua poiché non ne conoscevo l'ubicazione e l'ospedale mi sembrava esagerato così alla fine decisi di portarlo a casa mia.
Chiusi il locale in pochi minuti lasciando un biglietto per Guren e Shinya in caso di un loro rientro, poi lo presi in braccio e mi incamminai.
La gente per strada mi guardava stranita, ma la maggior parte era concentrata a guardare con odio e disgusto il tenero esserino che al momento si trovava tra le mie braccia.
Chissà cosa aveva fatto di male per meritarsi tutto quell'odio, a me era sembrato una così brava persona, era un'altra cosa che col tempo avrei voluto scoprire.
Questo ragazzo mi attirava come una calamita, in poco tempo stava diventando una persona molto importante. Dopo anni era il primo che era riuscito a penetrare la barriera che avevo eretto a protezione  del mio cuore.
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Salve gente qui autore che vi parla, più che altro lo faccio per scusarmi con una persona che in privato ha provato a scrivermi alla quale non ho potuto rispondere. Wattpad quando provo a rispondere richiede una conferma tramite il mio indirizzo email ma tale email per fare tale conferma non ne vuole sapere di arrivare.

Inoltre volevo avvisarvi, per precauzione che non sono solito essere molto costante con gli aggiornamenti, vado a ispirazione e voglia. Il nuovo capitolo può arrivare due giorni dopo come anche due settimane dopo.
Ah e se avete qualche consiglio su come io possa migliorare o qualche correzione per eventuali orrori grammaticali non siate timidi e dite purè, non mi offendo.

Detto questo alla prossima. Sayonaraaa

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