Shadow's Kiss [SOSPESA]

"Tutta una finzione"

E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te.

(Friedrich Nietzsche)

Sono le nove di sera, fuori dalle possenti mura della villa c'è un acquazzone che rimbomba dentro tutte le stanze.

Il vento impetuoso sussurra una melodia agghiacciante che echeggia per tutto l'ambiente.
Le gocce di pioggia sulle finestre scivolano frenetiche, susseguendosi all'istante, inondandole.

Posso vedere il riflesso del mio volto distorto nel vetro, rabbrividisco. 

Mi avvicino al lavabo della cucina e lascio la tazza ormai vuota, optare per un'altra camomilla non servirà contro i pensieri.

Nella mente ripercorro gli ultimi eventi, quei signori all'università, la visita alla signora Grey, sono stanca di avere in pugno un mucchio di domande.

Il silenzio tombale della villa improvvisamente viene interrotto.
Una porta si apre per poi richiudersi, mi avvicino curiosa alle scale, salendo i primi gradini, zio Cedric finalmente è uscito dal suo studio.

Con passo felino raggiungo il corridoio del piano di sopra, controllo se effettivamente sta andando in camera, sento il cigolio della porta, è andato a dormire.

Improvvisamente un lampo accecante cattura i miei sensi lasciando che un pensiero fatuo mi balzi in mente.

Non dovrei fare quello che sto facendo, ma sento che nello studio dell'uomo troverò qualcosa.

Non posso, non devo, consiglia il buonsenso, ma mi trovo già davanti la porta scura con la mano sudata sulla maniglia.

È chiusa a chiave, diamine!

Torno svelta in camera mia e rovisto tra i cassetti, finalmente trovo una forcina.

Principe Fuffy miagola il suo disaccordo "Non se ne accorgerà nessuno tu coprimi le spalle!" sussurro, il micio si lascia cadere con la pancia all'aria.

Controllo velocemente il corridoio, è completamente buio.

Sfruttando il rombo dei tuoni, torno alla porta dello studio, gioco con la serratura imitando quello che ho sempre visto fare nei film, dopo qualche fallimento si apre e sono dentro.

Lascio la porta socchiusa, mi fiondo subito sulla scrivania scura e accendo la lampada da tavolo.
L'ambiente s'illumina appena.

Curioso tra l'ammasso di scartoffie ma non trovo niente di interessante, vecchi libri e fogli in latino.
Controllo gli scaffali ma nulla cattura la mia attenzione, ma certo! Accendo il portatile, c'è la password, cosa cavolo faccio adesso? Provo con cose banali, ma è un buco nell'acqua.

Passano i minuti e perdo le speranze, quando per disperazione tento l'ultima, anche se no, non può essere.

Digito veloce, Principe Fuffy,  la schermata si apre mostrando il desktop, bingo!