||1||

15 2 0
                                    

"Siamo fatti della materia di cui sono fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita.-W.Shakespeare"
Le solite frasi che postavo sui social, niente di nuovo, ma le adoravo, e le adoro tutt'ora, perché mi fanno sognare e quanto è bello farlo. Sognavo ad occhi aperti la mia grande storia d'Amore, quella che sognano tutte le ragazze della mia età, perché infondo è questo il bello dei diciassette. La mia vita sembrava perfetta, avevo delle amiche meravigliose, una famiglia che mi sosteneva in tutto, ottimi voti a scuola, eppure sembra mancasse qualcosa. Riuscivo a rapportarmi abbastanza bene anche con l'altro sesso, ma non era questo che volevo. Mi ero annoiata delle solite uscite con i soliti ragazzini viziati e stupidi, volevo qualcosa di diverso, volevo dare una svolta alla mia vita sentimentale, ma quanto più cercassi il grande Amore della mia vita, più sembrava non arrivare mai. Iniziai a conoscere gente nuova, con la costante speranza di trovarlo, ma niente da fare. Durante l'estate ripresi a frequentare una vecchia amica delle medie. Perdemmo i rapporti perché lei si trasferì vicino Roma è da allora ci iniziammo e sentire sempre meno fino a perderci definitivamente, eppure, stranamente la incontrai li quella sera, fuori la discoteca del campeggio dove avrei trascorso le mie vacanze.
-com'è piccolo il mondo!- le dissi.
-beh, ma fa sempre piacere vedere una vecchia faccia dove non conosco quasi nessuno.- mi rispose.
Iniziammo così a parlare del più e del meno, di cosa era successo negli anni che ci eravamo perse, delle amicizie, gli amori... sopratutto quelli. Ecco. Ritornai a pensare a quella maledetta faccenda e cambiai espressione. Marta se ne accorse in un lampo ed è così che mi chiese: -ehi che ti prende? Sei passata dall'essere strafelice a non so cosa... hai un viso così triste tesoro. Dimmi cos'è che non va.-
Iniziai a raccontarle di quello che mi passava per la testa nell'ultimo periodo, forse stavo facendo davvero un dramma per così poco. Marta mi consolò: -è normale, capita spesso anche a me. Ma sii fiduciosa, dai tempo al tempo, arriverà quando meno te lo aspetti.-
E pensai che avesse davvero ragione. Così tornò un sorriso a dare luce al mio viso. Ci divertimmo da matte quella sera. Facemmo anche amicizia con due ragazzi più grandi di noi, ma infondo era estate, tutto era concesso. Non diedi peso all'uscita con quel ragazzo, sapevo che lo avrei perso di vista, e così fu. L'estate finì, e con lei anche le giornate con Marta.
-Promettimi che continueremo a sentirci!- mi disse.
-Te lo prometto. E ti prometto anche che ci rivedremo il prima possibile.- le risposi.
Lei mi sorrise, salì in macchina e partì. E poche ore dopo feci lo stesso anch'io.
Ritornò così anche settembre e insieme a lui le solite giornate tra i banchi di scuola con le solite compagne di classe, i soliti pettegolezzi, i soliti pensieri, la solita vita.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 11, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Sotto lo stesso cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora