IX.

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Ci siamo sfiorati, un'altra volta, solo per allontanarci di nuovo, e forse adesso siamo addirittura più lontani di prima e non so se lei capisca quanto male mi faccia questa situazione. Io so che cosa c'è sotto, semplicemente non voglio ammetterlo, non posso ammetterlo. Sono stato una delusione per i miei genitori, per Luke, per Snoke, e adesso lo sono anche ai suoi occhi. Un ragazzino stupido, cocciuto, testardo, arrabbiato, viziato, che vuole avere potere senza poi riuscire a capire che cosa farsene. Diglielo. Potrei farlo, ma cos'è che mi ferma? Il Lato Oscuro è ancora molto potente dentro di me, sento che vuole trascinarmi giù ma io non sono solo quel mostro, io sono molto altro, potrei esserlo, se solo Rey mi aiutasse. Finché non glielo chiedi non ti aiuterà mai, ha troppa paura di te. È vero, la intimorisco. È sempre stato questo il mio scopo, e adesso che mi rendo conto che le persone hanno paura di me mi sento in colpa, perché non vorrei essere guardato così, non da lei. Da quando è salita sul mio Star Destroyer ho capito tre cose: che la connessione esiste anche se lei non può percepirmi, che non mi odia, e che saremo sempre due esseri complementari tra loro. 
Mi ha detto che non vuole vedermi, mi ha detto addio, eppure è ancora qua davanti a me e mi guarda come a dirmi "resta". Di nuovo, non so cosa fare: vado, resto, o la uccido seduta stante? Dentro di me rido ironicamente, non potrei mai né andare via né ucciderla. Non dopo che mi ha aperto gli occhi in questo modo. 


"Ho bisogno di dormire," le dico. In effetti è vero, stanotte non ho chiuso occhio perché lei mi stava occupando il letto e non potevo stare con lei, ovviamente. Ma penso che d'ora in avanti le cose cambieranno. Mi avvicino all'armadio, allontanandomi da lei per la prima volta da quando sono entrato nella stanza distruggendo la mia maschera, e comincio a spogliarmi. 


"No, no, ehi! Ma che diavolo stai facendo? Fuori di qui!" urla Rey, visibilmente scossa e arrabbiata. Viene vicino a me e prova a tirarmi via, a spingermi fuori dalla sua stanza, ma quando l'occhio le cade sul contenuto dell'armadio mi lascia immediatamente il braccio e non stacca lo sguardo dagli abiti neri appesi e dagli elmetti appoggiati sulla mensola. Dopo un tempo che sembra interminabile, finalmente mi guarda. Ho le braccia infilate per metà nella maglietta che stavo per indossare, e i pantaloni della mia solita divisa ancora abbottonati. Aspetto pazientemente che dica qualcosa prima di azzardarmi a muovermi, la sua reazione mi preoccupa e non poco, ma per adesso sta andando meglio di quanto mi aspettassi. 


"Ma è...il tuo alloggio?" chiede sbigottita, guardando prima me, poi l'armadio, e infine girandosi verso il letto. La sua voce calma è come un via libera, finalmente finisco di mettermi la maglietta, e tolgo gli stivali. 


"Sentivo che avevi freddo e mi sentivo in colpa per averti lasciata...là" sussurro. Finalmente l'ho detto, il gomitolo di pensieri che ho nella testa adesso è più leggero, e io ho una cosa in meno di cui preoccuparmi. Mi infilo velocemente sotto le coperte e chiudo gli occhi, come se non vedendola riuscissi ad auto-convincermi di essere da solo nella mia stanza come ogni altra notte. Ma questa non è una notte qualunque, non è nemmeno notte, saranno al massimo le tre del pomeriggio ma io non mi reggo più in piedi e questa vita non voglio viverla più. Mi addormento in fretta, senza aspettare una risposta di Rey, né nulla. Dormo come se fosse la mia unica salvezza, e dormo per ore e ore. E come sempre: nel mio sonno appaiono le mie paure più grandi.


Angolo autrice: 

Questo capitolo è più corto degli altri, me ne rendo conto. Diciamo che è un po' un capitolo di transizione, finalmente iniziamo a capire che cosa pensa davvero Kylo della situazione in cui sono, e di conseguenza conosciamo anche l'opinione di Rey. 

Il prossimo, prometto, sarà lungo come gli altri! Fatemi sapere che ne pensate!  



Introspection - A Kylo Ren storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora