Era una sera d'ottobre. Sedevo alla scrivania assorta nei miei pensieri, scomposti come le foglie arancioni che danzavano fuori dalla finestra, mosse dal vento. Ad occhi chiusi ripercorrevo ogni attimo della giornata appena trascorsa, e non riuscivo a dimenticare lo sguardo di Lalage: penetrante era il solo aggettivo capace di descriverlo.
L'avevo conosciuta quella mattina, si era appena trasferita da Milano e la preside l'aveva inserita nella mia classe.
«Si chiama Lalage, e sarà vostra compagna di classe», così l'aveva presentata la nostra insegnante quando lei era entrata, poi, le aveva indicato il posto accanto al mio.
Per tutta la mattina non ci eravamo nemmeno guardate, ero molto timida e lei non mi aveva rivolto parola; in pausa pranzo, però, vedendomi sola, si era avvicinata.
«È libero qui?» mi aveva chiesto indicando le nove sedie vuote intorno al tavolo al quale sedevo.
È stata una delle mie prime amiche.
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Rainbow is my favorite color
DragosteLalage e Sofia hanno diciassette anni, una vita davanti e un passato solitario; due adolescenti come tante ma legate da un filo invisibile, inestricabile.