Parte 1 senza titolo

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Alec era amico di Magnus fin dal primo anno ad Hogwarts. Lui era al primo anno, Tassorosso, mentre Magnus era al secondo ed era Corvonero. Era stato il suo primo amico lì ad Hogwarts, e nonostante la differenza d'etá Magnus non si era mai stancato di Alec.

Ora Magnus era al settimo anno, ed Alec al sesto.

Magnus stava con Camille Belcourt, una ragazza che si era trasferita l'anno prima da Beauxbatons, e che in breve era diventata la più popolare della scuola. La ragazza più popolare con il ragazzo più popolare. Alec avrebbe voluto alzare gli occhi al cielo tutte le volte che Camille-la-perfetta lo diceva.

Come avrebbe voluto vomitare tutte le volte che Camille e Magnus si facevano una visita ortodontica approfondita a vicenda. Forse era solo sua impressione, ma Camille sembrava farlo tutte le volte che Alec era nei paraggi.

Alec era geloso. Geloso marcio.

Aveva scoperto di provare qualcosa per l'amico a quattordici anni, e da allora vedere Magnus uscire con tutti i ragazzi e le ragazze della scuola era stato come venir colpiti ripetutamente con la maledizione Cruciatus. Sapeva che l'amico non sarebbe mai e poi mai uscito con lui, e non poteva permettersi di perdere la sua amicizia. E poi Camille era la sua anima gemella, a quanto pareva. L'aveva detto Magnus stesso.

Era la sera del 31 dicembre. Erano tutti in Sala Grande a festeggiare. Alec se ne stava in un angolo a guardare tutti divertirsi, mentre lui rimuginava sui suoi problemi e beveva alcol di nascosto dai professori (Jace aveva molto probabilmente a che fare con la comparsa degli alcolici). Vedere Magnus abbracciato a quella smorfiosa di Camille gli faceva venire voglia di andare lì e tirarle il collo. Tutte le volte che era sul punto d'alzarsi e mettere in atto il suo piano, si versava un bicchiere di... qualsiasi cosa fosse quello che stava bevendo. Ormai, a metá bottiglia, era diventato un gioco con sè stesso.

Erano le undici meno un quarto quando si sentì toccare una spalla da qualcuno:

<< Alec, ma quanto hai bevuto?!? >> Alec alzò lo sguardo e vide Magnus, con l'espressione preoccupata. Rise. Era talmente ossessionato da Magnus che ormai lo vedeva pure nei suoi deliri da ubriaco.

<< Ti porto a letto, vieni. >> disse il più grande, tirandolo in piedi. Alec si ancorò alla bottiglia, Magnus gliela tolse dalle mani: << Basta Vodka, Alec. Per stasera sarai fortunato se non finirai in coma etilico. Ma si può sapere che hai nella testa? Non reggi l'alcol e decidi di ubriacarti. >>

Alec rise per tutto il tragitto fino alla sua stanza, mentre Magnus lo sorreggeva. Non sapeva perchè rideva, ma qualcosa, in tutta quella situazione, lo divertiva moltissimo.

Magnus lo spogliò, tentando di non guardare il corpo scolpito dell'altro ragazzo. Era il Portiere della squadra di Quidditch Tassorosso, ed aveva un fisico invidiabile. Addominali e pettorali che neanche Michelangelo sarebbe riuscito a scolpire, i bicipiti forti che Magnus avrebbe voluto sentire attorno a sè. Si morse il labbro inferiore, mentre Alec si contorceva sul letto in mutande, mugugnando quanto gli piaceva la Vodka.

I pantaloni di Magnus si fecero dolorosamente stretti. La veritá è che era innamorato di Alec da sempre. Vederlo quasi nudo a contorcersi nel letto gli faceva pensare al dolce e casto Alexander in pose decisamene poco caste.

<< Alec, per favore, stai fermo e mettiti il pigiama. >>

Alec si tirò a sedere: << Ma fa troppo caldo Magnus!! >> disse, con voce roca. Magnus deglutì. Non poteva saltargli addosso, non poteva, tanto più che era ubriaco.

Alec si accorse della sua reazione, guardò il rigonfiamento nei pantaloni ridicolmente stretti del più grande e mise su un ghigno:

<< Ti piace quello che vedi, Magnus? >>

La voce roca di Alec che diceva il suo nome fece perdere ogni inibizione a Magnus.

In breve fu tutto bocche, denti e lingue ovunque.

Magnus era sopra Alec, che gli baciava il collo e gli sbottonava la camicia.

I denti di Magnus percorrevano le spalle di Alec.

Le loro bocche si trovarono e le loro lingue danzarono insieme.

<< Alec, aspetta. >> riuscì a dire Magnus, tra un bacio e l'altro.

<< Non pensare, Mags. Lo voglio. Non fermarti. >> Magnus guardò il più piccolo. Aveva le guance rosso porpora e le pupille dilatate che inghiottivano tutto il blu dei suoi bellissimi occhi.

Ad un certo punto lui o lo stesso Alec doveva aver tolto i boxer al più piccolo.

<< Sei sicuro? >>

<< Mai stato più sicuro. >>

Quando finalmente Magnus entrò in Alec, partirono i fuochi d'artificio.

I due si guardarono, e scoppiarono a ridere.

<< Buon Anno, Alexander. >>

<< Buon Anno, Magnus. >>







Ok, non so da dove è uscita. Non è 'sto gran che, ma volevo scrivere qualcosa per Natale, ma non avevo in mente niente, allora provo a pubblicare questa. 

Spero che qualcuno piaccia e...niente, ancora 

FELICE ANNO NUOVO!!

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