School Project

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Oggi è il primo giorno di scuola...Nuova classe, nuovi professori, nuove avventure. Sono un po' timoroso ma non vedo l'ora di andare in avanscoperta ! Conoscerò quelli di Design e un pezzo dell'altra classe del Figurative ( ce ne sono due ), in effetti mi trema un po' la pancia. Spero comunque di fare subito nuove amicizie e che i prof siano bravi tanto quanto quelli dell'anno scorso...Tsk, ma che stronzate.

Mi sono svegliato male, non ho fatto colazione, adesso sono seduto sul pullman e sembro uno zombie incazzato. Ah, devo calmarmi. Non posso essere così già dal primo giorno. Adesso sta per arrivare Ros tutto trafelato, unica visione salvifica che solleva un po' il mio animo depresso. < Wow, per un pelo ! > esordisce lui mentre con una piccola rincorsa sale sul mostro di metallo. Appena individua il posto libero vicino a me, si mette subito a sedere. < Ciao Finn ! Grazie per avermi tenuto il posto ! >. Ma come fa ad essere così pimpante sin dal primo mattino ?! sembra fresco come una rosa ! Misteri della vita. < Niente, figurati...> rispondo ancora rintronato, effetto prodotto dalla sveglia alle 6.30 del mattino, odio alzarmi presto. Odio il Lunedì, Odio i pullman affollati, odio...Vabbè, non voglio scassare con tutto l'elenco. < Pronto per la scuola ? > mi domanda dandomi una sorta di pacca sulla spalla che io prendo come un modo per farmi rinvenire dal mio addormentamento. < Ti sembro pronto ? > domando io mettendomi una mano in fronte. < Ehm...No ! >. Dopo circa mezzora arriviamo davanti a scuola, lungo i cancelli c'è già l'affollamento, roba da delirio. Siccome siamo arrivati presto, dobbiamo aspettare in mezzo a quella calca soffocante. Dopo qualche minuto sotto il venticello fresco di Settembre, qualche bidella scazzata apre il portone che ci porterà all'inferno. Io e Ros camminiamo senza meta per un bel po', fin tanto che non m'imbatto nei nuovi compagni di Design che mi indicano la strada. A quel punto sento che devo dirgli addio, almeno fino all'intervallo. Dopo una serie di " prenditi cura di te", " buona fortuna" e " presto ci rivedremo", mi avvio verso il mio cammino solitario. Arrivo, finalmente nella classe giusta... C'è gente a caso che non ho mai visto, alcuni compagni del figurative, ma non vi è traccia del coso, questo già mi regala una certa tranquillità. Intanto i gruppetti sono già stati formati, quindi non mi va di intromettermi, così mi siedo vicino ad un banco vuoto, a contemplare gli eventi. Mi sto quasi per addormentare quando una figura non identificata si siede vicino a me, poi guardo meglio e noto che è il coso. Aspettate un secondo... Chi gli ha dato il permesso di sedersi vicino a me?! < Ciao ! > mi dice questo tutto gioviale. Macché ciao e ciao ! < Tsk...Tra tutti i posti liberi, proprio qui > rispondo io senza tanti peli sulla lingua. < Ehhh ? Ma sono nuovo e sei l'unico che conosco ! ...Non dirmi che sei ancora incazzato per cose successe cinque anni fa ?! > esclama il coso con una punta di velata irritazione. Ah, allora te li ricordi ! < Guarda, lascia perdere. In realtà, se non mi rivolgerai la parola lo riterrò già un grande successo >. < Ma insomma, non sono più quello di allora. Mi rendo conto anch'io di aver fatto delle cose poco rispettose...E me ne vergogno. Però anche tu potresti pure metterci una pietra sopra ! > asserisce quello tutto convinto...Ba', antichi proverbi insegnano che il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Sto per ribattere qualcosa, quando ad un certo punto arriva la nuova professoressa di mate, a quanto pare sarà la nostra coordinatrice di classe. La giornata prosegue più o meno così, insomma, una sfilata di professori. Per tutto il tempo Lucian mi sta attaccato come una cozza allo scoglio, la mia irritazione sta salendo ai livelli storici. < Senti, perché non vai a fare amicizia con qualcuno ?! Chessò, per esempio quelle tipe che ti stanno fissando con interesse e non lasci in pace me ? >. < Ma che stronzo...Io voglio solo convincerti della mia totale redenzione ! > sussurra lievemente, anche se a me appare più come un borbotto. < Se, se. Redenzione dei miei stivali. Vabbè, fai come vuoi > gli dico oramai arreso, tanto so che non mi lascerà in pace. Non so, ha il potere di prosciugarmi di ogni energia. Ma se combina qualcosa come alle medie, stavolta un bel pugno non glielo leva proprio nessuno !

All'uscita da scuola vedo Ros accerchiato dai miei ex-compagni, sembra che si stiano divertendo. Anche da me c'è qualcuno che conosco, ma a dirla tutta, non ci ho mai parlato più di tanto, i migliori sono rimasti dall'altra parte. E poi non sono proprio di quei personaggi che fanno amicizia con tutti. Egli invece è diverso...E' molto più estroverso di me, innanzitutto. E' più cordiale di me. E' più alla mano di me. Sembra una sorta di angelo. Con tutte le mie riflessioni in testa, vado avanti per primo alla fermata del pullman, quando il cos...Lucian mi segue a ruota. Vabbè che deve prendere il nostro stesso pullman, ma così sembra che mi stolkeri. < Perché non ti sei fermato con Ros ? > mi chiede all'improvviso. Ma questo farsi gli affari suoi è un optional ?!

Evviva i personaggi che si fanno gli affari degli altri, un Lucian della situazione ci sta sempre è.è

Nobody's like you ( boys love )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora