15.

98 11 15
                                    

" Chiudi gli occhi e immergiti. L'acqua è per te. "

Rumplestiltskin filava la paglia nella sua cella.
" Ti stai divertendo col tuo nuovo giocattolo? " chiese la Wicked Witch entrando nella stanza.
" Fila....scaccia la follia....abbandona la pazzia...." mormorava.
" Perché mai abbandonare la follia? Ti rende quello che sei...." disse Freya ridendo.
" Tu...figlia della Evil Queen, somigli ogni giorno di più a tua madre. Scorgo nei tuoi occhi la stessa follia di tuo padre...." rispose lui, avvicinandosi alle sbarre.
" Cosa sai di mio padre? " si fece subito rabbiosa lei, prendendolo per il collo.
Lui rise malvagiamente. " Un vero guerriero a dirla tutta. Un pazzo che credeva che la Evil Queen avrebbe potuto amarlo... Disperso in battaglia o forse completamente impazzito...prigioniero della sua follia, dearie. " rispose lui ridendo.
" Tu...tu..." prese un coltello e glielo infilò nel cuore.
" Oh dearie, dearie...hai ancora tante cose da imparare..... " lo sfilò come se gli avesse fatto il solletico.
" Dimmi il suo nome!!" gli urlò, sbattendo le mani con forza contro la sbarre.
" Cloud. Sappi che a tua madre non è mai importato nulla di lui, era solo uno dei suoi giocattoli. " gli rispose Rumple, ridendo malvagiamente.
"Basta!!!" urlò Freya, scatenando una forza tale da creare un terremoto.
Sembrava essere sott'acqua, le mani sulle orecchie, un fischio assordante nella testa.
Zelena si affrettò a prendere una boccetta e a catturare un suono di quella energia.
" Ora abbiamo l'oscurità. " affermò, mentre Freya iniziò a riprendersi.
" Si..." mormorò la principessa, mentre si rialzava da terra, appoggiandosi alla sedia vicina.

Il piccolo Roland giocava tranquillo sulla spiaggia.
Le onde gli toccavano i piedi nudi e i capelli ricci erano leggermente bagnati.
Lui continuava a schizzare e a sguazzare tra le onde, quando una troppo grossa stava per travolgerlo.
Un uomo prontamente lo spostò dalla traiettoria dell'onda.
" Tutto bene, piccolo?" gli chiese.
" Si tutto bene. Hei e tu chi sei?" gli rispose Roland.
" Diciamo che facciamo un gioco, va bene? Tu sei l'esca ed io sono un lupo... Vedi tu sei l'esca per farmi entrare al castello, ma non puoi essere l'esca se tu sei morto!" esclamò ridendo, spaventando sempre di più il piccolo Roland.
" Io voglio andare a casa...dalla mia mamma" disse tra i singhiozzi.
" Oh ma lo so....è per questo che mi porterai da lei...." rispose lui, scompigliandogli i capelli.
" Chi sei tu?" chiese il bambino, con gli occhia ancora lucidi.
" Puoi chiamarmi J, tesoro. " rispose lui con un sorriso isterico.

Al castello della Evil Queen tutto sembrò essere più in fermento del solito.
Henry, intento a cercare Roland, salì nelle stanze della mamma.
La mamma,nel frattempo, era intenta a baciare appassionatamente Robin Hood.
" Perché lo stai facendo?" le chiese Robin tra un bacio e l'altro.
" Perché voglio una seconda occasione e perché ho capito che non apprezzavo quello che avevo. E ora non voglio buttare via niente. " rispose Regina, riprendendo a baciarlo.
" Mamma!!" disse Henry, entrando nella stanza.
" Oh scusa, ma è importante. "  esclamò imbarazzato.
" Certo... Dimmi " rispose lei, ancora più imbarazzata.
" Roland è scomparso! L'ho cercato ovunque ....." disse Henry, visibilmente preoccupato.
" Scendiamo a cercarlo. " rispose lei, uscendo dalla stanza, seguita da Robin.

Il piccolo Roland corse veloce verso il castello.
Il vento gli scompigliava i ricci, mentre J lo seguiva a distanza.
"Mamma!!!" urlò, vedendola nel giardino.
"Roland che è successo? " chiese vedendo il bambino in lacrime.
"Un uomo. Sta attenta!! " disse tra i singhiozzi, mentre J entrava nei giardini applaudendo.
"Brava! Complimenti bel castello..... Siete davvero una regina, allora. Ora ho una piccola,minuscola domandina da porvi, vostra maestà. " disse lui, facendo un inchino plateale, mentre Roland si nascose dietro la gonna di Regina e Robin impugnò l'arco.
" Dov'è Freya? Che cosa hai fatto alla mia baby?" chiese lui rabbioso verso di lei e puntandole un fucile contro.
Con un gesto della mano, Regina lo lanciò dall'altro lato del giardino.
" Qui non funziona, J. Non ti azzardare a toccare mia figlia un'altra volta o conoscerai la vera Evil Queen!!!" disse accendendo una sfera di fuoco.
" Tu...tu sei la Evil Queen? Freya è...è tua figlia?!" chiese lui, spiazzato.
" Si. E adesso cerca vendetta, perché...."
" Perché l'hai abbandonata. Tu sei quella stronzetta che l'ha abbandonata!!!" urlò J saltandole addosso.
" Lasciala immediatamente!!" Robin Hood lo trascinò via.
J era furioso.
" Dove si trova ora?" chiese.
" Da mia sorella, la Wicked Witch. " gli spiegò.
" Quindi non sei tu la Wicked Witch? Bene....fantastico, davvero. E hai intenzione di abbandonarla di nuovo?" gli chiese con sguardo assassino.
" Non ho intenzione di abbandonarla!!" rispose lei, alzando la voce.
" Si può sapere che diavolo succede?"
Snow comparve alle loro spalle.
" Ma tu sei...."
" Si. E voglio riavere la mia ragazza, così da tornare casa. " rispose lui, con un sorriso isterico.
" Non c'è modo....e comunque non andrai da nessuna parte con mia figlia, dopo che l'avrò ritrovata. " rispose lei, rabbiosa.
" Smettetela per favore!!" strepitò Snow.
" Comunque non ci siamo presentati, Snow White. Ora.... Lui verrà in missione perché più siamo meglio è. Vieni ti raccontiamo tutto " disse guardando storta la Regina, per poi sorridere a J.
Regina scocciata, seguì Snow.

Rumple continuava a filare ininterrottamente da giorni.
Lasciò un filo d'oro lunghissimo, che fuggiva fin oltre le sbarre, fino alla porta principale.
" Ecco qui. Filare ti calma la mente....oserei dire il cervello. " trasformò il filo in un cervello dorato e lo ripose in uno scrigno dove conteneva la spada di Cora, la boccetta con dentro la dimostrazione di oscurità, il martello con il quale Rumple si era azzoppato nella guerra degli orchi e il cervello appena conquistato.
" Mancano solo il cuore di tua madre e il bambino e, quando arriveranno, la nostra vendetta potrà avere inizio. " disse Zelena a Freya, chiudendo il cassetto con un incantesimo di protezione.
La testa di Freya era altrove : al suo Puddin, ciò che voleva di più al mondo, ad un suo abbraccio pronto a scaldarle il cuore e a dirle che sarebbe andato tutto bene.

The Saviour ~ Once Upon a Time #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora