< Già...Solo che sono saltati fuori degli altarini e quindi l'affidamento è stato dato al padre, che abita qui > mi spiega lui con fare tranquillo, solo che io non lo sono affatto ! Non ditemi che quel ...Coso tornerà qui. Se esiste un Dio, mi spieghi perché questo, cosa ho fatto di male ?! < Quindi ci troveremo di nuovo tra i piedi quello lì ?! >. < Esatto, mi ha detto che tornerà la prossima settimana > specifica lui ancora perplesso dalle mie reazioni spropositate. < Aspetta un momento...Come fa ad avere il tuo numero ? > chiedo improvvisamente. Infatti, io non lo memorizzerei neanche se mi pagassero per averlo in rubrica. < Perché l'ultimo giorno delle medie ci siamo scambiati i contatti, ci sentiamo su WhatsApp > mi dice con fare serafico, quasi fosse la cosa più naturale del mondo. < E perché non me lo hai detto ?! >. Ros mi guarda ancora più perplesso, quasi non avesse capito la mia domanda. < Perché, c'era qualcosa da dire ? > mi domanda molto candidamente. < Vabbè, lasciamo perdere...> sospiro con fare stanco ed esausto. Oggi è successa una cosa estremamente bella...Ed una oserei dire catastrofica ! Vi starete chiedendo, perché tanto casino per il ritorno di un vecchio compagno di scuola ? Bene. Lucian, anche detto il " coso " è antipatico come la morte, almeno con me. Non c'era giorno che mi lasciasse stare, che una cazzo di cosa gli andasse bene! In più, cercava sempre di tenere Ros tutto per sé. Giuro, c'è stato un anno che credevo di impazzire. E se portavo un disegno, faceva schifo. E se prendevo un bel voto, sicuramente per lui avevo copiato...Una volta rischiai di prendermi un due per colpa sua ! Difatti disse alla prof di mate delle medie che nascondevo i bigliettini nel portapenne. Ovviamente, dimostrando che lì dentro non c'era niente, l'avevo scampata. Un'altra volta mi offrì quella che asseriva essere una bibita alla menta, per poi scoprire aveva messo la polvere del peperoncino calabrese, la menta ovviamente copriva l'odore. Me l'ero scolata quasi tutta d'un fiato e...Lascio a voi l'immaginazione. Ma non è finita...Perché mi ricordo ancora della mia cartellina di tecnica tutta scarabocchiata con disegni di dubbio gusto ! Per non parlare di quando si mise a nascondere i miei vestiti dopo educazione fisica ! Ovviamente Ros cercò di fargli dare una calmata, difatti disse che se mi avesse trattato ancora così, non gli avrebbe più rivolto la parola, se non denunciato dal preside. Sì, ma intanto era sempre combattuto, perché con lui si comportava in maniera COMPLETAMENTE differente. E quindi non è mai riuscito proprio ad odiarlo, come invece io so fare benissimo. < Senti Ros, posso venire anch'io a salutarlo ? > domando all'improvviso. Voglio sistemare i conti con quella testa di ... < Eh ? Sì certo, non c'era neanche da chiederlo > mi risponde tutto sorridente. Quella che Ros prende per giovialità e riconciliazione, in realtà è solo desiderio di...Vendetta ! E poi, a dirla tutta, non voglio che Ros stia da solo con quel tipo. Non si sa mai che cominci a giocare pure a lui dei brutti tiri ! Comunque, da come me lo ricordo io, aveva 20 chili di sovrappeso, brufoli ovunque sulla faccia e capelli a spazzola, con lo sguardo da classico tamarretto. Che poi, non m'importa nulla dell'aspetto fisico delle persone a cui voglio bene, potrebbero anche essere dei mostri di Lock Ness, ma se metto qualcuno sulla lista di chi mi sta sul culo, ogni dettaglio diventa insopportabile. Alla fine ricevo tutti i dettagli del caso, teoricamente lo incontreremo al bar alle 16.30 mercoledì prossimo. Alla fine io e Ros decidiamo di tornare a casa. Comunque una cosa è sicura, farò vivere a quel tipo una giornata indimenticabile...E non nel senso buono del termine. Tutti i guai che mi ha fatto passare glieli farò pagare molto salati. Però, se penso che da mercoledì prossimo lo troverò nuovamente come vicino di casa mi viene la morte dentro. Non basterà la vendetta di un giorno per sopportarlo altri anni. No. Vabbè, magari riuscirò ad ignorarlo, si spera.
Intanto una settimana è passata con l'ansia, oggi è il giorno del giudizio. Intanto sto aspettando Ros sotto casa sua per poi dirigerci verso il bar vicino al parco. Non so ancora come mi vendicherò, ma statene certi che lo farò. Sì, posso sembrare esagerato, ma girare con il volto in fiamme per via del peperoncino non è affatto una cosa piacevole. Alla fine vedo Ros davanti al cancello, lui sì che è tranquillo, io invece ho una faccia tiratissima. Comunque, per distrarmi, penso a quanti chili avrà messo ancora su da cinque anni a questa parte. Sarà diventato come quelli di " Vite al Limite ".
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Nobody's like you ( boys love )
RomanceDue amici che ne combinano di tutti i colori, due sentieri intricati, due barche in mezzo al bosco...