LIVE UNTIL THE END

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Era una mattina calda e pesante, l'estate era ormai in piena scena. Lisa si svegliò alle sette come era solito fare nella sua routine. Si alzò dal letto e ricoperta di sudore andò a farsi una doccia fredda. Dopo cinque minuti uscì dalla doccia, mise apposto nel bagno e questo la portò a sistemare tutto l'appartamento. Era una ragazza molto precisa e ordinata, con i piedi per terra, la testa sulle spalle e i sogni serrati nel cassetto, quasi se ne vergognava, per lei sognare era inutile, viveva nella realtà e teneva gli occhi aperti. Prudente e attenta, evitava le feste e studiava costantemente e duramente. L'Università per lei era molto importante e l'unica persona che non voleva deludere era se stessa. Non abitava al campus con gli altri perché voleva essere libera di fare di testa sua e non riusciva ad immaginarsi una vita senza il bagno privato. Lisa non aveva amici, non qui a New York. Era sola, ma stava bene.

Dopo essersi vestita, preparò la sua colazione e mangiò di fretta. Non prendeva mai la colazione in pigiama perché le sembrava una cosa da persone pigre. Lei non lo era e mai lo sarebbe diventata. Dopo aver mangiato velocemente i suoi biscotti preferiti al cioccolato fondente, bevve un sorso del suo caffè amaro e usci prendendo la borsa dalla sedia accanto alla porta, prima di chiudere la serratura tre volte, salutò Aristotele, il suo gatto rosso dai movimenti leggeri e pelo morbido. Scese le scale saltellando, non prendeva mai l'ascensore, per due motivi: 1. Aveva paura di rimanerci bloccata e la nauseava l'odore che si trovava dentro e 2. preferiva il movimento. Anche l'ascensore è per i pigri.

Quando uscì dal palazzo, un'ondata di caldo la fece sospirare. Si legò i capelli in una coda e si diresse all'ospedale sulla sua vespa rossa. Andava all'ospedale ogni mattina, non per se stessa, ma per le persone malate. Appena arrivò a destinazione, si diresse all'ottavo piano prendendo le scale. Aveva il fiatone e faticava a respirare, bevve un sorso d'acqua e andò nello spogliatoio. Si mise il suo naso rosso da pagliaccio, si sistemò la camicetta bianca e sorrise allo specchio. Era davvero buffo che una ragazza così seria facesse animazione per i bambini malati. Ma il bello era che ci sapeva proprio fare. Ormai conosceva tutti i bambini. Rose, Emily, Josh, Marcus e tanti altri che conosceva benissimo. Erano così piccoli ed innocenti eppure avevano già tanti problemi sulle spalle. Lisa vide molti bambini andare via e lasciare questo mondo e a volte si rinfacciava che non faceva niente per salvarli, farli ridere non li avrebbe curati. Ma nonostante tutto non rinunciò ai loro sorrisi.

Dopo essere passata in dieci stanze, andò a prendersi un altro caffè. Si sentiva debole e stanca, vuota, strana, diversa, assonnata e persa. Non le era mai capitato prima. Si sedette sulla sedia accanto al distributore delle bibite e sorseggiando il suo caffè caldo come quella giornata afosa, chiuse gli occhi e posò i piedi sulla sedia accanto, sentì freddo sui polpacci e pensò che nessuno si sedeva su quella sedia da molto tempo. Sentì dei passi avvicinarsi e riaprì gli occhi rimettendosi composta. Era Lucas, il giovanissimo medico biondo. Era un bel ragazzo, Lisa doveva ammetterlo e il suo carattere le piaceva, ma c'era qualcosa che la bloccava. La paura di innamorarsi, di amare, di essere amata.

“Buongiorno Lisa.” Disse Lucas sorridendo. Indossava il suo camice bianco e teneva il mano una cartellina. Si fermò davanti a lei e lei si alzò d'istinto, cercando un sorriso adatto.

“Buongiorno.” Rispose quasi sussurrando. Teneva lo sguardo abbassato, non era una ragazza timida, ma voleva nascondersi dalle sue paure.

“C'è qualcosa che non va?” Le chiese lui preoccupato. Lei alzò lo sguardo e gli occhi color ghiaccio di lui la ipnotizzarono per qualche secondo che a lei sembrò un lungo istante.

“E' tutto apposto. Ora devo tornare al lavoro, i bambini mi aspettano.” Buttò il bicchiere di plastica nel cestino e rivolse un ultimo sguardo a Lucas.

“Hai da fare stasera?” Le chiese facendola rabbrividire fino alle punte dei capelli.

“No..” Rispose sinceramente, non sapeva mentire. L'unica persona a cui mentiva alla grande, era lei stessa.

“Ti andrebbe di cenare con me?” Proseguì Lucas quasi convinto che lei accettasse.

“Beh ecco..non penso che sia una buona idea.” Lisa era seria, fin troppo.

Lucas si sentì sprofondare e senza dire niente, con un cenno la guardò andare via. Si sentì uno stupido e cacciando via il pensiero, tornò a lavorare.

Lisa era furiosa. Ricoprì il dispiacere con la rabbia e cercò di ignorare tutto quello che la disturbava. Si rimise il suo naso rosso ed entrò nella sala di Jacob, Billy e Tina.

Appena la videro entrare cominciarono a sorridere ed agitarsi dalla felicità.

Li salutò tutti con un bacio sulla fronte. Vederli ridere a causa sua la rendeva felice e sapeva che non avrebbe mai smesso. Li fece divertire con dei pupazzi, disegnare i sogni, cantare, mangiare le fragole con la panna e ballare sui letti, ma non per molto per non stancarli troppo e perché c'erano tanti altri bambini che la aspettavano.

La salutarono dispiaciuti perché vorrebbero che potesse restare ancora un po', ma erano contenti della sua visita e delle belle cose che avevano fatto insieme quella mattina.

Dopo aver girato in tutte le stanze su e giù per le scale, alla fine della mattinata Lisa era esausta, ma si sentiva soddisfatta di tutti quei bellissimi sorrisi, dolcissimi baci e calorosi abbracci che ha ricevuto. Fuori faceva ancora più caldo. Riuscì a rinfrescarsi leggermente grazie al vento che la sfiorava mentre tornava a casa sulla sua moto graziosa. 

Quando tornò a casa si buttò sfinita sul divano, il suo stomaco brontolava, ma invece di ascoltarlo si mise a studiare. Aveva dei corsi da seguire quel pomeriggio. Mentre cercava di concentrarsi sui libri, Aristotele gironzolava sotto la sua sedia strofinandosi sulle sue gambe. Lisa lo cacciò via, anche se amava molto le sue carezze. Era talmente presa dalla lettura che si dimenticò di tutto quello che la circondava, non solo fisicamente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 27, 2014 ⏰

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