Far finta che tu sia accanto a me// One-shot

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One-shot ad alto tasso erotico. Se non vi piace il genere, non leggete!

Buona lettuta agli intrepidi :)

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Giovanni stava parlando al telefono con Andrea. La differenza di ora tra Trento e Tokyo, dove si trovava in quel momento il compagno, era terribile.

Giovanni non vedeva l'ora che lui tornasse a casa, ormai mancava solo qualche settimana.

Era quasi mezzanotte e Giovanni e Andrea avevano già parlato delle loro giornate. Un momento di calma confortevole si instaurò tra di loro fino a quando Andrea gli fece una domanda.

-Allora, Giova, cosa stai indossando?-

Giovanni ridacchiò.

-Cosa sto indossando? Seriamente, Andre, questa deve essere la più vecchia sul libro-

-Già, ma sta funzionando, vero?-

Giovanni si appoggiò sul cuscino e aprì le gambe per stare più comodo. Ora che stavano insieme, anche la frase più scadente poteva eccitarlo quando lui la diceva con quel tono della voce così virile.

-Potrebbe essere-

-Dai allora, dimmelo-

Giovanni guardò il suo corpo.

-Beh, mi stavo preparando per andare a dormire prima che mi chiamassi, quindi sto indossando una delle tue magliette che hai lasciato qui. E dei boxer rossi-

-E' così dolce, piccolo. E anche fottutamente sexy-

Giovanni rise.

-Se ti aiuta, la tua maglietta copre a malapena il mio sedere-

Andrea gemette.

-Già, questo...ehm, questo decisamente aiuta-

Giovanni sorrise malizioso.

-Cosa mi dici di te?-

-Solo i miei boxer. Non sono ancora sceso dal letto-

Giovanni chiuse gli occhi e si immaginò Andrea nel suo letto, le lenzuola sparse intono al suo corpo e lui coperto solo dai suoi boxer.

Era una bella immagine.

-Vorrei che tu fossi qui-

-Anch'io vorrei essere lì. Allora potrei baciarti e potrei mordicchiarti quel punto sul collo che ti fa sempre impazzire-

Giovanni sibilò mentre se lo immaginava.

-Cosa faresti dopo?-

-Ti libererei da quella maglietta e ti massaggerei il petto. Passerei le mani sui tuoi capezzoli fino a che diventerebbero duri, poi li leccherei e li succhierei fino a quando tu non mi pregheresti per altro-

I capezzoli di Giovanni si indurirono automaticamente a quel pensiero e tirò i fianchi in aria. Mise l'altoparlante sul telefono e si sedette velocemente per togliersi la maglietta che poi scagliò giù dal letto.

Si sdraiò di nuovo e si massaggiò il petto. Poi si leccò le dita e le fece ruotare intorno ai suoi capezzoli per simulare la sensazione della bocca di Andrea su di lui.

Giovanni poteva sentire il compagno respirare pesantemente attraverso il telefono.

-Ti stai già toccando, piccolo?-

Far finta che tu sia accanto a me// CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora