A(MAR)TI

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A(MAR)TI


"Cinque minuti e sono da te"

"Non scrivere mentre guidi"

"Sono fermo"

"Ti sei fermato per un messaggio? Non ci credo"

"Però se continui a scrivere, io non arrivo più da te"

"Ti aspetto Ma non ti credo"

"Me l'aspettavo"

Infilo il telefono nella tasca del giacchetto, getto un'occhiata veloce, tra una spalla e l'altra della gente in fila, ai dolci in esposizione.

Avevo preso una bottiglia di vino, ma durante il tragitto mi ero convinto fosse poco.

È l'influenza di mamma.
Per lei non è mai abbastanza, per lei è tutto poco in termini alimentari, così prendo anche qualche pasta.

"Buonasera, mi dica."

È  il mio turno, il cameriere ha già stretto le pinze, e aspetta una risposta.

Getto un'occhiata veloce ai pasticcini, ne indico di due tipologie diverse, poi gli dico: "fai tu" (Che io c'avevo da pensare ad altre cose).

Quando esco dalla pasticceria mi accorgo che i cinque minuti promessi erano diventati 10.

Prima di rimettermi alla guida ti mando un altro messaggio.

"Scusa...Arrivo.

Inizia ad aprire il portone."


***

Mi hai davvero aspettato davanti alla porta.
Da quanto te ne stavi così?
Mi avevi sentito?

"Ehi"

"Ciao"

Ti bacio.

Ci baciamo, perché io mi sono sporto verso di te però tu mi hai messo le mani sulle guance.

Io volevo darti un bacio timido, freddo, """colloquiale""", per non pensare da subito alla strada per la camera da letto.

Mi stacco all'istante, mezzo rincoglionito, con i pasticcini che ondeggiano sotto le dita.

"Attenta! Qui facciamo na frittata"

"Che c'hai?" guardi il vassoio penzolante.

"Niente"

"Che hai preso?"

"Delle cose", Ti passo il vassoio.

"André"

Hai preso il vassoio dalle mani e hai sospirato.

"Credevi che mi fossi fermato solo per mandarti i messaggi?"

"Va in frigo?"domandi, ignorando la mia provocazione.

"Sì. Con questa"

"Che è?"

"Vino"

"Ma te sei impazzito? Stai venendo a cena da me, mica dalla vicina"

"Alla vicina al massimo je porto il vino della Coop"

"Che cretino!"

"E' la mia candela?" indico la yankee candle sul mobile accesa.

"Hai sentito come profuma?"

Non mi serve avvicinare il naso alla candela per sentirne la fragranza.

La scelsi perché quel profumo mi ricordava te.

Ti immaginavo accanto a me, tra le lenzuola.

Guardandoti mentre quella nota agrumata s'infilava nel naso, la cosa non sembrava più una fantasia;

Ti guardo mentre sistemi il vino e il vassoio in frigo e quando incrocio il suo sguardo scoppio a ridere.

"Che c'è?"

Sorrido ripensando alla scusa dei pasticcini per giustificare la mia voglia di metterti le mani, la bocca, il corpo addosso al tuo.

"Che ho fatto?! Dài André!" insisti.

"Mi è venuta in mente una cosa.."

"Cosa?"

"Niente, niente"

"Parla!"

"Ma hai mangiato in sti giorni? Ti trovo sempre più magra"

"Te invece sei bello in carne"

Infili una mano sotto la mia felpa.

Rabbrividisco non appena sento che è gelida.

"Sei freddissima!"

"Tu no"

Non mi piace quello sguardo.

Mangiamo, facciamo qualcosa prima che mi venga in mente di fare altro su sta tavola.

Ti appoggi al tavolo, e allarghi leggermente le gambe.

Non posso far a meno di guardarle, e di sfiorare il tessuto delle calze che hai abbinato al vestitino, che guardo un secondo dopo.

Il mio sguardo ti percorre tutta, fino alle labbra.

E lì, non c'è veramente nessuna pastarella, cena, che tenga.

Quel bacio che stavo conservando per il dopo cena, mi è sfuggito dalla bocca.

Non ce l'ho fatta a tenermelo dentro.

Mi hai stretto a te, forte, come dire: da qui, non ci esci più.

E quanto sono felice di sentirmelo dire dalla tua pelle.

D'improvviso mi blocchi il viso tra le mani e mi soffi sulle labbra:

"Allora non sei un pezzo de ghiaccio.."

"Non volevo che finisse subito così.."

"A me piace iniziare così."

VERONICA

Stringo le gambe attorno al tuo corpo e ti spoglio con veemenza.
Vorrei strapparteli 'sti vestiti adesso che non c'è più nessun confine, nessuna distanza, se non questa stoffa a dividerci.
Buttiamo all'aria tutto, vestiti, paure, promesse fatte nel panico, senza preoccuparci di dove queste possano depositarsi.
Non c'è una fine tra di noi.
Siamo talmente incastrati l'un con l'altro, che non saprei distinguere il mio corpo dal tuo.
E alla fine non sai nemmeno se stai facendo l'amore con te stessa, per te stessa, o con lui.
Questa è la cosa più bella quando sento la tua pelle addosso, incollata alla mia.
Mentre ci lasciamo andare, penso di essere parte del mare.
Penso di essere sul fondo, come un granello di sabbia, Senza respiro e voglia di risalire in superficie.
Quant'è bello stare così.
Ad occhi chiusi, al buio, dove l'unico respiro sono i tuoi baci.


*************

Ciao a tutti, e Buon Anno (vale ancora, no?)!

Questa è la prima OS di questo 2018, spero vi piaccia..

Un bacione :))

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 18, 2019 ⏰

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