< ...Niente di particolare. Non avevo voglia di stare in mezzo alla gente > rispondo molto semplicemente mentre guardo la strada di colore grigiastro, in contrasto con l'azzurro intenso del cielo. < Che misantropo >. Stiamo in silenzio per un bel po' di tempo quando ad un certo punto arriva anche Ros, trafelato come sempre. < Wow, ragazzi...Non mi ero accorto che fosse passato tutto questo tempo > dice ridendo. Purtroppo, vicino al coso il tempo si sente, invece. < Allora, Finn, come ti sei trovato ? > mi chiede in seguito dandomi un abbraccio. Sembra quasi una sorta di conforto. < Nella media...>. < Ehi, ehi ! Dovresti chiederlo a me, questo ! > esclama Lucian scherzosamente mentre comincia a mangiare rumorosamente delle patatine, quanto vorrei rubargliele per mangiarmele tutte, ho anche fame e oggi per l'intervallo non avevo uno spicciolo in tasca. < Ahaha, hai ragione ! Ma oggi sembrava che stesse morendo ! >. Per un po' continuo ad osservare e ascoltare loro due che parlano, fin tanto che non arriva il pullman per portarci a casa...Finalmente. Ho fame e ho voglia di dormire. Se già il primo giorno sono ridotto così, non oso immaginare i prossimi. Quindi mi metto comodo sul sedile più in fondo che c'è con un libro in testa per creare l'effetto mascherina da notte e le cuffiette con la musica sparata dentro...Ma quanto è rilassante il Black Metal ?! Sto quasi per appisolarmi nonostante quella musica assordante nella testa quando sento il vuoto sulle mie orecchie. < Finn, te l'ho detto almeno 100 volte che la musica così sparata nelle orecchie non va bene > sento sussurrare all'orecchio, la voce di Ros...Anche se mi rimprovera, la trovo lo stesso molto rilassante. < Mhm...Ma tu sai anche che mi piace così > comincio a bofonchiare mentre cerco di riacchiappare la cuffia perduta, ma lui non è intenzionato a restituirmela. < In primis, te la ridò solo se abbassi il volume...E poi che roba è questa ? Cioè...Sono grida e urla ! > esclama mentre prova ad ascoltare un pezzo del mio brano preferito. < Uh, che scassa anima, Ros ! Guarda che se non mi ridai la cuffia...Bo'...Pensa ad una punizione che poi ti dico se va bene > gli dico ormai arreso al fatto che sentirò la musica solo da un orecchio. Non c'è niente da fare, a volte è un gran bacchettone, sembra un signore di altri tempi, per certi versi. E non imprecare, la musica così alta ti rovina il timpano, la regola dei cinque secondi non vale perché i batteri si depositano subito ecc. < Va bene, ti lascio in pace Ahah > conclude ridacchiando lievemente, tanto alla fine lo sa come sono fatto. Ad, un certo punto, quasi fossero passati pochi minuti, il pullman ci deposita praticamente davanti a casa. Ancora rimbambito cerco di scendere in tempi utili, così anche Ros. < Bene, direi che siamo giunti al capolinea. Adesso Ros vado a dormire perché ho un sonno pazzesco. Ti auguro una buona giornata e a domani > aggiungo io tra uno sbadiglio e l'altro. Veramente, sembra che mi abbiano messo del sonnifero da qualche parte. < Mhm... Si era notato, Ahahah! Però mi sembravi un po' sciupato oggi. Non è che ti stai di nuovo beccando qualcosa ? >. Il suo sguardo è indagatore e preoccupato allo stesso tempo per nulla, per un attacco di sonno che mi è venuto. Ma in realtà mi piace quando si preoccupa per me, anzi... Vorrei che pensasse solo a me, ma sono conscio del fatto che sia un pensiero molto egoista, così lo tengo per me. < Ros, ti ricordi che dormivano sempre assieme, quando eravamo piccoli ? >. Egli mi squadra con un'espressione di sorpresa, poi accenna un sorriso. < Sì... Certo > mi risponde in seguito con una voce gioca, posso notare le sue guance diventare più colorite... < Bene, che ne diresti di rifarlo ? >. Il suo volto diventa tutt'uno con lo sbigottimento e aggiungerei anche un pizzico di panico. < Ehm ma... Cosa dico a mia madre? S-sta aspettando che torni... >. Ci rifletto un attimo, quando la soluzione al suo quesito mi risulta chiara e semplice. < Dille che sei da me a studiare >. < Il primo giorno di scuola ? > mi chiede lui un po' scettico, ma lo prego talmente tanto da riuscire a convincerlo a telefonare. Miracolosamente la madre dice che va bene, non fa domande. Menomale, potrò averlo tutto per me, solo io e lui. La voglia di tenerlo stretto a me si fa sempre più crescente... E questo mi preoccupa. Sto diventando dipendente da lui, dal suo calore, dalla sua voce, dal suo corpo...Tutto.
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Nobody's like you ( boys love )
RomanceDue amici che ne combinano di tutti i colori, due sentieri intricati, due barche in mezzo al bosco...