Capitolo 13

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Sono al settimo cielo,non avrei mai creduto che un giorno sarei stata con David,la mia cotta adolescenziale.
Non vedo l'ora di uscire da questa università,mi ha mandato un messaggio dicendo che sarebbe venuto a prendermi fuori scuola.
Dalida mi dà un gomitata e sorride.
-"Allora? come va con il fusto pompiere"
-"Dalida smettila!"arrossisco.
-"Non dirmi che adesso non ne vuoi parlare,ormai è quasi un mese che stai con lui"
-"Beh,è perfetto..."dico con occhi sognanti.
-"Come si suol dire ti fa star bene!"annuisco.
La campanella suona e annuncia che le lezioni sono finite. Prendo i libri e corro a posarli nell'armadietto.
Mi sento osservata così mi giro e vedo che il capitano della squadra di basket,Marc,mi sta fissando. Gli rivolgo uno sguardo perplesso e si avvicina a me.
-"Ciao Carola!"
-"Ciao Marc"
-"Come stai? a quanto ho visto alla fine ti sei messa con quello"
-"Quello? a chi ti riferisci?"
-"Si vede che hai ancora l'amnesia,lui non ti ha detto nulla?"
-"Ma di cosa parli?"
-"Ehm Carola andiamo"
Annabeth arriva insieme a Dalida e mi trascinano fuori lontano da lui.
-"Perché l'avete fatto? mi stava dicendo..."
-"Sciocchezze,non lo pensare...prima che avessi l'incidente lui voleva uscire con te ma gli hai dato buca,tutto qui"dice Dalida.
-"Non ricordo"
-"Appunto lascialo nel passato!"risponde Annabeth.
Da un mese a questa parte si comportano in modo strano.
-"Dovete dirmi qualcosa?"chiedo.
-"No è tutto apposto...andiamo c'è David laggiù"
Alzo gli occhi e lo vedo,corro da lui e lo abbraccio dandogli un bacio.
-"Ehi ti sono mancato!"
-"Si molto,la lezione di storia non finiva più!"sospiro.
-"Immagino,dai vieni andiamo a mangiare qualcosa"
Ci mettiamo in auto e mi porta a casa sua.
Prepara un buon pranzetto e dopo ci stendiamo un po' sul divano.
Ripenso a quello che mi ha detto Marc,quando parlava di quello intendeva David,cosa non mi ha detto e che devo sapere?
Mi sta venendo mal di testa,ho degli flash back che durano pochi secondi e non riesco a collegare.
-"Ehi Carola stai bene? sei pallida!"dice David.
-"Oh mi è successa una cosa strana oggi!"
-"S-strana,in che senso?"chiede con aria preoccupata.
Ma cosa hanno tutti oggi?
-"Ho dei piccoli flash back ma non riesco a ricordare,poi oggi dopo le lezioni Marc,il capitano della squadra di basket ha parlato di te,non so cosa intendeva dirmi"
-"Che cosa? che ti ha detto?"scatta in piedi.
Si sta agitando e vedo che stringe i pugni.
-"Stai calmo David...mi ha solo chiesto se stavo con te ora,e che tu non mi hai detto delle cose...non riesco a capire,cosa è successo prima di questo fortuito incidente?"sbotto.
Voglio poter ricordare,non ne posso più di tutti questi misteri.
Fa un sorriso tirato e mi dice che deve andare al bagno.
Alzo gli occhi al cielo,fa sempre così quando c'è qualche problema che non vuole dirmi.
Lo sento parlare a telefono ma non riesco a comprendere cosa dice,ha un tono molto infuriato e credo che colui che è dall'altra parte del telefono,domani avrà l'orecchio sordo.
Busso alla porta e gli chiedo di uscire. Stacca la chiamata ed esce con sguardo basso.
-"Ti accompagno a casa"
-"Perché? con chi parlavi?"
-"Nessuno,cose di lavoro"
-"A me non sembrava,dimmi cosa sta succedendo"
-"Niente Carola davvero,adesso andiamo"
Mi prende per le spalle e usciamo di casa.
Arrivati mi lascia un bacio al volo e corre subito via. Di solito mi aspetta fin quando non entro dentro,ma questa volta non lo fa. Davanti alla porta di casa mi fermo,devo scoprire cosa sta succedendo,perché mi nasconde ciò che è accaduto.
La porta si apre e mia madre fa la sua comparsa.
-"Dio Carola mi hai fatto prendere un colpo,che ci fai qui fuori?"
-"Ora sono tornata,posso prendere l'auto di papà ho un appuntamento con Dalida"mento.
-"Oh David non poteva?"
-"No aveva un urgenza"
Annuisce e mi da le chiavi così mi affretto e torno in città.
Vado a casa prima di Dalida e poi Annabeth,ma di loro nessuna traccia. Le ho anche chiamate ma non mi hanno risposto.
Mi fermo al Tom's pub per prendere qualcosa da bere,devo schiarirmi le idee.
Non penso che David abbia un'altra,è impossibile.
Dopo qualche bicchiere vedo un cameriere avvicinarsi a me.
-"Ciao...ma tu sei,oh si ora ricordo"
-"Come prego?"
-"Ti ho vista più di un mese fa,sono uscito per buttare la spazzatura e tu eri in un auto che dormivi"
-"Davvero?"lo sprono a parlare.
-"Si,eri ubriaca...ricordo che avevi una bottiglia di vodka in mano,vuota e poi..."
-"Poi...?"
-"Sei scesa e pioveva,un ragazzo si è avvicinato e ti ha abbracciato e poi...mmh aspetta"
-"Un ragazzo? com'era fatto? cosa mi ha detto?"
-"Aspetta non ricordo bene,ah si...tu hai urlato,urlavi forte,gli hai detto che ti eri innamorata e lui ti aveva uccisa,che lui non ti aveva aspettato"confessa.
Mi alzo tremante,ecco cosa intendeva quando mi ha detto in caserma che non mi aveva aspettata.
Corro fuori al locale e inizio a piangere. All'improvviso un flash back mi paralizza e tanti avvenimenti scorrono davanti ai miei occhi. La serata del festeggiamento con le ragazze,lui che arriva con una mora e la bacia,io che corro via,io che cambio atteggiamento,io che piango e gli urlo sotto la pioggia che lo amo,e che mi ha uccisa,poi che scappo con l'auto e lui non mi segue. E poi...l'incidente e il buio.
-"Non può essere!"piango,sono senza fiato.

Perché non me l'ha detto,perché me l'ha tenuto nascosto

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Perché non me l'ha detto,perché me l'ha tenuto nascosto. Ho fatto anche l'amore con lui,come ha potuto guardarmi negli occhi e non dirmi nulla.
Mi inginocchio,lui non mi aveva aspettata e l'incidente e la perdita di memoria hanno fatto si che io dimenticassi tutto il male che mi ha fatto,lui mi aveva uccisa ed ora mi ha uccisa due volte. Non lo perdonerò mai.
Arranco verso l'auto e mi chiudo dentro. Prendo un respiro ed urlo,urlo tutto ciò che ho nel corpo,urlo per ciò che lui mi ha fatto,per avermi incatenata di più a lui,per aver fatto in modo che lui fosse la mia unica fonte di salvezza,io non sono niente senza di lui. Come ho potuto non ricordare,faceva troppo male.
Sbatto la testa contro il volante più volte,vorrei che questo dolore scomparisse dentro il petto,questo vuoto che ormai non può essere più riempito. Come può essere che la persona che può renderti felice è la stessa che ti fa soffrire. Credevo che questo detto non fosse vero,ma lo sto provando ora sulla mia pelle. Le mie amiche lo sapevano,anche loro mi hanno tradito,tutti mi hanno tradito. Mi hanno mentito e mi hanno fatto credere che la colpa fosse mia,in parte è così ma David ha la colpa di tutto. Mi ha illusa e io ne pago le conseguenze.
Un bussare vicino al finestrino mi fa trasalire. È il cameriere di prima. Abbasso il finestrino e lui mi sorride.
-"Mi dispiace se ti ho fatto ricordare queste cose"
-"N-non ti preoccupare...io non ricordavo nulla perché ho fatto un incidente quella sera,ma grazie a te adesso si"
-"Scusami,non sapevo che avessi un amnesia..."
-"Non scusarti,hai fatto bene"
-"Oh...ok"
Rimane così fermo e in silenzio ancora per un po'.
-"Hai dove andare? puoi venire da me,tra cinque minuti stacco"
-"Non vorrei disturbare"
-"Oh no ci metto poco"
Annuisce e lo aspetto,poi mi indica la strada e andiamo a casa sua.
È molto carina e spaziosa,vive da solo poiché i suoi genitori sono sempre fuori per lavoro.
-"Non ti ho chiesto come ti chiami"dico.
-"Si che sbadato,sono Caleb"
-"Piacere io sono Carola"
-"Bene Carola hai fame?"
-"Un po' si"sorrido.
-"Preparo dei panini va bene?"annuisco.
Dopo aver mangiato Caleb mi prepara il letto nella stanza degli ospiti e vado a dormire.
Il mio telefono vibra nel momento in cui sto prendendo sonno. I miei non possono essere perché li avevo avvisati che non sarei tornata. Appena vedo chi è mi irrigidisco. È David.
Rifiuto la chiamata e riposo la testa sul cuscino. Poi il telefono si illumina,un messaggio.
<Dove sei Carola? i tuoi mi hanno detto che dormivi da Dalida,ma non sei lì...non farmi preoccupare>
Come osa telefonarmi,non lo voglio sentire mai più.
Prendo sonno all'alba e non mi curo più degli altri messaggi e chiamate che arrivano.


°°°°°°
Eccomi con il nuovo capitoloooo.
Carola scopre tutto quello che è successo prima di dimenticare.
Si sente tradita da tutti,perfino dai suoi genitori.
Grazie al cameriere Caleb gli fa tornare la memoria e la ospita a casa sua per la notte.
Cosa succederà ora ai nostri amici?
Carola non lo perdonerà mai oppure l'amore che prova per David è troppo forte?
Lo scopriremo presto.
Baci! 😘
Commentino e stellina 🌟

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